Piangete, Veneri e Amori, e voi quanti
siete che venerate la dolcezza.
Il passero della mia donna è morto,
il passero, gioia della mia donna,
che più teneva caro dei suoi occhi.
Infatti era affettuoso e conosceva
la padrona come un bimbo la madre
né dal suo grembo mai si allontanava
ma, ora qua ora là, intorno saltellando,
sempre per lei soltanto pigolava.
Ora discende il tenebroso calle
da cui si dice che nessuno torni.
Ah, maledette, tenebre maligne,
Orco che divori le cose belle!
Un passero così bello hai rapito!
Ah sacrilegio! Ah triste passerotto!
Adesso a causa tua la mia ragazza
ha gli occhi rossi e gonfi per il pianto.
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Catullo : carmina
ClassicsGaio Valerio Catullo sarebbe nato intorno all'87 a.C. a Verona e morì all'età di 30 anni circa. A 20 si trasferì a Roma dove iniziò a scrivere le sue poesie inserendosi nell'ambiente colto di quel periodo. Catullo é l'autore latino più amato tra i r...