10 - ...bacio?

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Capitolo 10Bacio

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Capitolo 10
Bacio...?

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«Sei sporco di zucchero a velo-»

Quella mattina, a seguito di copiose suppliche da parte del castano, Jungkook aveva finalmente acconsentito ad effettuare un controllo in ospedale. Malgrado tutta la sua buona volontà, Taehyung non era un dottore. Le sue capacità mediche si limitavano all'applicazione di qualche cerotto o magari di una striscia di punti adesivi - sicuramente non ad una radiografia.

Jungkook però aveva necessità di una lastra, qualcosa che permettesse di capire la fonte del suo dolore.

Il dolore alle costole, per sua fortuna, si era alleviato durante la notte. Un po' di riposo, ghiaccio e qualche pillola erano bastati a farlo migliorare sufficientemente da reggersi in piedi senza sentire fitte lancinanti quanto invece erano quelle alla mano.

Quest'ultima si era gonfiata a vista d'occhio e per quanto ironico potesse sembrare, a Taehyung ricordò lo zampone delle cene di natale con i parenti.

«Dove?» chiese innocente Taehyung, addentando un altro morso dal suo cornetto alla crema.

In quel momento erano seduti ad un tavolino del Toasted N' Tasted, la caffetteria dove lavorava il castano, intenti a finire la colazione.

Jungkook rise per quanto l'altro risultasse tenero mentre con la punta della lingua cercava di pulire lo zucchero ai lati della sua bocca. «Lo hai ovunque-» afferrò un tovagliolino e glielo allungò, trattenendosi dal farlo lui stesso. «Tieni.»

«Scusa, ieri sera non ho cenato. Ero davvero affamato!» Taehyung tentò di pulirsi al meglio, evitando di spalmarselo sull'intero viso.

«Già, lo vedo...»

«Grazie-» sottolineò masticando un altro boccone. «Tu prendi solo quello?» con un cenno del capo indicò il bicchiere di cartone contenente latte alla banana che Jungkook stava bevendo a piccoli sorsi, reggendolo con la mano sana. «Non vuoi altro?» biascicò con la bocca piena, le guance tonde e piene in movimento.

«No, sono a posto.» scosse la testa, tirando giù le maniche della felpa. «Per caso anche questa è di quel nano del tuo amico?» chiese riferito alla felpa che indossava. Le maniche della suddetta gli coprivano a fatica i polsi e ad ogni movimento il tessuto si ritirava verso l'alto, scoprendo ancora più pelle.

«Hey! Non offendere Jimin!»
Taehyung soppresse poi una risata dietro la mano, osservandolo litigare con il tessuto stretch del capo perché restasse al suo posto. «No, è mia. Deve essersi ritirata in lavatrice-»

Jungkook strinse gli occhi, osservandolo non proprio divertito. «Ti odio.»

«Non è colpa mia! Non avevo mai fatto una lavatrice prima di allora!» si difese, alzandosi.

'Til our wounds bleedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora