14 - Più felice insieme a te.

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Capitolo 14Più felice insieme a te

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Capitolo 14
Più felice insieme a te.


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Taehyung si voltò verso il moro con sguardo accigliato. «Non ho chiamato lui ma Jimin. Quello stronzetto deve aver fatto di testa sua, come al solito.» strinse gli occhi a due fessure, chiuse le dita immaginando di poter stringere il suo collo gracilino tra la mani.

«Questa giornata va di bene in meglio, vedo.» Osservò Jungkook sbuffando.

«Non comportarti da maleducato Koo. È comunque qui per aiutarci.» borbottò Taehyung, colpendolo al fianco.

Il biondo si fermò di fronte ai due ragazzi. Il fisico allenato era stretto in un paio di bermuda hawaiana abbinate ad una camicia a maniche corte color pastello e un paio di infradito. Se non fosse per i marcati tratti asiatici del suo viso, chiunque lo avrebbe facilmente scambiato per un surfista australiano.
Sfiorandosi la nuca con la mano, li salutò. «Hey! State bene ragazzi? È tutto a posto, vero?»

«Ti sembra forse tutto a posto?» Rispose retoricamente Jk, roteando gli occhi. Il suo livello di sopportazione aveva già raggiunto livelli altissimi.

Taehyung annuí di seguito sorridente, non dopo però aver lanciato un occhiataccia al moro. «Si, stiamo bene, nessun incidente. Siamo soltanto rimasti a piedi.»

«Avreste potuto chiamare subito! Da quanto siete qui?» Si preoccupò Kai stringendogli un braccio.

«Non da molto, sarà un oretta. Avevamo entrambi i cellulari scarichi e abbiamo dovuto usare un telefono pubblico.» spiegò, afferrando lo zaino e mettendoselo in spalla. Prese poi il casco.

Il biondo si rabbuiò per un attimo, dando poi una pacca gentile al castano. «Oh, mi dispiace! Volete dell'acqua o qualcosa da bere? C'è un mini frigo in auto.»

Uno sbuffo decisamente scocciato sfiorò la nuca di Taehyung. «Nessuno vuole niente! Possiamo darci una mossa? Sono stanco e voglio scrivere la parola fine a questa giornata.» Jungkook sbottò, ormai stanco di aspettare che quel decerebrato si decidesse a fare ciò per cui era lì. E no, non intendeva flirtare con Taehyung.

«Ehm si, giusto.» Kai stirò un sorriso imbarazzato e si avvicinò alla moto ferma sul lato sterrato della strada. «Ti aiuto a caricarla sul retro del pick-up. Ci fermeremo a una stazione di servizio una volta arrivati in città.»

Di striscio Jungkook notò l'espressione contrariata del castano e si sentí in colpa per averlo deluso l'ennesima volta. Comportarsi in modo rude a volte era più forte di lui, si spazientiva troppo facilmente quando si trattava degli altri.

Essendo un pick up stile americano, possedeva soltanto tre posti, tutti situati sui sedili anteriori. A causa dello spazio ristretto Taehyung, il più esile fra loro, si ritrovò a sedere nel posto centrale compresso tra i corpi massicci dei due ragazzi.

'Til our wounds bleedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora