#29

606 63 6
                                    

Continuo a trascinare i miei piedi convincendo la mia mente che è veramente finita e che io gli ho lasciato quel bigliettino e chiuso la porta del nostro ormai non più appartamento

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Continuo a trascinare i miei piedi convincendo la mia mente che è veramente finita e che io gli ho lasciato quel bigliettino e chiuso la porta del nostro ormai non più appartamento.
Non ho un luogo in cui andare, nemmeno amici a cui chiedere aiuto, le persone che conosco cercheranno di farmi parlare con Jimin, ma, io non voglio.
Non voglio più vederlo.
Ormai è la mezzanotte passata, prendo dalla tasca il telefono e noto varie chiamate perse dai miei migliori amici e messaggi da parte di Yoongi.

"Jungkook dove sei?"
"Sono preoccupato per te."
"Fatti vivo ti prego."
"Jugnkook ti stiamo cercando ovunque, qualsiasi cosa sia successa tra te e Jimin non si risolverà in questo modo."
"kookie.....mi dispiace. Ti prego, torna a casa. Torna da me."

"Jimin....tu volevi una pausa e adesso mi stai chiedendo di ritornare da te."
Sospiro sentendo la testa far sempre più male.
Raccolgo me stesso e ritorno verso quel luogo non avendo nessun altra scelta.

Mi sveglio tutto sudato con il cuore che batte a mille. Quel giorno è stato il giorno peggiore per me con dei sentimenti che mi uccidevano sempre di più col passare del tempo.
È un incubo che continua a tormentarmi.
Sono passati due giorni e nessun ombra di Jimin. Niente messaggi, niente chiamate e credo che ciò vada più, che bene.
Mi alzo sapendo che non sarei più riuscito a dormire andando alla stanza accanto che sarebbe il mio studio.
Mi siedo collegando il microfono e facendo partire la base.
L'unica cosa che può farmi stare meglio è la musica.

"Sto cercando di essere onesto con la mia felicità
Non so perché non ci riesco."

È difficile essere onesti anche con se stessi figuriamoci con la felicità.

"non voglio sedermi nella mia tristezza.
So che è una mia abitudine"

Forse me lo merito. Merito di soffrire in eterno.

"tempismo perfetto
inizio ma non so come finire"

"la scorsa notte fu l'ultima notte della mia vita precedente"

Ed è proprio difficile ammetterlo

"non ti permetterò mai di conoscermi
seduto qui, sto parlando con me stesso
pensando a come ti usavo
l'unica cosa a cui ero abituato"

"la scorsa notte è stata l'ultima volta"

"mi hai dato quello che volevi quando ne avevo bisogno"

"e se potessi convincere me stessa di provarlo tu sai che lo proverei"

"oh..."

Fermo la musica nello stesso momento in cui il campanello suona. Mi chiedo chi possa essere a quest'ora del mattino aprendo la porta e venendo invaso da una sensazione di terrore.
"Entri in modo semplice distruggendomi e credi che tu possa uscire nello stesso modo?" mi urla in faccia l'ultima persona che avrei creduto di sarebbe presentata qui.
"Perché stai pensando solo a te?"
Mi dispiace l'ho sempre fatto, vorrei dire ma mi si bloccano le parole.

Se credevo che mi sarei allontanato dalla sua vita così semplicemente, bene ho fallito.

----
Presto pubblicherò una nuova jikook❤️

the past life (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora