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Quella tua voce leggera che mi sorpassa sfiorandomi

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Quella tua voce leggera che mi sorpassa sfiorandomi

Voglio ancora sentire la tua dolce voce sfiorare le mie orecchie e farmi voltare ad osservare le tue labbra muoversi a ritmo delle parole.

Per favore chiama il mio nome ancora una volta

Jungkook. Era così bello detto da te. Lo amavo così tanto, sentivo che il mio nome era speciale con un senso profondo che solo tu eri in grado ad attribuire.

Anche se sono fermo sotto questo tramonto ghiacciato

Con il microfono in mano osservo il sole calare lentamente a ritmo della mia musica, ma sento che io non mi sto muovendo. Il mio corpo è bloccato sui miei stessi piedi.

Camminerò verso di te, passo dopo passo

L'aria che sfiora leggermente il mio volto facendo da compagnia alla mia piccola solitudine.

Ancora con te

I miei battiti appartengono a te e i nostri mignoli sono sempre stati legati attraverso il filo del destino.

Non c'è una singola luce in questa stanza buia

Non c'è mai stata; sono sempre stato avvolto dall'oscurità e quella piccola luce che mi ha sempre osservato da lontano in questi momenti sembra impossibile raggiungerla.

Anche se non dovrei abituarmici, ancora una volta mi risulta familiare

Il suono ronzante dell'aria condizionata

Sento la sua voce ancora viva nelle mie orecchie. Lo sento vicino.

Se non avessi almeno quello penso potrei davvero cadere a pezzi

La lotta che si scatena dentro di me, ciò che riesce a frenarla dal consumarmi sono i ricordi rinchiusi nella mia mente.

Ridere insieme piangere insieme

Capivi sempre quando c'era qualcosa che non andava in me. Riesco ancora a sentire attraverso le mie narici l'odore dei fiori che mi regalavi, cercando di farmeli piacere.

Immagino che queste semplici emozioni fossero tutto per me

I brividi che sento tutt'ora fanno crescere una piccola speranza in me. Che tu sia ancora qui.

Quando arriverà quel giorno?
Quando ti incontrerò ancora
Voglio guardarti negli occhi e dirti
"mi sei mancato"

Ed è in quel momento che dalla mia bocca non esce più un suono. Sento il ritmo della canzone ma non riesco a far uscire voce. Quella domanda è la mia più grande insicurezza.
Scendono delle lacrime lentamente dai miei occhi ricordandomi della loro esistenza e di come ormai non posso più farne a meno.
Il mio corpo venir circondato da un buio e tutte le sue immagini mi ricompaiono in mente.

"Jungkook" sento il mio nome venir chiamato ma non mi volto perché so già chi è, non è lui.
Cerco di convincere il pensiero che presto verrà pronunciato con il movimento di quelle labbra, ma fallisco miseramente.
Crollo sul palco romprendomi in mille pezzi come se fossi del vetro.

"Spiegami perché non riesci mai a finire questa canzone?" sento questa domanda e me la ripeto molte volte, sussurrandola anche. Perché?
L'ho scritta pensando a lui e al solo pensiero che la canterò davanti a migliaia di persone sento la testa iniziar a far male.
Come posso cantare una canzone così delicata e intima davanti a persone che crederanno sia dedicata per loro?

Mi rimetto in piedi afferrando di nuovo il microfono e lasciando il palco silenziosamente.
L'unico giorno in cui riuscirò a cantare l'intera canzone sarà il giorno del suo compleanno.
Le speranze dentro di me non sono del tutto morte.

the past life (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora