T/N pov
Neanche il tempo di dire qualcos altro, o di fare anche un piccolo movimento, che sentimmo la finestra spaccarsi.Entrarono un sacco di soldati, causando paura e chaos.
Rivaille mi afferró per un braccio e mi portó sotto un tavolo.
Si sentivano spari, urla di bambini, donne e uomini, e sembrava quasi un incubo.
<<Ma che->> dissi io, ma Rivaille mi tappó la bocca con una mano.
Appoggiai la mia mano alla sua, cercando di toglierla ma lui opponeva resistenza, anche perché ero più debole di prima.
<<La sposa è morta, adesso ci manca il principino >> disse uno facendo ridere l'altro.
<<Sarà scappato, andiamo>> disse.
Non appena sentimmo il rumore di passi allontanarsi, Rivaille alzó da sotto la tovaglia che toccava il pavimento, controllando se ci fosse qualcuno.
<<Andiamo >> disse uscendo da sotto il tavolo.
C'erano cadaveri dappertutto, e mi sentì terribilmente in colpa.
<<Questa è colpa... È colpa mia... >> dissi mettendomi le mani davanti alla bocca.
<<Non è il momento di darsi colpe inutili, l'inferno che tutti speravamo non sarebbe mai arrivato è giunto su Marley >> disse guardandosi intorno disgustato.
<<Potremmo andare a prendere delle armi >> suggerì io.
<<Potremmo, ma ora il castello è completamente una trappola mortale, è di sicuro la zona più colpita, anzi ora che ci penso non dovremmo stare qui a parlare, vieni >> mi disse iniziando a correre.
Io lo seguì, ed uscimmo da una finestra.
Le strade erano ricoperte di sangue, e credevo quasi sarebbe stata la fine.
<<T/N, devo affidarti un compito importante.>> mi disse mettendomi le mani sulle spalle.
<<Io sono più veloce di te, perciò io faccio evacuare tutti, mentre tu trova Erwin e digli di portare un esercito di cinquecento soldati >> disse.
Fece per andarsene, ma si fermó tornando indietro.
Mi prese per mano e mi diede un bacio sulla fronte.
<<Perfavore torna viva >> mi disse.
Io gli sorrisi.
<<Ti ricordo che so badare a me stessa>> gli dissi.
Lui sorrise di rimando.
<<Bene, se tutto va bene ci rivedremo dopo. >> mi disse.
<<Certo >> gli dissi.
<<Un'ultima cosa... >> disse avvicinandosi di più a me.
Mi diede un bacio a fior di labbra, che non aveva bisogno di parole.
<<Ci vediamo >> mi disse andandosene.
Presi un respiro profondo e corsi dalla parte opposta, cercando disperatamente Erwin.
Nel frattempo vedevo persone morire, e questa cosa mi fece stare malissimo.
Alla fine mancava solo un posto dove cercare, perciò decisi di dirigermi lì.
Appunto lo trovai.
<<Erwin, ci serve un esercito di cinquecento soldati, anche di più, ordini di Rivaille >> dissi stringendo i pugni.
<<Per questo non c'è problema >> disse.
Un bel pó di soldati, fin troppi per poterne contare salutarono giù dagli alberi che circondavano la zona.
<<Oh- perfetto! >> dissi stupita.
<<T/N... Quindi sei tu? Sai la principessa>> chiese Erwin.
<<Sì esatto... >> dissi sospirando.
<<Le mie più sentite scuse principessa >> disse inchinandosi.
<<Non credo che le tue scuse riescano a ricucire le cicatrici >> dissi seria.
<<Adesso basta frasi filosofiche >> disse scocciato.
<<Memoria a breve termine? Mi hai letteralmente frustata >> gli dissi puntandogli un dito contro.
<<Ah intendevi quello>> disse imbarazzato.
Sbuffai e guardai i soldati.
<<Oi ascoltate! Adesso voi siete sotto i miei ordini >> urlai battendo un piede per terra.
<<Sì signora >> dissero mettendosi un pugno sul cuore.
<<Quanti sottoposti mi hai portato Erwin? >> gli chiesi.
<<La bellezza di mille sottoposti mia principessa >> rispose indicandoli.
<<Erwin prendine duecentocinquanta, io prenderò il resto >> gli ordinai.
Lui fece come gli avevo chiesto, e portò via gli altri soldati.
<<cosa vuole che facciamo? >> chiese un ragazzo dai capelli neri con delle lentiggini alle guance.
<<Mi sembra ovvio, l'esercito di Paradis comprende mille soldati, perché quando attacca non si gioca tutti i suoi soldati nei territori nemici>> dissi io facendo spallucce.
<<Perciò ci sta suggerendo di attaccare? >> chiese sempre lo stesso ragazzo.
<<Esatto, anche se la loro forza è superiore a quella di Marley, questo è poco ma sicuro >> risposi.
<<Che cosa stupida >> disse una ragazza dai capelli marroni, anche lei con le lentiggini.
<<Che intendi? >> chiesi.
<<Non saprai nemmeno combattere e guido un esercito d'élite? >> mi chiese.
<<Non ti conviene giudicare >> dissi io innervosita.
<<Sennò cosa fai? >> mi chiese con tono di sfida.
<<T'ammazzo >> risposi fulminandola con lo sguardo.
<<Quindi miei soldati, battetevi con onore >> dissi alzando il pugno.
Non avevo idea che la mia vita sarebbe cambiata drasticamente da quel momento.
Ho visto un sacco di persone morire, tutto a causa mia.
Ho visto il sangue nemico sparso sulla mia armatura e su quella dei miei soldati.
Le ore diventarono giorni, e i giorni mesi, tanto che inzió a cadere neve candita, di un bianco brillante, che venne però invasa dal liquido cremisi che la bagnava.
La battaglia finale si avvicinava sempre di più, e non ero pronta a dire il vero.
Pregavo ogni giorno che Rivaille fosse ancora vivo, e che non mi avesse lasciato da sola in questo mondo crudele.
Era il mese di novembre, e la neve mi cadeva sui capelli e sulle guance, fondendosi con le lacrime.
<<Mi dispiace caporale T/C, ma Hange Zoe è morta, ha combattuto bene>> mi disse un soldato togliendosi I'm cappello dell'uniforme.
<<Grazie soldato>> dissi mettendogli una ammo sulla spalla.
Lui fece un cenno col capo e se ne andó.
Come avrei potuto immaginare, che da quell'istante, non avrei più ritrovato la felicità?
Come potevo immaginare, che da quell'istante avrei perso tutto ciò che contava?
Angolo autrice
T/N è passata da una principessa dolce ad una badass
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La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎
FanfictieLa luce incontra il buio. Il giorno incontra la notte. Ti ho incontrato e mi hai stravolto l'esistenza, e non riesco a starti lontana. Stringimi e non lasciarmi andare, entrambi ci amiamo e non lo negheremo mai più, non un'altra volta almeno.