1

661 63 15
                                    

..1 settimana dopo..

|Owen|

"Hey Ow, stai bene?". Stavo correndo verso casa quando la voce di Evan mi blocca. Mi fermo, sforzo un sorriso e annuisco avvicinandomi a lui
"Hey Ev, si sto bene. Sono appena tornato dal college e corro a casa perché ho fame". Il migliore amico di mio fratello mi guarda non troppo convinto ma alla fine annuisce guardandomi a lungo
"Sei sicuro che vada tutto bene?. Sei strano. Problemi al college?"
"No, al college nessun problema e io sto davvero bene. Vado di fretta perché ancora non ho comprato il regalo per Ally e stasera c'è la sua festa". Evan sorride e mi scompiglia i capelli
"Ally che compie 16 anni, mi sembra così assurdo. Io la vedo ancora come una bambina e in realtà vedo così anche te. Per me sei sempre il piccolo Owen di quando ti ho conosciuto 11 anni fa". Evan non è mai cambiato negli anni, adesso è un uomo adulto e realizzato, ha 31 e gestisce le attività di famiglia insieme a David ma nonostante ciò è rimasto sempre il solito ragazzo ventenne, buono, generoso e pronto in ogni occasione ad aiutare gli altri.
"Anche tu sei sempre lo stesso di unidici anni fa, ti ricordi? Dicevo a tutti che tu, Asher e Dave eravate i miei migliori amici, i miei fratelli". Sorride annuendo e mi abbraccia
"È ancora così, sei un fratello per me e Dave e lo sarai sempre. Ti vogliamo tanto bene e Asher sarà per sempre il tuo migliore amico". Vorrei che fosse davvero cosi ma purtroppo non lo è e io non ho nessuno con cui sfogarmi, nessuno con cui parlare. La realtà è che sono solo, completamente solo. È vero ho una famiglia bellissima, un'intera città su cui contare e tante persone che mi vogliono bene ma non ho nessun vero amico, nessun migliore amico come lo sono Asher e Evan. Con gli anni, il rapporto speciale che avevo con mio fratello sembra che stia svanendo man mano.
"Ow, sicuro di stare bene?". Ripete per l'ennesima volta passandomi una mano davanti agli occhi e io scuoto la testa
"Sisi sto bene. Adesso però devo davvero andare, devo prepararmi psicologicamente per stasera, sai che James non mi piace per niente e in questa settimana l'ho già visto troppo per i miei gusti. Spero che la festa di Ally passi in fretta così quel coglione tornerà da dov'è venuto e si spera di non vederlo più fino al ringraziamento almeno". Evan scoppia a ridere posandosi teatralmente una mano sul viso
"Andrete d'accordo prima o poi?"
"Mai!!". Gli urlo già riprendendo a correre verso casa.

***

"Ciao mamma". Vado subito ad abbracciare mamma e gli lascio un bacio sulla guancia mentre lui mi saluta e mi stringe a sé. Pollen nel frattempo mi è subito accanto e reclama le sue coccole come al solito
"Ciao orsacchiotto, com'è andata al college?". Abbasso lo sguardo e mi divincolo dal suo abbraccio
"Si tutto bene, ma dovrei parlare con te e papà". Mi guarda puntando i suoi bellissimi occhioni verdi nei miei e si avvicina a me accarezzandomi il viso, soprattutto la parte attraversata dalla cicatrice. È una cosa che fa sempre e stranamente questo gesto fatto da lui non mi da fastidio.
"Devo preoccuparmi, orsacchiotto?"
"No.. però ho davvero tanto bisogno di parlare con voi due"
"Papà è tornato dal municipio, è passato nelle stalle a salutare Moonlight e a momenti sarà qui". Mentre aspetto papà vado in sala a salutare Zia Maura e zio Bobby che da circa 10 anni a questa parte ha smesso i panni dello sceriffo e si gode la meritata pensione. A tenere sicura Moonville ci pensano zio Liam e zio Josh che da quando hanno fatto e superato il concorso rispettivamente per sceriffo e agente di polizia, non hanno mai abbandonato e tradito il loro lavoro e tutta la nostra città li ama più di prima. Se mi guardo indietro sembra non essere cambiato nulla e Moonville sembra sempre la stessa e in fondo è così, sono altre le cose che purtroppo sono cambiate. Scuoto la testa e decido di non pensarci, devo prepararmi per affrontare al meglio il discorso con mamma e papà e devo essere il più convincente possibile. I miei genitori mi conosco e so che non si berranno le cose che gli racconterò, devo davvero cercare di essere il più convincente possibile.
"Hey amore, papà è rientrato" i miei pensieri vengono interrotti da mamma che mi avvisa del ritorno di papà dalle stalle. 
"Arrivo". Lo seguo in sala e saluto papà con un bacio sulla guancia.
"Che c'è orsacchiotto?. Mamma ha detto che devi parlarci"
"Io.. Uhm.. è così..". Prendo un respiro profondo e mi siedo accanto a loro sul divano
"Volevo.. devo dirvi una cosa. Ci ho pensato e beh.. credo di aver preso una decisione. Voglio lasciare il college".
"Che cosa?. Come vuoi lasciare il college?!"
"Solo una settimana fa eri entusiasta del tuo primo giorno ed eri così felice mentre ci raccontavi tutto". Abbasso gli occhi e mi sforzo di non piangere, per la prima volta penso di essere una delusione per i miei genitori e questa è la cosa che mi ferisce più di tutte.
"L lo so papà e infatti era cosi ma.. mi sono reso conto che il mondo del college non fa per me.."
"Own, è successo qualcosa?. Tu hai sempre voluto fare il veterinario, salvare animali in difficoltà, occuparti del ranch e andare al college"
"Non è successo niente mamma. Io in realtà vedevo te e Ash fare questo lavoro e volevo qualcosa che mi legasse a voi, qualcosa che mi facesse sentire parte della famiglia, di voi. N non ho mai voluto fare davvero il veterinario e me ne sono accorto ancora di più in questa prima settimana di college". Mi costa davvero tanto dire queste cose, soprattutto mi pesa mentire ai miei genitori ma è meglio cosi, non voglio farli stare male e farli preoccupare.
"Owen.. amore mio. Tu fai parte di noi e di questa famiglia anche senza fare il veterinario. Noi ti amiamo perché sei semplicemente tu e ti ameremo in ogni caso, qualunque cosa tu voglia fare"
"Io.. non so ancora cosa voglio fare. Posso prendermi un po' di tempo?. Ti prometto che starò qui al ranch e darò una mano a tutti, lavorerò come fanno gli altri e non me ne starò con le mani in mano".
"Penso che nessuno di noi sappia  davvero cosa fare a 18 anni e capirlo non è poi così semplice, quindi prenditi il tempo che ti serve, amore noi ti appoggeremo in ogni caso". Mamma è sempre cosi comprensivo e infatti mi abbraccia subito e io nelle sue braccia mi sento sempre al sicuro. Papà invece non parla, non mi dice niente e la sua non reazione mi terrorizza
"Papà?. S sei arrabbiato?. L'ultima cosa che avrei voluto è deludervi, scusa". I miei buoni propositi se ne sono andati tutti in fumo e non riesco a fermare le lacrime che cadono una dopo l'altra in maniera prepotente
"Ow, non ci hai deluso. Non tutti finiscono la scuola e sanno quale strada prendere, va bene?. Non sei il primo, piccolo". Mamma si precipita a consolarmi e tranquillizzarmi, mentre papà continua a rimanere nel suo silenzio
"M ma tu e Ash sapevate benissimo cosa fare e cosa diventare e ci siete riusciti"
"E non per questo devi saperlo anche tu. Lou, dovresti dire qualcosa. Non vedi la disperazione di nostro figlio?". Papà sospira, mi guarda negli occhi e finalmente sorride abbracciandomi
"Non sono deluso, amore e non lo sarò mai. Sono solo stupito e perplesso. Ami gli animali, ami il ranch e tutto ciò che é natura. Hai trovato Pollen, lo hai salvato e ti sei preso cura di lui tutto da solo, penso che tu sia nato per fare il veterinario, proprio come Ash e tua madre e adesso sentire che vuoi lasciare l'università e prenderti una pausa da quella che credevo fosse la tua più grande passione, ammetto che mi fa strano". Quello che ha detto papà è tutto giusto, d'altronde lui e mamma mi conoscono meglio di chiunque altro ed è davvero difficile mentirgli e nascondergli la verità.
"H hai ragione papà ma sono confuso e h ho.. io ho solo bisogno di riflettere e di prendermi un po' di tempo". Annuisce semplicemente senza  aggiungere altro. Mi lascia una carezza fra i capelli e va via, lasciando soli me e la mamma.
"È troppo buono per dirmi che sono una delusione. Vero?". Mamma continua a stringermi e scuote la testa
"Tuo padre ama te e Asher sopra ogni cosa, non siete e non sarete mai una delusione per lui, è solo preoccupato per te Ow.. lo sono anche io. Ti conosco e sono sicuro che c'è altro che non ci stai dicendo. Ti conosco alla perfezione, sei il mio bambino e so che dietro alla tua rinuncia al college c'è di più. Sei troppo caparbio per mollare alla prima difficoltà"
"N non c'è niente, mamma. Sono solo confuso e smarrito, pensavo davvero di voler essere un veterinario ma non è così"
"Ow, il tuo più grande sogno è quello di costruire dal nulla e da solo un rifugio per animali presi dalla strada, non ci credo che sei confuso ma.. proprio perché ti conosco so che forzandoti a parlare non ottengo niente e che sarai tu a venire da me quando ti sentirai pronto. Sappiamo bene che in questi casi l'unico con cui parli è tuo fratello..". Magari fosse davvero cosi, una volta lo era ma i rapporti con Asher non sono più quelli di prima ormai. Dopo essersi sposato e aver creato una famiglia con David si è allontanato da me sempre di più, prima lentamente e poi sempre più visibilmente fino a non parlarci quasi più. Lui non sa più niente di me, non mi chiede mai come sto, cosa faccio, come vanno le cose e io invece ogni volta che provo a parlargli e chiedergli qualcosa della sua vita vengo liquidato con poche parole, è sempre troppo impegnato, troppo impegnato solo per me però, visto che con la sua famiglia, con Evan e con la nostra famiglia è sempre il solito. Mamma e papà non sanno niente di tutto questo, non glielo direi mai, soprattutto mamma poi, ci rimarrebbe troppo male.
"Grazie per essere sempre al mio fianco mamma. Io adesso ho bisogno di andare in camera mia"
"Va bene amore ma posso dirti una cosa?"
"Si mammina"
"Prima di lasciare definitivamente il college, pensaci. Se per qualche tempo non vuoi seguire le lezioni non farlo, ma prenditi del tempo prima di rinunciare del tutto ai tuoi studi, potresti poi pentirtene". Magari se andassi via.. se mi trasferissi lontano..
"Ci penserò mamma".
"Promesso, orsacchiotto?"
"Promesso".

Bring me to love ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora