Capitolo 21
Per te
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«-giuro che appena si materializza qui gli faccio ingoiare la lingua a quel nano!» Stava dicendo Yoongi dall'altro capo del telefono. Jungkook, una volta terminata la seduta, aveva chiamato il suo hyung sfogandosi con lui su ciò che era accaduto al campus. Aveva persino fatto promettere lui di non dire nulla a Jimin e sentendolo così accondiscendente, gli aveva raccontato tutto. La sua reazione non era stata quella prevista; aveva trascorso metà di quella chiamata a riempire il suo ragazzo di insulti, giurando che sarebbe rientrato a lezione senza lingua.
«Yoon! Non te l'ho raccontato perché tu minacciassi di tagliargli le corde vocali o peggio! Volevo solo che gli parlassi e cercassi di capire cos'è cambiato.» Spiegò nel vano tentativo di abbassare i toni di quella conversazione. «Ammetto di essere il primo ad avere le palle piene di lui però, è il migliore amico di Tae e non voglio essere in cattivi rapporti con lui. Mi basterebbe che fossimo civili, ecco.»
Sentì il suo amico borbottare qualcosa prima di riferire la risposta. «Ci parlerò, d'accordo? Ma tu non lasciarti influenzare dalle sue parole e goditi il tuo appuntamento con Taehyung.» Si raccomandò con un sospiro, ricordando quanto fosse nervoso per ciò che gli aspettava. «Ad ogni modo ho preso in prestito il tuo pc prima e-» quasi scoppiò a ridere per le sue stesse parole. «-Sul serio hai cercato su Google "4 modi per fare colpo al primo appuntamento"?!»
Jungkook strinse le labbra tra loro, le guance paonazze per l'imbarazzo. Un mix di disagio e fastidio gli strisciò sotto la pelle come fuoco rovente e si dilagò per tutto il corpo. «I-io-» frustrato all'inverosimile per il balbettìo che lasciò le sue labbra, gridò stringendo i pugni. «Ti odio, hyung.»
Yoongi ancora colto da quell'ondata di risa isteriche, riuscì a pronunciare appena qualche parola prima di udire la chiamata staccarsi. «Certo, certo. Vorrei proprio vedere cosa faresti senza di m-»
Senza di te un corno! Pensò e un ansito contrariato sfuggì alle sue labbra schiuse.
***
Taehyung era intento a osservare la sua figura alle specchio ormai da tempo immemore, fiducioso della sua scelta stilistica per quella serata benché non avesse il minimo indizio su dove avesse potuto condurlo Jungkook. Quest'ultimo non si era più fatto sentire dall'ora di pranzo.
Con sicurezza aveva quindi optato per un look molto semplice ma allo stesso tempo raffinato, perfetto se calato in qualsiasi genere di contesto e soprattutto adatto ad un viaggio in moto. Un jeans scuro aderente, una camicia in seta blu notte con alcuni dettagli sul colletto e sulle maniche, una giacca di pelle con spalle tempestate di spesse borchie argentate.
Jimin dal letto di fronte sbuffò e il castano potè notare l'occhiata che gli lanciò nel sollevare lo sguardo dalla lettura del libro in cui era immerso. «Ti prego smettila di rimirarti in quello specchio. Sei fin troppo perfetto per uno come lui.» Sputò, osservandolo sistemarsi i capelli scuri e mossi. Dopo quanto accaduto durante il weekend alla casa al mare, la sua tolleranza per Jungkook aveva toccato livelli bassissimi. Aveva ferito Taehyung e benché quest'ultimo non avesse avuto alcuna difficoltà nel perdonarlo, Jimin non era ancora del tutto sicuro di volerlo lasciare nelle mani di quel teppista, ripristinando quella mancanza di fiducia con qualche parolina gentile.
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'Til our wounds bleed
Romance"𝑆𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑐𝑖, 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑜 𝑝𝑜𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑢𝑡𝑜." Nella boxe ci sono tre motivi per cui un arbitro può mettere fine ad un incontro: quando stabilisce che uno dei due...