Capitolo 11

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Harry's pov
La luce del mattino mi svegliò abbagliandomi, la sala comune era luminosa e il fuoco si era spento durante la notte, mi misi seduto e la vidi. Era come un angelo, illuminata dal sole, con i capelli castani che risplendevano e le guance e le labbra rosse. Rimasi ad osservarla per un paio di minuti, decisi poi di alzarmi e dirigermi verso il dormitorio.
"Buongiorno" una voce soave mi fece girare
"Ehi" risposi
"Avevi intenzione di andare ad affrontare la terza prova senza neanche salutarmi?"mi disse ironicamente
"Non volevo svegliarti" dissi ridendo
"Sei nervoso?"
"Come non mai, ma sto cercando di fare finta di nulla"
Si alzò venendomi incontro, mi abbracciò forte. Ricambiai l'abbraccio accarezzandole i capelli ancora spettinati.
"Tutto andrà per il meglio" mi disse rassicurandomi e continuò "ora é meglio se ti vai a cambiare che sarà una lunga giornata"
Annuii e mi recai nel dormitorio.

Gretel's pov
La tensione era nell'aria, per tutti gli altri studenti era uno dei giorni più attesi, tutti erano impazienti di osservare la terza prova. Per me non era proprio così. Ero preoccupata ma dovevo tenere i miei sentimenti per me, dovevo rassicurare al massimo Cedric e Harry.
Mancava poco all'inizio della gara, i campioni si stavano preparando in disparte mentre io attendevo che Silente mi desse il permesso per andare a salutare Harry e Cedric.
"Signorina Swann" mi chiamò Silente e mi fece cenno di entrare in un corridoio dai quali sarebbero usciti i campioni per entrare nel campo di quidditch. Uscì Fleur per prima, era terrorizzata, quasi tremava dalla paura, fece finta di non vedermi e uscì a salutare il professor Silente che la presentò al pubblico. Subito dopo arrivò Krum, sempre con lo sguardo alto e fiero
"Swann" mi disse "se vinco questo torneo ti prometto che non ti lascerò mai più vincere una partita contro di me" e mi porse la mano
"Krum" dissi io "potrai anche vincere il torneo ma lo sai che vincere contro di me é molto più difficile" gli strinsi la mano e uscì nell'arena.
Subito dopo uscì Harry, era agitato, non l'avevo mai visto così, stava tremando e aveva gli occhi verdi spalancati dal terrore.
"Ehi cosa ci fai qui?" Mi chiese
"Silente mi ha permesso di salutarvi un'ultima volta prima della prova" dissi e continuai "cosa ti spaventa?"
"Beh la prova non è facile, molti maghi non ne sono usciti vivi"
"C'è qualcosa di più. Lo vedo nei tuoi occhi che c'è qualcosa di più"
"Niente di concreto o certo"
"Harry se c'è qualcosa che non va devi dirmelo"
"Davvero Gretel non voglio spaventarti, lascia stare okay"
"Okay" dissi sospirando e continuai "Fai attenzione"
"Ci proverò"
Ci abbracciammo, finché lui non mi lasciò e mi disse
"Come fai ad essere così perfetta Gretel Swann, non me lo spiegherò mai"
Non mi lasciò il tempo di rispondere che era già scappato verso l'arena. Ero rimasta colpita dalle sue parole non credevo avesse il coraggio di dirmi una cosa del genere, ma non ebbi il tempo di pensare alle sue parole perché Cedric si stava dirigendo verso di me mentre si stava mangiando le unghie dal nervoso.
"Ciao" mi disse sempre mangiandosi le unghie, gli presi le mani dolcente e gliele spostai dalla bocca
"Ciao" dissi io sorridendo
"Credo di stare per impazzire. Ho pensato più volte di abbandonare tutto e scappare, credi che possa funzionare?"
"Sinceramente Cedric, no"
"Dici che mi troverebbero?"
"No, non funzionerebbe perché tu non saresti mai capace di farlo. Sei troppo onesto per comportarti da codardo" gli dissi dolcemente
Mi prese il viso con le mani e mi accarezzò le guance, io misi le mani sulle sue e lo guardai negli occhi nocciola che erano lucidi e sul punto di crollare.
"Ti amo" gli dissi
"Anche io. Non sai quanto" mi disse
Ci baciammo era un bacio pieno di tensione e passione ma d'altra parte era dolce e gentile. Quando ci staccammo mi diede un bacio sulla fronte e mi guardò un'ultima volta negli occhi e poi uscì dall'arena.

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