16 - Resta.

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Capitolo 16Resta

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Capitolo 16
Resta.


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Quando vide Jungkook salire in sella pronto a fuggire via, Jimin dovette trattenerlo di forza perché non lo seguisse. 

«Tae, ti prego-» Il biondo riuscì a schivare una gomitata per appena qualche secondo. «Lascialo andare e smettila di dimenarti, cavolo! Avrete modo di parlarne una volta rientrati-»

«Lasciami andare tu!» si liberò quasi crollando sulle ginocchia non appena Jimin tolse le braccia da attorno alla sua vita. Lo fronteggiò, livido di rabbia e incurante dello sguardo del resto del gruppo su di loro. «E' tutta colpa tua Jimin!» 

«Mia? E per quale assurdo motivo sarebbe mia?»

«Me lo stai chiedendo sul serio? A te Jungkook non è mai piaciuto, lo sappiamo tutti. Da quando l'ho incontrato non hai fatto altro che spingermi tra le braccia di Kai!» lamentò il castano, puntando lo sguardo sul ragazzo di cui aveva appena fatto il nome e allargando le braccia, ormai sfinito. Era riuscito a trattenere altre lacrime e non sapeva nemmeno lui grazie a quale forza divina ci stesse riuscendo ancora. 

«Lo ammetto, Jungkook non è il ragazzo che vorrei accanto a te. E credo che tu sappia anche il motivo ma non ho mai cercato di ostacolarti, o sbaglio? Non sono stato forse io a consigliarti di confessargli i tuoi sentimenti ieri sera?»

«Jimin non ho più bisogno della tua protezione. D'ora in poi se la mia relazione con Jungkook non ti sta bene, voltati dall'altra parte. Non m'interessa. Però non azzardarti mai più a giudicare la mia vita, le mie scelte e qualunque altra cosa non ti riguardi. Limitati ad essermi amico, è solo questo che ti chiedo.» Quelle parole alle orecchie dell'altro poterono quasi suonare come un ultimatum giacché quella fu la prima volta che Taehyung gli avesse mai parlato con così tanta determinazione. Si stava imponendo su di lui e non era mai accaduto prima perché l'altro, contrariamente a quanto si potesse pensare dopo aver assistito ai loro numerosi battibecchi, aveva sempre avuto un'ottima stima di Jimin e aveva sempre donato alle sue opinioni la stessa importanza delle sue medesime.

Il biondo scosse la testa e rientrò alla villa, seguito da gli altri tranne Yoongi. 

Quest'ultimo si avvicinò e posò lui una mano sulla spalla. «So quanto è difficile avere a che fare con Jungkook, non ascolta mai. Si lascia sempre trasportare dal suo istinto e a volte sbaglia però non appena se ne renderà conto, tornerà.» A quelle parole Taehyung non riuscì a frenare un singhiozzo, preludio di un pianto ininterrotto che lo fece crollare tra le braccia del maggiore. Yoongi lo abbracciò di slancio e quasi non gli parve vero. Poteva contare sulle dita di una mano le volte che aveva abbracciato Jungkook - e dire che loro era quasi fratelli - eppure quasi fosse un gesto automatico gli avvolse un braccio attorno alle spalle. «Tiene davvero tanto a te o non avrebbe reagito così. In tutti questi anni non ho mai visto Jungkook versare una sola lacrima, nemmeno quando i suoi genitori-» 

'Til our wounds bleedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora