O colonia, che brami far festa sul Ponte Lungo
e già sei pronta a danzare, ma temi le mal connesse
gambe del ponticello che poggia su assi già usate,
dobesse mai cadere nel cavo della palude:
io ti auguro un buon ponte secondo i tuoi desideri,
capace di sostenere perfino la danza dei Salii•,
ma tu, colonia, concedimi questo bellissimo scherzo.
Un mio compaesano voglio che dal tuo ponte
finisca a capofitto nel fango tutto quanto,
e avvenga dove il lago della fetente palude
sia più nero che mai e più che mai profondo.
È un povero imbecille, capisce meno di un bimbo
di due anni addormentato tra le braccia del papà.
Per moglie ha una ragazza che è un fiore di freschezza,
ragazza più delicata di un tenero agnellino,
da conservare meglio dell'uva rosseggiante;
la lascia civettare come vuole, non gli importa,
e non gli tira affatto, ma al pari di un ontano
abbattuto da scure ligure giace nel fosso
e incoscente di tutto, come se nulla esistesse,
ugualmente il mio scemo non vede né sente niente,
non sa manco chi sia, se stia al mondo oppure no.
Ora voglio buttarlo a testa in giù dal tuo ponte,
chissà che non si tolga di dosso il terpore idiota
e nel fondo del fango non lasci il cuore ignavo
come la mula il ferro nella morsa della mota.
•1: i Salii erano i sacerdoti di Marte che festeggiavano e pregavano per la sua protezione ballando.
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Catullo : carmina
ClassicsGaio Valerio Catullo sarebbe nato intorno all'87 a.C. a Verona e morì all'età di 30 anni circa. A 20 si trasferì a Roma dove iniziò a scrivere le sue poesie inserendosi nell'ambiente colto di quel periodo. Catullo é l'autore latino più amato tra i r...