Un ragazzo a cui è stata donata l'opportunità di rinascere nello stesso corpo con i stessi ricordi della sua vita passata. L'unica cosa però è che la stessa opportunità non è stata data al suo ragazzo Park Jimin.
Dopo aver passato anni a cercarlo ec...
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È passata esattamente una settimana. Una settimana da quando sono uscito da quella stanza d'hotel, da quando l'ho visto e da quando gli ho mandato l'ultimo messaggio in cui gli chiedevo scusa. Scusa per averlo spaventato e confuso perché nei suoi occhi quel momento ho visto paura di essere toccato da me e al solo pensiero che lui abbia pensato che in quel momento io volessi farli del male mi terrorizza.
Ho perso la mia più grande opportunità con una stupida frase che gli ha scombussolato la mente. La notte non dormo più, ogni volta che chiudo gli occhi mi appare davanti quel viso terrorizzato da me, dalla persona disposta ad amarlo sempre. Dalla persona che ogni giorno piange perché adesso sa che le probabilità per riconquistare la sua fiducia siano molto basse.
"Smettila di pensare. I pensieri non ti porteranno da nessuna parte." dice la mia anima vicino a me. "Cosa dovrei fare sennò, in questo momento mentre il mondo so muove io non riesco a fare niente."rispondo. "Chiamalo". "Basta vattene via". Dico schiacciandola con la mano. "Sono te e tu sei me. Lo senti anche tu che dovresti farlo, solo che hai paura di come potrebbe reagire Jimin. Se non vuoi farlo continua pure a soffrire silenziosamente". Dice scomparendo dalla mia vista.
Mi alzo da quel letto in cui ormai sono seduto lì da più di una settimana.
"Credi sia facile? Non lo è, mai lo sarà. Sto soffrendo tanto per qualcosa di impossibile. Che cosa significa tutto ciò, perché sto rivivendo la mia stessa vita? Ho accanto i miei migliori amici, ma lui il mio amore. Dove è? Non sa niente di me, non sa chi sono se non un idol. Tutto ciò è uno scherzo. Perché io? Dammi una risposta ti prego.. "chiedo delle domande a cui vorrei delle risposte. Ma per l'ennesima volta l'unica cosa che ricevo in cambio è solo silenzio.
Mi butto sotto la doccia sentendomi molto più libero da quel peso che ho sulle spalle e che porto da ormai tanto tempo. Mi sono sempre sentito la causa della sua morte, forse è per questo che il destino ha deciso di darmi una punizione molto dolorosa. Quel giorno stavo parlando al telefono con lui chiedendogli di fare presto e tornare a casa perché avevo una cosa importante da dirgli. Lui mi aveva detto le singole parole "sto tornando amore un po di pazienza." E li che è stato investito. Ho sentito un forte rumore, ho chiamato il suo nome ma l'unica cosa che ho avuto in risposta sono state le sirene dell'ambulanza.
Mi dispiace amore mio. Non sono stato in grado di proteggerti abbastanza.