𝟦 - Ci penso io

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Capitolo 4 Ci penso io

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Capitolo 4
Ci penso io.

~✶~

Quel pomeriggio Taehyung aveva appuntamento con Jackson al caffè in cui lavorava.
Stando a quanto gli era stato riferito da Jimin il giorno precedente, lo zio di Jackson era proprietario della palestra in cui si allenava Bunny.

Quando il ragazzo fece il suo ingresso, il castano era già seduto ad uno dei tavoli con un caffè e un bicchiere di The freddo posati di fronte a sè.

Quest'ultimo naturalmente, era per lui. Taehyung odiava da sempre il sapore amaro del caffè e la sensazione di agitazione che ne conseguiva. Parecchie volte aveva avuto occasione di rubarne un sorso dal bicchiere di Jimin - sotto sua gentile concessione - ma dopo averlo assaggiato, si era ritrovato costretto a ingurgitare almeno due bicchieri d'acqua per eliminare quel retrogusto amaro tanto persistente.

Non lo avrebbe mai più bevuto, questo era chiaro.

«Ciao Taehyung!» salutò scostando la sedia per prendere posto. «Jimin mi ha scritto che volevi parlarmi.»

Il castano nascose un sorriso dietro la mano al ricordo del suo geniale piano di inviare un SMS a Jackson con il cellulare del suo migliore amico, la sera prima. Orgoglioso del fatto che questo avesse abboccato, ricambiò il saluto con enfasi, felice fosse riuscito a presentarsi. «Ciao! Si, grazie per essere venuto. Ti ho ordinato un caffè, spero vada bene.»

Lui rimase sorpreso del gesto ma scosse la testa, limitandosi poi a berne un sorso. «Grazie, sei stato gentile.» si leccò le labbra e sorrise.

Taehyung avanzò con la sedia, le gambe di questa stridettero sul pavimento quando raggiunse il bordo del tavolo e vi si appoggiò con i gomiti. Intavolare una conversazione che dissimulasse quanto più possibile il suo reale interesse lo stava mettendo in difficoltà. Non aveva alcun talento nel raccontare menzogne, lo sapevano tutti. Eppure, al tempo stesso non voleva che Jackson capisse troppo. «Stando a quanto mi ha raccontato Jimin, tuo zio è il proprietario del Dojan. O sbaglio?»

«Si, è così. Fa l'allenatore e io dò lui una mano di tanto in tanto.»

Il castano si ritrovò a sgranare gli occhi, improvvisamente conscio dell'opportunità alla quale si trovava di fronte. «Oh. Credi sarebbe possibile per me allenarmi lì? Sono un principiante, naturalmente.» Si assicurò di mettere in chiaro prima di continuare. «Però mi piacerebbe provare a mettermi in gioco. Imparare qualche nozione base, almeno.»

Jackson gli lanciò un occhiata sospettosa. «Certo, capisco. Taehyung, è successo qualcosa?»

«N-no, no. È che-» tentennò, raschiando nei suoi pensieri un buon motivo per cui volesse proprio allenarsi esattamente in quella palestra. «-ho saputo siete i migliori qui intorno ed è da un po' di tempo che sto cercando il momento giusto per iscrivermi.» continuò il castano nella sua opera di persuasione. Se il ragazzo avesse accettato, Taehyung avrebbe avuto un ottima scusa per trovarsi in quella palestra qualche giorno a settimana e soprattutto un buon motivo per potersi avvicinare a Bunny. E magari provare a parlargli, a conoscerlo.

'Til our wounds bleedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora