La luce incontra il buio.
Il giorno incontra la notte.
Ti ho incontrato e mi hai stravolto l'esistenza, e non riesco a starti lontana.
Stringimi e non lasciarmi andare, entrambi ci amiamo e non lo negheremo mai più, non un'altra volta almeno.
T/N pov All'inizio la luce del sole a vederla così mi abbaglió, ma alla fine mi ci abituai subito.
Era un sabato, segno che c'era il mercato.
Dio quanti ricordi e quanta nostalgia.
Ad una bancarella della frutta notai la donna dai capelli corvini tanto gentile di otto anni fa, perciò decisi di avvicinarmi.
<<Signora Ackerman? >> chiesi io tenendomi saldamente il cappello di paglia sulla mia testa visto che fuori tirava un vento forte.
<<Mhm? Oh sei tu! Che fortuna avevo proprio bisogno di parlarti! >> mi disse invitandomi a seguirla.
Ci sedemmo su una panchina, e aspettai che iniziasse a parlare.
<<Vedi... Ti ricordi che otto anni fa avevo detto di aver preso mio figlio? >> mi chiese lei senza guardarmi.
Io annuì, intuendo già dove volesse arrivare.
<<Beh vedi, due mesi dopo il nostro incontro ho deciso di fare un esame del sangue a tutti i ragazzini maschi di tredici anni >> mi disse.
<<Sì ho capito dove vuole arrivare e sono molto contenta per lei, c'è qualcos altro? >> chiesi io che ero abbastanza di fretta.
<<Sì... Mio marito è gravemente malato, e mio figlio è il futuro erede al trono, perciò deve sposarsi, e ho pensato che tu fossi la persona adatta, in modo tale che con il matrimonio si possa sigillare un patto eterno unendo i due regni >> mi disse sorridente, finalmente guardandomi negli occhi.
Io rimasi sconvolta e non sapevo cosa dire.
<<I tuoi genitori ne sono già al corrente, vi incontrerete domani e il matrimonio sarà tra due mesi, il tempo per conoscervi >> mi disse lei alzandosi.
<<Beh io devo andare, ci vedremo domani. Fidati andrai d'accordo con mio figlio >> mi disse andandosene.
Io me ne corsi a casa, aprì di botto la porta e mi diressi verso mia madre.
<<Non intendo sposarmi >> gli dissi frustrata.
<<Troppo tardi il matrimonio è già stato programmato>> mi disse lei contenta.
<<Col cazzo che mi sposo con un uomo che ho appena conosciuto! >> le urlai arrabbiata.
Lei fece per tirarmi uno schiaffo, ma io le bloccai il polso stritolandoglielo.
<<Non azzardarti a toccarmi con quelle luride mani >> le dissi furiosa lasciandole il polso.
Me ne tornai in camera e mi sedetti sul letto.
<<Perché nessuno mi ha chiesto niente?! >> urlai io.
Sono stanca di questa vita, non ho bisogno di un principe azzurro a cavallo del suo destriero bianco.
Non mi interessa chi sia, io non lo amerò mai.
Mi stesi sul letto e mi addormentai, giusto per liberare la mente per qualche ora.
Mi svegliai parecchio tardi, alle nove se proprio devo dirlo.
Mi andai a lavare e successivamente mi vestì e andai nella sala grande dove c'era già la famiglia.
C'era un ragazzo basso ma mai quanto me, dai capelli corvini e gli occhi blu opaco, che mi ricordava qualcosa, ma forse è solo una mia impressione.
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<<Buongiorno >> dissi semplicemente.
<<Sei in ritardo >> mi fece notare il ragazzo, che se ricordo bene si chiama Rivaille.
<<Tu il ritardo ce l'hai mentale>> risposi seccata io ricevendo una gomitata da mia madre e lo sguardo innervosito del ragazzo.
<<Quindi... Rivaille questa è T/N T/C, T/N questo è Rivaille Ackerman >> disse la donna dai capelli corvini nell'intento di farci stringere la mano.
Tanto entrambi avevamo i guanti, quindi penso di potermi anche concedere.
Ci stringemmo la mano per qualche secondo per poi ritirarla.
<<Che ne dici T/N di fargli fare una passeggiata per i giardini? >> chiese mio padre sorridente.
Parli sempre nel momento sbagliato.
<<Andiamo >> dissi semplicemente io.
Lui mi porse il braccio.
Ah devo pure andarci a braccetto? Guardai indietro e la madre di Rivaille mi porse un sorriso imbarazzato.
Io gli misi una mano sul braccio e andammo.
Era una cosa veramente imbarazzante, e si decise a parlare solo quando fummo da soli.
<<Nemmeno io voglio sposarti>> mi disse serio.
<<Perché? Ti piace un'altra ragazza con cui farai una fuga romantica? >> azzardai io.
<<Non voglio una relazione e basta >> mi disse serio.
<<Allora abbiamo una cosa in comune >> dissi io.
<<Ci hanno dato due mesi per conoscerci>> mi disse dopo un pó.
<<Lo so, come se fosse facile innamorarsi >> dissi io.
<<Comunque vedi di essere educata con me >> chiarì lui fin da subito.
<<Che fai sennò? Mi picchi? Ouch che paura >> dissi io ironica.
<<Potrei anche, non mi importa se sei una donna >> disse lui annoiato.
<<Si vedrà se sarai bravo solo a parole >> gli dissi.
<<Stai dubitando di me? >>
<<forse >> risposi sorridendo soddisfatta.
Lui roteó gli occhi e continuammo a camminare.
Vidi un verme per terra e mi venne in mentre di fare una cosa.
<<hey Rivaille, guarda questo sei tu >> dissi indicando l'essere strisciante per poi calpestarlo.
Lui mi afferró per un braccio.
<<Vedi di non prenderti troppe abitudini razza di viziata che non sei altro >> mi disse.
Io lo afferrai per il colletto.
<<vale lo stesso per te>> gli dissi.
Lui mi lasciò andare e feci lo stesso.
Dopo qualche minuto mi mise un braccio intorno alla spalla.
<<Che fai!? >> gli chiesi confusa.
<<I genitori di entrambi ci stanno guardando, stai al gioco>> mi disse sottovoce.
Io gli misi un braccio intorno alla vita, anche se me ne sarei voluta andare.
<<T/C>> mi disse sottovoce.
<<Se ne sono andati? >> gli chiesi con lo stesso tono di voce.
<<No però vuoi farli andare via? >> mi chiese.
<<Certo che domande, non ce la faccio più a stare in questa posizione con te >> dissi.
<<Allora baciami >>
Angolo autrice Oh my God! Dobbiamo sposarci Levi ~