CAPITOLO 23

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Quella mattina l'ansia la stava divorando. Mentre attraversa le strade trafficate di Roma con la sua vespa verde, Simona si tortura la mente ripensando a ciò che ha fatto la sera prima. Ha scritto a Niccolò di volergli parlare perché si era sentita sicura di voler iniziare una nuova relazione, ma ora, con le mani leggermente sudate per l'ansia, mentre passa davanti a Castel Sant'Angelo, non è poi così sicura. Sta facendo bene? È quella la strada rada giusta? Ci ha rimuginato su tutta la notte, girandosi e rigirandosi nel letto - ed infatti era stata costretta a coprire le occhiaie con il correttore che usava di rado - ma non se ne era pentita. Semplicemente essendo per lei una situazione nuova e del tutto sconosciuta, non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi e sopratutto aveva paura che Niccolò avesse cambiato idea. In realtà era una cosa assurda da pensare perché era stato lui ad insistere tanto, ma questo tarlo martellava la mente si Simona. E poi, come avrebbe iniziato il discorso? La testa le stava scoppiando; sperava solo che Niccolò l'avesse tolta dall'imbarazzo.
Arrivata alla sede del lavoro parcheggia come suo solito il motorino e prima di entrare nel grande edificio diroccato, trae un respiro profondo e stringe con forza la cinghia della borsa a tracolla.
Tutto le sembra surreale, anche i saluti dei suoi colleghi. Mentre si avvia verso le scale si sente chiamare e ha un tonfo al cuore. Non è Niccolò però, perché riconosce subito la voce di Adriano. Non appena lo vede cerca di sorridergli e si schiarisce la gola per non sembrare preoccupata.
«Simò buongiorno!» la saluta Adriano fermandosi esattamente davanti a lei e dandole due baci sulle guance. Simona ricambia con educazione e smorza un sorriso. Purtroppo non riesce a pensare ad altro che al momento in cui dovrà parlare con Niccolò.
«Oggi pomeriggio vengo a portare a casa tua la roba di Marisa e lei te la porto sta sera, okay?» le domanda Adriano mentre ringrazia una sua collega che gli ha appena portato dei fogli da controllare.
Simona allora annuisce, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre Adriano dà un'occhiata ai fogli che gli sono stato portati.
«Aspetta però,» si corregge subito Simona, «Oggi pomeriggio ho un impegno. Possiamo fare domani?» domanda lei ed Adriano lascia perdere i fogli che ha in mano e incrocia le braccia, guardandola pensieroso.
«Domani non posso io,» risponde desolato, ma subito dopo gli occhi si rianimano perché «Faccio così, lascio tutto a Niccolò, tanto non è parecchia roba e domani viene lui a portartela, va bene?» propone Adriano con un sorriso smagliante, contento di essere riuscito ad approntare la situazione.
Nel sentire quel nome Simona percepisce il cuore a mille. Per un attimo lo aveva dimenticato, ma ora le ritorna in mente tutto ciò che aveva fatto ieri sera. Adriano la vede agitata e le poggia una mano sulla spalla, «Simò tutto apposto? Ho detto qualcosa di sbagliato?» - ma Simona si affretta subito a scuotere la testa e a sorridergli riconoscente.
«No no Adrià, tutto ok. Va bene allora, facciamo come hai detto tu. E grazie per quello che stai facendo per Marisa» lo ringrazia con pura sincerità Simona, leggendo infondo agli occhi di Adriano tanta dolcezza. Il ragazzo le sorride con gratitudine e la stringe in un veloce abbraccio.
«Grazie a te per avermela salvata» le sussurra all'orecchio prima di lasciarla andare.
Simona gli regala nuovamente un sorriso prima di prendere un respiro profondo e prepararsi ad andare incontro al suo destino.
Adriano però la richiama e «Ah Simò oggi Niccolò viene più tardi quindi il servizio fotografico è spostato di un'ora, mi sono scordato di avvertire tutti, spero non sia un problema,» ridacchia Adriano grattandosi la nuca leggermente in colpa, ma Simona gli fa cenno di no. Il suo cuore accelera. Be', almeno ha altro tempo per prepararsi un discorso da fare.
«Adrià vieni un attimo che c'è un problema con la macchina fotografica!» lo richiama uno dei tecnici dell'edificio. Adriano si gira e gli fa un cenno di okay con il pollice, prima di «Prima devo portare questi fogli a Geremia , al terzo piano!» risponde però lui.
«Adrià è urgente!» lo incita il tecnico mentre Simona segue con gli occhi tutta la scena. Alla fine si decide e «Adrià te lo porto io i fogli, tu vai a risolvere, tranquillo» si propone Simona perché effettivamente non ha nulla da fare prima dell'inizio del servizio fotografico. Adriano si gira verso di lei e la guarda come se fosse un'apparizione e «Dici sul serio?» - Simona annuisce divertita dal suo tono sognante ed afferra i fogli che Adriano le porge. Quest'ultimo le prende il volto fra le mani e le lascia un bacio sulla fronte e «Sei la migliore Simò! Se Niccolò te lascia scappà è proprio 'n imbecille!» le grida Adriano mentre scappa via, raggiungendo il tecnico. Simona rimase spiazzata sopratutto perché Adriano le regala anche un occhiolino. Simona si lascia scappare un sorriso perché le sembra di rivedere Marisa nel comportamento di Adriano. Così scuote la testa e si sistema bene la borsa a tracolla prima di salire le rampe di scale.




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