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Una settimana

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Una settimana. È stata la settimana più bella che potessi desiderare. Io e Jimin l'abbiamo vissuta senza fermarci nemmeno la notte. Ogni singolo angolo l'abbiamo girato, può darsi che ne abbiamo persi alcuni, godendoci tutto ciò che è presente. La notte la passavamo ad abbracciarci, baciarci e ieri abbiamo fatto l'amore. Può essere una cosa stupida detta così ma posso dire chiaramente che è stata la prima volta di entrambi in questa vita. La prima volta migliore che si potesse mai desiderare con una vista magnifica all'infuori.
I nostri corpi nudi si abbracciano sotto le coperte, con il suo volto nell'incavo del mio collo. Accarezzo delicatamente i suoi capelli sorridendo come un matto a tutto ciò che sta accadendo ultimamente in entrambi le vite.
In particolare tutto ciò che sto vivendo mi ha fatto comprendere, quanto l'amore non sia ciò che tutti pensano ovvero un semplice sentimento banale di ragazzini che presi dall'euforia si amano urlandolo a tutto il mondo. Ma bensì l'amore è una persona che non importa come e quando, senza accorgertene arriverà e ti si presenterà scombussolandoti la vita.

È notte e nonostante la tarda ora a New York continuano ad esserci parecchie persone.
Sono uscito di nascosto dalla stanza di Jimin alla ricerca di qualcosa o meglio qualcuno. Voglio rivedere la mia anima, sapere il perché non mi appare più davanti e quando parlo con me stesso non ricevo più risposta per questo mi sto dirigendo alla ricerca di un luogo vuoto.
Giro l'angolo ritrovandomi in una strada vuota e chiusa con nessuna traccia di nessuno.
"Hey....come dovrei chiamarti. Jungkook anima? Mia anima? Dove sei?" dico alzando lo sguardo verso il cielo sperando che appaia davanti.
Se qualcuno passasse di qui mi prenderebbe per pazzo, ma non ci faccio molto caso visto che non capiscono la mia lingua.
"Ti prego... Ho bisogno di te. Mi hai sempre guidato in tutto quello che facevo e posso dire che...mi hai fatto sentire meno solo. Dove sei adesso?"
Passano minuti di silenzio fin quando sento qualcosa toccarmi la spalla terrorizzandomi.
"Hai già sentito la mia mancanza?" dice la mia anima ferma davanti a me, solo che stavolta non è come è sempre apparsa. Metà del suo volto è ricoperto di sangue e l'altra metà invece non ha una goccia. I suoi abiti sono identici a quelli che sto indossando ora e per la prima volta quando mette la sua mano sopra la mia riesco a percepire la sua presenza.
"Cosa ti è successo?"
"Il mio momento qui con te è finito Jungkook."
"Che intendi dire?" sento il mio corpo iniziare a tremare senza un motivo ben preciso.
"Vedi queste macchie di sangue - le indica con la sua mano - sono segno di una guerra vissuta. Di quante sofferenze passate, dolori, lacrime scese. Di quante volte hai voluto arrenderti, farla finita nonostante sapessi che si sarebbe tutto riverificato di nuovo.
Vedi questa parte invece - indica la parte senza sangue - questa...è quella che stai vivendo dopo averlo trovato. Felicità. Questa vita è un test Jungkook e tu lo hai superato riuscendo a riconquistarlo di nuovo. Sopratutto lo hai amato per tutti questi anni interrottamente. Avevi solo me, nonostante fossi l'unico in grado di vedermi ti sei sentito meno solo nella tua bolla. Ora però puoi far entrare anche lui."
"Quindi è un addio?" dico sorridendo amaramente e pensando a tutto ciò che abbiamo passato assieme.
"No, io sono te e tu sei me. Sarò sempre dentro di te anche se il mio compito qui è finito."
Inizia ad avvicinarsi a me, riesco a sentire la sua mano toccare il mio cuore.
"Questo è il vostro destino scelto dall'universo.
Nessuno potrà mai cambiarlo."
Sparisce davanti a me, ma riesco ancora a sentire la mano della mia stessa anima sopra il mio cuore.

Ciò che è successo quella notte rimarrà impresso per sempre nella mia mente sopratutto le sue ultime frasi. Ciò che è scelto dall'universo niente potrà cambiarlo.
"Buongiorno Kook."
"Buongiorno piccolo mio."
Dopo la pioggia uscirà sempre l'arcobaleno.

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Prossimo l'epilogo ❤️

the past life (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora