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|Hemione|

"Ow, se non vuoi più uscire con Simon perché non ti senti a tuo agio, non sei obbligato. Alla fine siete usciti due settimane, non gli hai mica promesso mari e monti".
"Infatti non vedo perché ti fai tutti questi problemi!. Diglielo e basta, vedrai che ne troverà presto un altro". Io, Ginny e Ow quasi in simultanea alziamo gli occhi al cielo per la battuta di James. All'avvocato infatti proprio non gli va giù Simon e adesso che Ow ci ha raccontati del bacio e che non vuole più frequentarlo, James ha quasi fatto i salti di gioia.
"James, smettila altrimenti finiamo per litigare come al solito. È un periodo che andiamo così d'accordo e non voglio ricominciare". Evan ride sotto i baffi che non ha per l'espressione che J fa dopo le parole di Ow.
"Non voglio litigare.. però devo dirti che avevo ragione io!. Te l'ho detto fin dall'inizio che quel Simon non mi è mai piaciuto. Come si permette di baciarti se si capiva benissimo che non volevi?!"
"Ma stai zitto!!. Come fai a dire che si capiva benissimo se tu non c'eri?!. Ve l'ho detto io che non volevo baciarlo!. Quindi inutile che fai il sapientone e credi di sapere sempre tutto!!".
"Vedi come fai?!. Sei tu che vuoi litigare allora!!!. Se non vuoi giudizi da parte nostra che siamo tuoi amici, non dirle proprio le cose!!". Mi viene troppo da ridere, stanno dando spettacolo come al solito ma tanto ormai Moonville non si meraviglia più, tutti sono a conoscenza dei battibecchi fra J e Owen e nessuno ci fa più caso, nemmeno noi. Esco dalla bakery e scoppio a ridere da sola, non riesco a trattenermi, mia sorella invece è molto più seria di me quando si tratta di queste cose, lei infatti non fa una piega, è rimasta nel locale accanto ad Owen e li ascolta litigare come se niente fosse.
"Ginny a quanto pare si diverte". Evan mi raggiunge fuori dalla sua bakery e ride osservando come me, attraverso il vetro, la faccia di mia sorella che è davvero esilarante.
"Gin è convinta che prima o poi fra Ow e J succederà qualcosa e secondo lei, il loro battibeccare deriva dal fatto che si amano"
"Non prendermi per matto, ma credo che Gin abbia ragione. Anche io penso che fra quei due ci sia molto di più di ciò che dicono. Dai guarda James, è palesemente geloso".
"Sono una romantica e anche io penso che J e Owen si piacciano. Ho solo paura che mio cugino soffra, é il mio migliore amico e vorrei sempre proteggerlo. Se proprio vogliamo dirlo, James non si è comportato sempre bene con lui e quelle frasi che ogni tanto ancora dice non mi piacciono per niente"
"Hai ragione Herm, ma devi anche capire il contesto in cui è vissuto J. Viene da una famiglia particolare, niente smancerie, niente parole carine, niente abbracci fra di loro, ciò che contava e conta per suo padre è il successo personale che il figlio deve raggiungere. Adesso che i suoi genitori sono anziani penso che le cose siano cambiate un po' ma purtroppo la mentalità è quella. Sono persone benestanti, facoltose che pensano solo all'apparenza e J purtroppo è stato molto influenzato da questo, considerando anche il contesto nel quale vive". Non conoscevo questo aspetto della vita di James e messa così si capiscono molte cose.
"Non dev'essere facile vivere in una famiglia così e lo capisco, ma una volta cresciuto, diventato adulto poteva scegliere come vivere e distaccarsi dagli insegnamenti sbagliati inculcati dalla sua famiglia". Mi guarda con un sorrisino stupido sul viso e alza le mani in aria per prendermi in giro
"Ohoh dimenticavo che sto parlando con una quasi dottoressa!".
"Non smetterai mai di prendermi in giro, vero?"
"Mai, almeno fino alla laurea". Ogni volta che sono in compagnia di Evan sorrido tantissimo e mi sento così bene. È davvero un ragazzo straordinario, bello dentro più di quanto non lo sia fuori, il che è tutto dire. Ogni volta che sorride sembra che tutto intorno a lui brilli, prende più colore e io.. oddio e io sono così stupida che sto facendo pensieri del genere. Scuoto la testa e lui mi guarda curioso
"Che c'è?"
"Niente, devo scappare. Ci vediamo". Prima che possa salutarmi vado via dalla bakery rifugiandomi nel negozio di Mag che mi guarda interrogativa e poi sorride
"Ah l'amore".

***

|Owen|

"Ow, penso che dovremmo davvero smetterla di litigare. Ogni volta chiariamo e poi dopo nemmeno 5 minuti ricominciamo a discutere. Ammetto che il più delle volte è colpa mia, perché ti provoco e insisto su cose che non mi competono e poi ogni volta ti chiedo scusa, ma questo non risolve le cose". Vedere James cosi carino e a tratti fragile è sempre una novità perché non è un aspetto di lui che mostra sempre, anzi di solito prevale l'immagine di avvocato tutto d'un pezzo qual è.
"Hai ragione J, siamo troppo diversi e non riusciamo a parlare senza discutere. Io ti voglio bene, non fare battute ti prego e non pensare che io abbia un secondo fine. Te lo dico sul serio, ti voglio bene e mi piace che il nostro rapporto sia tornato quello che avevamo quando ero più piccolo, beh, sarebbe meglio se non ci fossero tutte queste litigate, ma mi va bene lo stesso. Si può dire che da quando Ash e Dave sono partiti viviamo sotto lo stesso tetto, io passo più tempo qui che al ranch e questo ci ha permesso anche di conoscerci di più e di apprezzarci di più, almeno parlo per me. E ho capito che sei una persona importante per me, sei un buon amico e soprattutto mi stai aiutando in un percorso così difficile per me come quello della denuncia, quindi posso solo ringraziarti e prometterti che ascolterò di più i tuoi consigli e non ti urlerò più addosso quando mi dirai che Simon non è il ragazzo giusto per me". Mi guarda serio e per la prima volta da quando lo conosco non leggo derisione o sarcasmo sul suo volto, penso sia davvero colpito dalle mie parole e fa un gesto che per lui è raro, che con me non ha mai fatto. Mi attira a se e mi abbraccia, un abbraccio vero, dove mi stringe come se fossi una cosa importante, come se valessi qualcosa.
"Non pensavo di dirlo ma ti voglio bene anche io Ow e quando dico che sei speciale lo penso davvero. Ti prometto che smetterò di essere così odioso, ti capirò di più e smetterò anche io di urlarti addosso. Sei un ragazzo intelligente, maturo molto più di me e lo hai capito da solo che Simon non è la persona adatta a te, scusa se ho insistito affinché tu lo capissi".
"Secondo te non è adatto a me perché è troppo per me?". Siamo ancora abbracciati e dopo questa mia domanda mi fa alzare lo sguardo verso di lui e mi sfiora una guancia con le labbra.
"È tutto l'opposto, penso che tu sia troppo per lui. Non devi svalutarti per il primo che passa, devi rispettare i tuoi sentimenti e le tue sensazioni. Se senti che Simon non è quello giusto e non vuoi sprecare il tuo primo bacio con lui, beh devi assecondarti.. e ti giuro che non lo dico perché non mi piace, è vero che non mi sta simpatico ma adesso importa quello che vuoi tu, quello che senti"
"Le tue parole sono molto importanti per me e vorrei che parlassimo sempre cosi, senza il bisogno di litigare. Uhm.. comunque hai ragione, non penso che Simon sia il ragazzo per me, è carino e gentile e alla fine ha capito il mio disagio per il bacio ma io non mi sento più a mio agio con lui. Il suo sguardo è cambiato quando l'ho allontanato e beh.. è passato una specie di lampo nei suoi occhi che non mi è piaciuto per niente". Stacca l'abbraccio e si allontana leggermente da me per guardarmi meglio
"E cosa aspettavi a dirmelo?!. Ti ha fatto qualcosa? Ti ha toccato?"
"Stai calmo J, non mi ha fatto nulla. È stato solo un attimo, poi ha capito e si è scusato".
"Chiamalo e digli ciò che devi per telefono, non andare da nessuna parte con lui"
"È già qui, anzi sta aspettando da parecchio tempo. È in macchina davanti casa, gli parlo e torno"
"Bene, andiamo!". Alzo gli occhi al cielo e rido per la sua espressione
"Tu non vai da nessuna parte J, non ricominciamo. Ci parlo da SOLO e poi torno. Ordina cibo spazzatura che ne ho proprio voglia e ce ne stiamo io, te e i nostri nipoti a guardarci un bel film su netflix". Annuisce non troppo convinto ma alla fine cede
"Ti do massimo 10 minuti e poi esco e vengo a prenderti, ti tiro fuori di peso dalla sua macchina!".
"James.."
"Niente James!. 10 minuti sono anche troppi, Ow!!. Non mi piace quel Simon e non deve più girarti intorno". Quando fa così è inutile fargli cambiare idea, ha la testa dura ed è sempre convinto di aver ragione.
"Okay va bene, ma adesso però smettila!. Altrimenti le belle parole che ci siamo detti fino a 5 minuti fa non hanno più senso"
"Stavolta non ti sto giudicando e non ti sto urlando addosso!. Voglio solo proteggerti!!" mette su un tenero broncio che quasi quasi mi verrebbe voglia di.. no che cosa sto pensando!. Meglio se mi allontano subito da lui.
"Lo so e ti ringrazio J, sei davvero carino, ma non puoi parlare tu con Simon, non sono un bambino e queste sono cose che devo sbrigarmi da solo. Tu se davvero mi vuoi bene chiama zio Ed e ordina la cena, sono affamato".
"Sei impossibile!. Fila via prima che cambi idea e prenda a sberle quello stronzo!".
"J!. I nostri nipoti sono di là e ti sentono se dici brutte parole". Alza gli occhi al cielo e sbuffa in modo teatrale
"Sei noioso.. molto noioso ma sei così tenero che non posso dirti nulla". Arrossisco, lui se ne accorge e ride, lo mando silenziosamente a quel paese e dopo aver salutato Ally, Hay e Cory esco di casa. Simon è fuori al cancello, di spalle appoggiato con la schiena alla macchina. È al telefono con qualcuno e ride parlando concitatamente. Non capisco cosa dice finché non gli sono vicino.
"Si, ormai si fida completamente di me e mi parla sempre della denuncia, del processo che ci sarà e della sua vita da sfigato, non vedo l'ora di non dover più passare del tempo con lui, oltre che brutto è anche di una noia mortale. È così ingenuo e non ha nessuna possibilità di vincere contro di noi, il suo avvocato è un presuntuoso newyorkese che si crede migliore di tutti. Io sono un avvocato molto più bravo di lui e vi farò vincere la causa". Non posso crederci, mi ha preso in giro!. É l'avvocato di quei ragazzi che mi tormentano. Mi ha usato per carpire informazioni utili per la causa. Mi sento così stupido, lo dovevo capire che ci fosse qualcosa sotto, che uno come lui non poteva mai voler stare con uno come me. Sto per andarmene senza farmi vedere ma per la fretta sbatto contro la portiera della macchina e lui mi sente. Si gira, la sua espressione cambia, spegne il telefono e in un attimo mi afferra per un braccio. Urlo ma la sua mano si posa subito sulla mia bocca e mi trascina in macchina chiudendo con la sicura, senza possibilità di poter uscire. Riprendo ad urlare ma ormai ha già messo in moto e nessuno può sentirmi
"Davvero credevi di poter piacere ad uno come me?. Povero piccolo illuso!"
"Lasciami andare S!. Ti prego!.. Non dirò niente a nessuno e non ci vedremo più!!".
"È stato cosi facile farti fidare di me Owen e adesso ho intenzione di farti pagare il bacio che mi hai rifiutato oggi!".
"Nononono!!!!. Ti prego!!!  Voglio andare a casa!! Lasciami andare via e non dirò nulla!!". Sono terrorizzato, urlo, piango e mi viene solo da pensare a James adesso. Lui voleva proteggermi e se io non avessi insistito lui non mi avrebbe lasciato da solo. L'unica mia speranza è che si accorga di qualcosa e non vedendo la macchina davanti al cancello corra a cercarmi.
"Pagherai il rifiuto con gli interessi.. vedrai".

Bring me to love ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora