carmen XXVIII

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Compagni di Pisone•, stenta scorta,

in spalla un bagaglino scarso e via,

Veranio egregio tu, caro Fabullo,

dunque? Avete finito di patire

fame e freddo con quella mezza calza•?

Segnate nel registro delle spese

un qualche guadagnino come me

che dietro al mio pretore quel che ho speso

l'ho messo tra i profitti? Oh Memmio•,bravo

a spingermi la mazza bene in gola.

Ma pare che lo stesso sia successo

a voi: non meno grosso è il cazzo che

vi riempie. Ecco gli amici aristocratici!

Gli dèi e le dee vi mandino ogni male,

traditori di Romolo e Remo.

•1:Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Cesare

•2: riferito a Pisone, che i due seguirono in Spagna

•3: vedi capitolo X

Catullo : carminaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora