Questo Suffeno, o Varo, che tu conosci bene,
è uomo raffinato, spiritoso e gentile,
ma fa una quantità smisurata di versi.
Direi che ne abbia scritti almeno diecimila,
e non su palinsesto, com'è diffusa pratica:
lui usa carta preziosa, rotoli nuovi e nuovi
bastoncini e legacci rossi di pergamena,
tutto tracciato a piombo e raso dalla pomice.
Come cominciai a leggere, l'elegante e gentile
Suffeno ti diventa capraio e zappatore,
tutto il contrario: a tanto arriva il cambiamento.
E per quale ragione? Lui che un attimo prima
appariva umorista sottile e intelligente
ora è grossolano di un grossolano zotico,
colpa della poesia; eppure mai è cosi
contento come quando compone una poesia:
tanto si piace, allora, tanto si crede bravo!
Certo tutti sbagliamo, non c'è nessuno in cui
non possiamo trovare, per qualcosa, un Suffeno.
Ognuno fa i suoi errori; però della bisaccia•
non vediamo la parte che ci sta sulla schiena.
•1:inteso come gobba
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Catullo : carmina
ClassicsGaio Valerio Catullo sarebbe nato intorno all'87 a.C. a Verona e morì all'età di 30 anni circa. A 20 si trasferì a Roma dove iniziò a scrivere le sue poesie inserendosi nell'ambiente colto di quel periodo. Catullo é l'autore latino più amato tra i r...