-Capitolo 8-

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T/N Pov
Sentì Rivaille entrare in camera, e subito dopo sentì qualcosa di freddo, che ben presto diventó bollente.

Mi alzai dal letto e notai che aveva in mano una teiera.

<<BRUTTO BASTARDO MA SEI PAZZO?! >> gli chiesi urlando.

<<A dir la verità mi è scivol->>

Non gli feci finire nemmeno la frase, perché gli presi la teiera e gli buttai il contenuto addosso.

<<Ti stavo dicendo che mi era caduto! Volevo farmi del the >> urló lui.

<<Cazzo, oltre al fatto che scotta non ho nessun altro pigiama >> dissi seccata.

<<Secondo te sono messo meglio stronza? >> mi chiese lui.

<<Ha parlato il ritardato che mi ha buttato addosso del the bollente >> dissi io.

<<idiota ti ho detto che mi è caduto >>

<<Per questo sei deficiente>> gli dissi.

<<Oltre che abbiamo entrambi i vestiti bagnati si è bagnato anche il letto >> disse lui.

<<Ma bravo non ci sarei mai arrivata senza il tuo aiuto >> dissi ironicamente.

Rimasimo in silenzio.

<<Tanto domani il viaggio è di sette ore, potrai dormire in carrozza, io nemmeno dormo così tanto in realtà >> mi disse lui cercando di rimediare.

<<Soffri di insonnia? >> gli chiesi.

Lui annuì.

<<Ecco perché sei così brutto >> gli dissi con tono di sfida.

<<Non ero così brutto quando mi mangiavi con lo sguardo quando sono uscito dal bagno >> rispose lui.

Bene non avevo più come difendermi, mi ha colto con le mani nel sacco.

Ci fu un silenzio a dir poco imbarazzante, perciò io passai la notte a leggere libri e ne prestai alcuni a Rivaille, che ci misimo a leggere vicino alla scrivania seduti su sedie separate.

Alle primi luci dell'alba il sonno iniziava a farsi sentire, perciò appoggiai la mia testa alla spalla di Rivaille, facendolo irrigidire.

<<Mocciosa svegliati sono le cinque, non addormentarti ora vatti a vestire, non guardo.>> mi disse spostando la mia testa dalla sua spalla.

Io sbadigliai e presi i vestiti dall'armadio.

<<Rivaille>> dissi stropicciandomi gli occhi.

<<Che... Che vestiti dovrei mettermi secondo te? >> gli chiesi sbagliando.

Lui si alzó e mi prese il primo vestito che gli capitó davanti, ma a me andava bene comunque.

Mi spogliai e assicurandomi che Rivaille non guardasse mi cambiai

Lui fece lo stesso, portammo le valigie e andammo in carrozza, ovviamente a braccetto, cosa molto imbarazzante.

Lui mi aprì la portiera, facendomi entrare.

Mi sedetti e lui si posizionó vicino a me, successivamente entró anche la signora Ackerman.

Io appoggiai la mia testa alla spalla di Rivaille.

<<Vedo che le cose vanno meglio tra voi due >> disse Kuchel sorridendo.

<<No lo odio >> dissi accoccolandomi a lui.

<<Mocciosa levati>> mi disse cercando di scansarmi.

<<No, stai fermo >> gli dissi abbracciandolo.

Ovviamente ero così presa dalla stanchezza che non avevo molta consapevolezza di ciò che stavo facendo.

<<Siete una coppia molto carina >> disse Kuchel divertita dalla scena.

<<Non siamo una coppia>> precisó Rivaille.

In poco tempo mi addormentai e mi svegliai dopo sei orette e mezza per un dosso che la carrozza aveva attraversato.

<<Mhm... >> dissi stropicciandomi gli occhi.

<<Buongiorno anche a te mocciosa >> disse Rivaille con tono infastidito.

<<Hmphf... Siamo arrivati? >> chiesi guardando fuori.

<<Quasi >> disse la madre di Rivaille.

<<Sono curiosa di vedere Marley >> dissi io sorridente che già avevo riacquisto le mie forze.

<<Sono sicura che ti piacerà, soprattutto il comandante dell'esercito e la serva del castello, sono persone per bene e molto educate>> disse la madre sorridendomi, pensando a loro.

<<Si chiamano Hanji Zoe e Erwin Smith, vedi di memorizzare i loro nomi >> mi disse Rivaille dandomi una gomitata.

<<Tu sta zitto che mi hai rovesciato il the addosso >> dissi pestandogli un piede.

<<È stato un errore >> rispose seccato lui da tutte le storie che facevo.

<<T/N cara, scusa per la domanda, ma sei mai stata fidanzata? O magari hai una cotta? >> chiese Kuchel con il suo solito tono gentile.

Stranamente Rivaille sembrava interessato alla domanda, e soprattutto alla risposta che avrei dato io.

<<No, non mi concedo facilmente, i ragazzi sono tutti uguali >> risposi io disgustata.

<<Però Rivaille secondo me ti piacerà, oltre ad essere un bel ragazzo è anche di buon animo>> disse lei sorridendo al diretto interessato, che fece schioccare la lingua sul palato.

<<Per adesso lo odio, si vedrà se potrò considerarlo mio amico >> dissi con tono presuntuoso.

<<Magari se iniziaste a fare cose romantiche... Tipo baciarv->> iniziò lui.

<<No>> esclamammo io e Rivaille all'unisono.

<<Sì ma andrete ben oltre un bacio voi, se non vi sforzate nemmeno >> disse lei cercando di darci la giusta spinta.

<<Preferisco sposare un cane >> affermai io.

<<Beh non c'è molta differenza tra un cane e te >> rispose lui.

Io lo guardai innervosita, ma poi il cocchiere annunció che eravamo arrivati a destinazione.

Rivaille scese per primo, porgendomi la mano per scendere, che accettai, venendo acclamati dalla folla.

Ci dirigemmo verso il castello dove finalmente riuscì ad avere un attimo di tregua.

<<Tu devi essere T/N! >> esclamò Hanji corredo verso di me.

<<E tu devi essere Hanji... >> dissi imbarazzata.

<<RIVAILLE!! LE HAI PARLATO DI ME? >> urló contenta dirigendosi verso l'amico.

<<No quattr'occhi, mia madre le ha parlato di sfuggita di te >> affermó Rivaille scocciato 

<<Non fa nulla! Andate d'accordo vero? Insomma si dice tanto di te qui! Sembri una ragazza adatta per Rivaille! >> urló lei felice.

<<Siamo sicuri che non sia il giullare di corte? >> chiesi rivolgendomi a Rivaille.

Lui fece spallucce con le braccia incrociate.

Afferrai per il colletto la donna.

<<Non so chi tu sia ma non prenderti il privilegio di toccarmi >> le dissi per poi spingerla via, facendola rimanere stupita.

Angolo autrice
Le cose vanno male
Male
Molto male.

La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora