-Capitolo 31-

1.1K 59 110
                                    

T/N pov
<<Senti T/N devo chiederti una cosa >> disse lui appoggiando la sua fronte alla mia.

<<Certo dimmi tutto >> risposi io.

<<Perché non riesco a provare sentimenti veri e propri con te? >> mi chiese imbarazzato.

Rimasi stupita dalle sue parole ma anche preoccupata.

<<In che senso scusa? >> chiesi.

<<Ho provato di tutto per convincermi che ti amo. Ho provato a uscire con te, a darti corda su tutto, a farti complimenti e anche ha chiederti di rendere il nostro fidanzamento ufficiale ma...>> inzió lui.

<<Io non provo assolutamente nulla per te >> concluse mettendosi una dietro il collo.

<<Stai scherzando spero >> dissi azzardando ma lui negó.

<<Io provo per te solo attrazione fisica, nient'altro >> disse imbarazzato.

<<Se lo sai allora perché mi hai addirittura chiesto di fidanzarmi con te? >>

<<Senti non fraintendere. Sei piacevole, molto piacevole, però non provo quelle cose per te >>

<<Non mi hai risposto. Perché mi hai chiesto di fidanzarmi con te? >> chiesi con le lacrime agli occhi.

Lui aprì la bocca come se fosse pronto a parlare, ma appena si rese conto che non sapeva che dire la richiuse subito.

<<Sei un lurido bastardo >> dissi prendendo l'anello e buttandolo a terra calpestandolo.

Successivamente mi allontanai da lui, andando al castello.

<<T/N aspetta! >> urló seguendomi.

Appena mi raggiunse gli tirai uno schiaffo.

<<Mi fai schifo, io mi sono fatta letteralmente torturare per te, ho aspettato per stare con te, ho subito di tutto, solo per restare al tuo fianco, e tu hai le palle di dirmi che non sono abbastanza?! >> gli chiesi piangendo.

<<Mi dispiace, davvero io->>

<<Non ho bisogno delle tue scuse, me ne torno a Paradis >> dissi andandomene una volta per tutte.

Lui appena sentì il nome Paradis sembró ricordare qualcosa, anzi, molte cose, ma non lo notai.

<<T/N! >> urló correndo verso di me.

Arrivata al castello iniziai a portare via il necessario.

<<T/N aspetta non te ne andare >> mi disse afferrandomi per un braccio.

Io me lo scollai di dosso piangendo.

<<T/N non so cosa mi sia preso io ti amo >> mi disse afferrandomi per i fianchi.

<<Smettila di mentire ti rendi ridicolo >> dissi staccandomi da lui.

<<Ma non sto mentendo io ti amo, davvero >> disse lui prendendomi per mano.

<<Lasciami stare mi fai schifo >> dissi cercando di liberarmi dalla sua presa.

Lui mi tiró a sé abbracciandomi senza  lasciandomi andare.

<<Perfavore non sparire di nuovo dalla mia vita, non riuscirei a superarlo ti prego >> continuó supplicandomi.

<<Io ti tratterò meglio di chiunque, io ti renderò felice ma ti prego resta >>

La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora