-Capitolo 25-

1.2K 74 195
                                    

T/N pov
Erwin mi portó nei sotterranei, sbattendomi in cella.

<<Mi dispiace >> disse semplicemente lui.

<<Cosa ci faccio qui?! Lasciami andare bastardo!! >> gli urla mentre mi legava i polsi.

<<Non voglio risultare volgare, ma devo toglierti la maglia >> disse lui avvicinandosi a me.

<<Pervertito lasciami stare! >> dissi senza stare ferma nemmeno per un istante.

Lui mi tolse la maglia, rimanendo solo in reggiseno.

Andó via a prendere un attimo, e quel attimo sembró il più lungo della mia vita.

Pensavo a Rivaille, che in questo momento probabilmente si sta vestendo, per sposarsi con lei.

Perché la vita è così ingiusta?

Perché sono così stupida da averlo ignorato per tutto questo tempo?

Ho ignorato ciò che provavo per tutto questo tempo, solo per non soffrire ma adesso sto peggio.

Tornó con una frusta a tre code e persi due battiti.

<<Fermati... Possiamo parlarne >> dissi sudando freddo.

Mi diede un calcio.

<<Mi dispiace>> disse di nuovo lui alzando il braccio.

Mi diede un colpo, ovviamente facendomi tre graffi.

Urlai dal dolore, già non riuscivo più a sopportarlo.

Continuó per svariati minuti, e ormai il pavimento era pieno di sangue, lacrime e sudore.

Speravo che il matrimonio non fosse finito, non poteva essere finito.

<<Tra poco inizierà il matrimonio, non hai più chance. Ti prego garantisci che non metterai più piede qui e posso lasciarti andare >> disse con tono malinconico.

Mi morsi il labbro.

<<Non me ne vado senza Rivaille >> dissi piangendo dal dolore sia fisico che psicologico.

<<Lascia perdere i tuoi sentimenti, la tua vita è più importante >> mi disse dandomi un altro calcio.

<<Ho già detto che non me ne vado >> dissi con la voce spezzata.

<<Il mondo è pieno di uomini >> disse dandomi un altro colpo.

<<E io mi sono innamorata di lui >> dissi mentre il liquido cremisi sporcava il pavimento.

<<Proprio di colui che non avrai mai >> disse tirandomi un altro colpo.

<<Se tu mi lasciassi vederlo potrei >> dissi cercando di trattenere le lacrime.

<<Devi capire che l'amore non è tutto, che il vostro è un amore platonico, per non dire impossibile >> disse prendendomi per i capelli.

<<Non importa, ti prego lasciami vederlo>> dissi supplicando.

<<Voi due non potrete mai stare insieme, tu sei il sole e lui la luna, la vostra eclissi porterà solo distruzione >> disse tirandomi un altro colpo.

<<Io... Io ho bisogno di lui >> dissi in un sussurro.

<<Anche lui ha bisogno di te >> disse guardandomi.

<<Se lo capisci allora lasciami andare stronzo! >> gli urlai.

<<Non posso >> disse.

Iniziarono a suonare le campane.

<<è iniziato il matrimonio, la principessa sta andando all'altare, dove ci sarà Rivaille ad aspettarla. Non aspetterà più te, lui ha accettato il suo destino, dovresti farlo anche tu >> mi disse facendo per tirare un altro colpo.

Peró il suo braccio fu fermato da qualcun altro.

<<è abbastanza Erwin >> disse un uomo pelato con due baffi grigi.

<<Pyxis io->> inizió lui.

<<Ho sentito la conversazione tra Rivaille e questa ragazza, e credo che sarebbe crudele separarli>> disse liberandomi.

<<Ma sono ordini di->>

<<Non importa, lasciala andare, certe volte dovresti affidarti al destino, e non ad un piano scritto >> disse passandomi la maglia.

Me la misi velocemente.

<<Grazie mille, la ripagheró in qualche modo>> dissi di sfuggita iniziando a correre.

Sentivo il prete parlare, sul fatto se il loro matrimonio fosse fondato sull'amore, e mi fece innervosire quando risposero sì.

Inziai a correre più velocemente possibile.

Ormai ero a pochi passi, e fui sollevata dal vedere la porta aperta.

<<Rivaille Ackerman, vuoi accogliere Ichigo Yagami come tua sposa, promettendo di esserle fedele per sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita? >>

<<No! >> urlai entrando nella stanza con il fiatone, mentre delle gocce di sangue mi scorrevano sul mento.

Lui rimase sconvolto dal vedermi, o forse rimase sconvolto dal vedermi in quello stato.

Caddi a terra dolorante.

<<T/N! >> urló lui facendo rimanere sconvolti tutti da come mi aveva chiamata.

<<Rivaille mi dispiace essere venuta senza preavviso ma... >> dissi piangendo.

<<So che lei ha le sue qualità positive e tutto il resto però... >> dissi con il fiatone.

<<però io ti amo >> dissi guardandolo negli occhi.

<<Ti ho amato da quando ci siamo incontrati quella mattina d'estate di nove anni fa >> dissi sorridendogli.

<<Io... >> disse mordendosi il labbro inferiore.

<<Si può sapere cosa sta succedendo qui?! >> urló una donna che probabilmente era la madre della ragazza.

<<Cosa ci fa una sguattera qui?! >> urló infuriata battendo il piede per terra.

<<Io sono T/N T/C, figlia legittima del re e della regina di Paradis >> dissi alzandomi in piedi.

<<Non mi importa! Non rovinare il matrimonio della mia figlia prediletta! >> disse in cagnesco.

<<Guardie! Che aspettate!? Prendetela! >> urló.

Le guardie fecero per venire verso di me.

<<No>> urló Rivaille scendendo dall'altare.

Mi prese il viso tra le mani e appoggió la sua fronte alla mia.

<<Perché non mi hai detto che il matrimonio era oggi? >> gli dissi mettendo le mie mani sui suoi polsi.

<<Perché ho cercato di allontanarti, per non farti soffrire >> mi disse guardandomi serio.

<<Rivaille io ti amo >> gli dissi

<<Anche io, ma ho delle responsabilità >> mi disse accarezzandomi una guancia.

<<E io sono meno importante delle the responsabilità? >> gli chiesi.

<<Tu sei più importante di tutto il resto >> mi disse sorridendo tristemente.

<<Sono bravi tutti a parole, a dire che si ama qualcuno quando poi non si dimostra >> dissi.

<<Vuoi che dimostri che ti amo? >> mi chiese interrogativo.

<<Sì. >> dissi secca

La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora