Un ragazzo a cui è stata donata l'opportunità di rinascere nello stesso corpo con i stessi ricordi della sua vita passata. L'unica cosa però è che la stessa opportunità non è stata data al suo ragazzo Park Jimin.
Dopo aver passato anni a cercarlo ec...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Tre giorni prima
"Jimin sei pronto?" "Oh si hyung, non vedo l'ora." rispondo osservando i biglietti che ho tra le mani. Uno per il treno che porta a Busan e l'altro per il concerto di Jeon Jungkook. I miei migliori amici Namjoon e Yoongi me l'ho hanno dato come regalo per il mio compleanno due giorni fa e sin da allora non ho smesso un secondo di sorridere. Jungkook è il mio artista preferito. A volte con le cuffie nelle orecchie e la sua voce che rimbomba all'interno della mia testa, sento che quelle parole siano per me, come se ci fosse una sottospecie di legame con lui. Poi però mi risveglio da quei sogni da ragazzino alla prima cotta dicendomi che sono solo sentimenti che provo verso un idol e che nella sua musica riesco a ritrovare una persona di me nascosta.
"E poi può darsi che lui ti vede ed esce fuori che sei tu il suo ex ragazzo." dice Namjoon. "Tu inizi a diventare famoso e anche noi. Immagina Park Jimin è l'ex ragazzo di Jeon Jungkook l'idolo a cui ha dedicato un'intera canzone, ti immagini Nam?" dice con aria sognante Yoongi. Ridacchio alle loro parole, ritenendomi davvero fortunato ad avere lo stesso nome della persona che ha conquistato il suo cuore.
Sin da quando i miei amici hanno sentito il mio nome detto dalle sue labbra, sono convinti in un certo modo che io ero il suo ragazzo ma l'ho sempre tenuto nascosto a loro. Per quanto ho provato a convincerli che "Jimin è un nome molto comune qui in Corea", loro hanno sempre deciso di ascoltare i loro pensieri immaginari ignorandomi completamente.
Sorrido mettendo i biglietti nello zaino, pronto a ritornare nella mia città natale e di vivere una delle più belle esperienze della mia vita. "Siete pronti ragazzi?" chiedo ai due seduti di fronte a me intenti ancora a fantasticare. "Si" mi rispondono in coro sorridendo. Alzo gli occhi al cielo in modo ironico e mi avvio per uscire dal mio appartamento.
Prima di uscire mi fermo ad osservare le foto lì presenti. Il me bambino. Il me ballerino. Il me al diploma. Il me alle gare di danza. Il me in viaggi. Il me felice. Il me all'università. Il me di ora coreografo. Sono fiero di ogni singolo me.
