11 - Geloso?

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Capitolo 11Geloso?

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Capitolo 11
Geloso?

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La terribile abilità di guida di Taehyung, non impedí ai due ragazzi di raggiungere il Dojan indenni qualche minuto più tardi.
A causa dei loro migliori amici erano stati costretti ad una piccola deviazione verso l'appartamento di Jungkook, avendo così occasione di prendere con sé un cambio di vestiti.
La chiamata allarmata di Jimin, aveva impedito a Taehyung di imboccare la strada verso la palestra, svoltando invece dal lato opposto.

«Possibile che quel nano non riesca mai a fare nulla senza di te?» aveva borbottato il moro, voltandosi verso il finestrino e sollevando un ginocchio verso il petto per posarvi il mento.

«È sicuramente successo qualcosa, devo aiutarlo. È il mio migliore amico.» aveva ribadito Taehyung, in difesa dell'altro.

Jungkook sbuffò. «Come ti pare.»

Una volta entrati in casa, il castano venne quasi travolto dal suo migliore amico, il quale gli si strinse addosso come se non si vedessero da mesi.

«TaeTae, dobbiamo parlare! Con me, fuori.» Jimin con tono perentorio, invitò l'altro ad uscire nel piccolo giardino.
La porta sbatté alle loro spalle e una folata di vendo scompigliò le tende chiare della piccola finestra in soggiorno.

«Cosa devono dirsi quei due di così segreto?» chiese Jungkook al maggiore, diretto verso la cucina. Si versò un bicchiere d'acqua, posando la sua tazza di porcellana sul bancone.

Il maggiore si schiarí la gola, frenandosi dal sorridere caldamente. «Credo sia colpa mia-»

«Tua? In che senso?»

«Diciamo che ieri la serata ci è un po' sfuggita di mano.» Yoongi si buttò a peso morto sul vecchio divano di fronte alla tv. «Ci siamo baciati e ora finge che non sia mai successo. Direi che gli riesca anche piuttosto bene.» assicurò ridendo.

Jungkook si avvicinò al maggiore, sprofondando sulla poltrona alla sua sinistra con un ghigno divertito ad arricciargli le labbra rosse. «Chissà perché ma me lo aspettavo. Dai Yoon, tu che fai amicizia con qualcuno senza che qualcuno ti ci obblighi? Parli tanto di me e dei miei modi di rapportarmi alle altre persone ma non per nulla, sei il mio migliore amico! Avevo già capito ci fosse qualcosa sotto.»

«Sei fuori strada Kook, te lo assicuro. Piuttosto che mi dici di te e quel ragazzino? Pensavo non lasciassi salire nessuno sulla tua moto.» il tono sprezzante e colmo di ironia, seguito da un occhiata che lasciava intendere molto di più delle parole fece sbuffare Jungkook.

«Sto provando a fidarmi di lui. Me lo hai detto tu no, che dovrei aprirmi di più agli altri?»

«Vero. Eppure credo che il vostro rapporto sia più di un semplice tentativo di apertura sociale. A te quel ragazzo piace e neanche te ne rendi conto.»
Yoongi roteò il busto così da fronteggiare l'altro di petto. «Se avessi provato io a trascinarti in ospedale, mi sarei ritrovato con il naso spaccato o un occhio nero, come l'ultima volta... Invece ti ci sei lasciato accompagnare, lo hai fatto salire in moto, ha dormito nel tuo letto, gli hai prestato i tuoi vestiti e sono sicuro che abbia violato almeno la metà delle tue strambe regole auto-imposte. Nonostante ciò, lui è ancora qui.»

'Til our wounds bleedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora