-Capitolo 21-

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T/N pov
C'era Erwin che ci fissava.

<<Che intendi Erwin? >> chiese la donna girandosi verso di lui.

<<Intenso che Rivaille deve sposarsi, perciò non mi sembra una mossa intelligente innamorarsi di un uomo già occupato>> rispose.

<<Non ho mai detto di essermi innamorata di lui >> risposi guardandolo con sfida.

<<Sarà meglio >> rispose spingendomi mentre se ne andava.

Strinsi i pugni, lo avrei ucciso volentieri.

<<Comunque quando sono entrato in stanza mentre Rivaille era particolarmente vicino a te non mi sembrava che fosse un rapporto principe-serva >> rispose andandosene una volta per tutte.

E pensare che era così gentile quando sono arrivata la prima volta, invece adesso solo perché non porto un pezzo d'oro in testa non valgo nulla.

<<Che stronzo...>> sussurrai andandomene anche io.

Non mi interessava di nulla, mi sarei presa il giorno libero anche se non mi era concesso.

Io ho deciso di essere "comandata" a destra e sinistra da quella puttana solo per stare con Rivaille, non per spazzare.

Neanche feci caso di avere ancora la divisa da lavoro, ma non me la feci pesare e camminai tranquillamente.

<<Hai sentito la notizia? >> disse un uomo sulla cinquantina.

<<No, cosa? >> chiese l'altro bevendo un sorso di birra.

<<Il principe Rivaille si sposa a breve con una principessa inglese>> disse entusiasta il primo.

L'altro sputó la birra quanto era sconvolto.

<<Davvero? Credevo fosse ancora in cerca dell'eldiana >> rispose.

<<sì amico, ho sentito che è decisamente più bella dell'altra >> disse il primo facendomi innervosire.

<<Ho sentito anche che è una tipa facile, se la paghiamo qualche spicciolo possiamo ricavarci qualcosa>> disse lo stesso di prima.

<<No passo, non mi piacciono le ragazzine>> disse il secondo.

Me ne andai indignata.

Marley non è cambiata affatto, ha una reputazione così alta solo grazie a Rivaille, ma il popolo fa schifo.

Non mi dispiace per nulla far scoppiare una guerra, almeno moriranno questi scarti.

Sentì delle urla di un gruppo di ragazzi, perciò mi precipitai a vedere.

C'era un gruppo di ragazzi che incoraggiava qualcuno.

Mi intrufolai per vedere cosa stesse succedendo, e vidi Rivaille con le mani con qualche goccia di sangue, e un taglio sulla fronte.

Vicino a lui c'era un ragazzo biondo, molto più alto di lui, che era ubriaco marcio.

<<Vai Reiner! >> urló un ragazzo moro vicino a me.

Il ragazzo... Ehm... Reiner, aveva varie ferite, probabilmente causate dallo scontro.

<<che stupidaggine >> dissi io guardando quanto erano penosi insieme.

<<lo so, ma che ti aspetti >> disse una ragazza bionda con gli occhi azzurri vicino a me.

La cosa più preoccupante è che il biondo aveva una bottiglia spaccata a metà circa.

Rivaille mi notó, ma sarebbe meglio che non lo avesse fatto visto che il ragazzo ne approfittó per colpirlo alla spalla, causandogli un taglio abbastanza profondo.

Corsi verso di lui nervosa.

<<idiota ma si può sapere che cazzo fai?! >> gli urlai prendendolo per il colletto.

La ragazza di prima portó via il biondo.

Tutti guardavano la scena, cosa che mi fece irritare ancora di più.

<<Cazzo avete da guardare?! Andatevene! >> gli urlai.

Ci furono varie lamentele ma presto se ne andarono tutti.

<<Andiamo, conosco una scorciatoia per arrivare al castello >> dissi prendendolo per mano.

Lui non disse nulla e si limitó ad annuire.

Finalmente arrivammo, e lo portai subito in camera sua.

<<Che idiota >> sussurrai andando a prendere il necessario.

<<Togliti la maglia >> gli dissi.

Lui che era seduto sul letto, fece come gli avevo detto, appoggiando la maglia al pavimento.

Gli toccai la ferita con del cotone e lui si allontanó leggermente.

<<Stai fermo, è colpa tua >> gli dissi.

Lui restó il più fermo possibile, mentre io fermavo il sangue che usciva.

Mi misi tra le sue gambe, e appoggiando una mano alla sua gamba mentre con l'altra disinfettavo.

<<Si può sapere che ti è saltato in mente? >> gli chiesi.

<<Niente, mi ha solo irritato e gli avevo dato un pugno, si è innervosito dopo >> spiegó velocemente lui.

Sospirai, e presi quello che mi serviva per cucire la ferita.

<<è necessario? >> chiese leggermente spaventato da quello che potevo fare.

<<La prossima volta mantieni la calma >> gli dissi iniziando.

<<Fa male.>> disse mettendomi una mano sul fianco.

<<Non mi importa, stai fermo un attimo >> gli dissi visto che non ero nemmeno a metà.

Dopo qualche minuto riuscì a concludere il tutto.

<<T/N... >> sussurró lui.

<<Che vuoi ancora? >> gli chiesi.

<<cosa ci facevi fuori dal castello? >> mi chiese prendendo la maglia da terra.

Io lo afferrai per un braccio.

<<Non metterti subito la maglia, aspetta un attimo no? Ho appena finito >> gli dissi.

<<Certo come no, rispondi >> mi disse.

<<Niente ero solo stanca e ho deciso di prendermi la giornata libera, finché non ho visto te fare il coglione>> dissi sbuffando.

<<Certo >> disse ironicamente.

Non sapevo più cosa dire, data la situazione imbarazzante.

<<T/N>> mi chiamó ancora lui.

<<cosa ancora? >>

<<Perché mi stai tenendo così saldamente il braccio? >> mi chiese.

Io arrossì, notando che effettivamente aveva ragione.

Mollai la presa istantaneamente.

Sussurró qualcosa, ma non riuscì bene a capire che cosa.

<<Grazie comunque >> mi disse guardandomi.

<<Non c'è di che, è il mio modo di dirti grazie per tutte le volte che mi hai coperto le spalle >>

<<Ogni volta che vuoi mocciosa >> mi disse alzando il mento.

Sorrisi a quelle parole e appoggiai la mia testa alla sua spalla.

<<C'è una cosa che non ti ho detto >> ammisi io dopo un pó, attirando la sua attenzione.

Angolo autrice
Io x lasciare la suspence best ship.

La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora