Triste Catullo, smetti ormai ďilluderti:
quello che è perso è perso, riconoscilo.
Rifulsero per te giorni di gioia
un tempo, quando andavi dove lei
ti conduceva, amata quanto un'altra
mai sarà; e lì si facevano i giochi
che tu volevi né lei non voleva.
Rifulsero, ah, per te giorni di gioia.
Più non vuole? E tu, matto, non volere.
Non seguirla, non vivere triste;
invece, fermo, sopporta, resisti.
Addio, ragazza; Catullo resiste.
Chiederti? Averti con la forza? No.
Ma piangerai, se non ti avrà nessuno.
Ah, sciagurata, che vita ti resta?
Chi ti cercherà? A chi apparirai bella?
Ora chi amerai? Di chi ti dirai?
Chi bacerai? A chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, impégnati, resisti!
STAI LEGGENDO
Catullo : carmina
ClassicsGaio Valerio Catullo sarebbe nato intorno all'87 a.C. a Verona e morì all'età di 30 anni circa. A 20 si trasferì a Roma dove iniziò a scrivere le sue poesie inserendosi nell'ambiente colto di quel periodo. Catullo é l'autore latino più amato tra i r...