Un ragazzo a cui è stata donata l'opportunità di rinascere nello stesso corpo con i stessi ricordi della sua vita passata. L'unica cosa però è che la stessa opportunità non è stata data al suo ragazzo Park Jimin.
Dopo aver passato anni a cercarlo ec...
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Lo rivoglio sentire di nuovo. Quel tocco. Caldo. Protettivo. Come se già quella mano posata sulla mia guancia l'avessi già sperimentata. Quella serata parecchio tranquilla ma anche strana. Tutto quello che avevamo fatto sembrava famigliare per me, come se fossi già abituato a ciò che stava accadendo. Lui che mi osserva e poi porta la sua mano sulla mia guancia facendomi inizialmente chiudere gli occhi un una espressione di rilassamento e poi portando il mio corpo ad irrigidirsi a causa di quel calore che improvvisamente iniziò a crescere all'interno di me.
"Signor Park a domani." mi saluta la segretaria che si trovava all'entrata della scuola di danza. Anche oggi un'altra giornata lavorativa e finita. "Arrivederci". Ricambio il saluto uscendo fuori e dirigendomi verso la mia auto. Devo andare a casa di Namjoon in cui li troverò anche Yoongi. Abbiamo intenzione di passare una serata tranquilla, che a causa dei nostri impegni ci è stata negata.
Inizio a guidare verso la mia destinazione cercando di non far viaggiare il pensiero o rischio la mia vita.
"Vai piano Jungkook" "Non aver paura, so guidare." "Non è vero hai preso da poco la patente. Ti prego, fa piano." "Va bene. Scusa non volevo spaventarti."
Accosto l'auto davanti casa di Namjoon e mi passo una mano sul volto cercando di trattenere le lacrime e il terrore che si crea, ogni volta che vedo ricordi,dentro di me.
Se ci fosse qualcun altro al mio posto, non ti sarebbe fidato così facilmente di lui, anche se è Jeon Jungkook l'idolo di migliaia di persone. Ma io, sento che tra me e lui c'è qualcosa che ci unisce.
"Una vita passata Jimin".
"Perché sei arrivato in ritardo Chim?" chiede Yoongi. "C'era troppo traffico" e lì chiudiamo quell'argomento inizia do a parlare del più e del meno. Quelle ore passate con loro mi hanno fatto sentire senza pensieri. Ho conosciuto Yoongi sin da quando andavo a scuola, mentre Namjoon l'ho conosciuto facendo lavori part-time. Sono anni che ormai li conosco e sono molto felice di averli nella mia vita.
"Certe persone entrano all'interno del tuo percorso per un motivo. Altre persone invece, escono dal tuo percorso per evitare di danneggiarti ancor di più."
"Jimin come va con Jungkook, il tuo ragazzo che tu non vuoi dirci che lo è?" chiede Namjoon sorridendo con fare malizioso. "Nam, non è il mio ragazzo, quante volte devo ripetertelo." borbotto imbarazzato. "Smettila di mentire. Con noi non funziona." stavolta ad intervenire è Yoongi. Cosa dovrei dire loro. Che Jungkook non ho mai parlato con lui se non quella prima volta in quella stanza d'hotel. Da quel giorno lui è iniziato a vivere nella mia mente senza lasciarla in pace nemmeno un po. Terrorizzandomi e sopratutto facendo muovere, crescere in me sentimenti che non sapevo di avere.
