-Capitolo 34-

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T/N pov
Lo abbracciai e lui ricambió.

<<Mi dispiace di averti messa a rischio a causa del mio passato >> disse con tono dispiaciuto.

<<Non ne hai alcuna colpa >> risposi io sorridendogli come da conforto

<<Ti sei fatto male in un punto particolare? >> gli chiesi mettendogli una mano sulla guancia.

<<No, no nessuno>> disse con voce triste.

<<Andiamo a farci una doccia? >> chiesi accarezzandogli i capelli.

<<No, vado a dormire >> disse semplicemente lui andandosene.

Io lo seguì, e arrivai in camera mentre si stava cambiando.

<<Sei sporco di sangue nelle mani e in faccia, sei sicuro? >> gli chiesi.

<<Vado a lavarmi la faccia allora >> disse andando in bagno a petto nudo.

Dopo qualche minuto tornó in camera e si sdraió sul letto con solo i boxer, mettendosi sotto le coperte.

Mi cambiai velocemente anche io e mi sdraiai vicino a lui.

Lo sentì dopo qualche secondo singhiozzare sulla mia spalla.

Lo abbracciai, consolandolo.

<<L'importante è che tu stia bene>> dissi mettendogli una mano tra i capelli.

<<Dio, proprio lui? >> disse senza ascoltare le mie parole mentre le lacrime gli attraversavano il viso.

<<Ora non ti darà più fastidio almeno>>

<<Immagino tu abbia ragione >> disse asciugandosi le lacrime.

<<Certo che ho ragione >> dissi guardandolo negli occhi.

Lui nel giro di qualche minuto si addormentó ancora con gli occhi rossi dal pianto, e a me piangeva il cuore a vederlo così.

Mi addormentai anche io visto che la sera prima non avevo dormito così tanto.

Mi svegliai verso le undici di sera, dalla voce di Rivaille.

<<Mocciosa >> disse svegliandomi.

<<Mhm?... >> chiesi stropicciandomi gli occhi per poi stiracchiarmi.

<<Anche se la giornata di oggi è stata terribilmente rovinata, che ne dici se magari di fare qualcosa domani? >> mi chiese gentilmente.

<<Del tipo? >> gli chiesi curiosa.

<<Non lo so, a me va bene anche solo fare qualcosa insieme >> disse lui mettendomi una mano sulla gamba.

Io appoggiai la testa alla sua spalla.

<<Magari fammi la proposta >> dissi ironica, ancora scombussolata dal sonno.

Nei suoi occhi riuscì a vedere una breve scintilla, e mi guardó imbarazzato.

<<S-Sei seria? >> mi chiese lui balbettando.

<<Non so >> dissi sistemandomi tra le sue gambe, facendo aderire la schiena al suo petto

Lui mi mise una mano sulla pancia e mi siede un bacio sulla nuca, per poi appoggiare il suo mento alla mia testa.

<<Non sarebbe male peró, te lo immagini? >> disse facendo incrociare le nostre dita, in modo da far combaciare gli anelli.

<<Non so, anche se ci conosciamo da nove anni non riesco a capire se tu mi stia prendendo in giro >>

<<Mhm... Non lo definirei come una presa in giro, ma magari come un'idea >> dissi chiudendo gli occhi.

<<Va bene >> disse sorridendomi calorosamente.

<<Notte Rivaille>> dissi con tono caldo.

<<Notte mocciosa >> rispose spegnendo le candele.

Non riuscivo ad addormentarmi, avendo dormito troppo in precedenza.

Avevo comunque gli occhi chiusi e il respiro regolare, ed era ormai da un'ora che le cose erano così.

Ormai stavo per addormentarmi, quando sentì la voce di Rivaille.

<<Mi dispiace che qualcuno come te, debba stare con uno come me >> disse con la voce spezzata.

<<Vorrei davvero essere qualcuno di migliore per te ma non riesco a sentirmi abbastanza per anche solo avere il diritto di parlarti >>

<<Ma tu hai scelto me, hai scelto me nonostante avessi altre milioni di scelte >> mi disse sollevato.

<<Per questo ti ringrazio >> concluse lui.

Rimasi sconvolta alle due parole, e quando mi accarezzó il viso cercai di risultare il più credibile possibile.

Mi addormentai poco dopo, senza smettere di pensare alle tue parole.

La mattina dopo mi svegliai nella stessa posizione di ieri.

<<Rivaille sei sveglio? >> chiesi.

Lui non rispose, cosa che mi fece capire che ancora era più che addormentato.

Guardai l'orologio ed erano le sei di mattina, più presto del previsto insomma.

<<Mhm... >> disse semplicemente lui sistemandosi meglio.

<<Dormito bene? >> gli chiesi alzandomi.

<<Meglio del solito >> rispose alzandosi anche lui.

Lo afferrai per il braccio e gli diedi un leggero bacio sulla guancia.

<<Perché così dolce di prima mattina? >> mi chiese guardandomi.

<<Nessuna ragione in particolare >> risposi io andandomi a cambiare.

<<Senti, apparte gli scherzi dovremmo davvero sposarci, non vorrei che tuo padre ti trovi un'altra ragazza, io non voglio venir torturata un'altra volta solo per correre tra le tue braccia >> risposi mettendomi le scarpe.

<<Già lo so, ma senza l'approvazione di mio padre non posso, appunto adesso è in Inghilterra a sciogliere il patto dove diceva che mi sarei dovuto sposare con quella ragazza >>

<<Sarà meglio che dia il consenso quel vecchio >> risposi scocciata.

<<Anche se non ce lo consente io ti sposo comunque >> affermó lui prendendomi il viso tra le mani.

<<Come siamo finiti a parlare del fatto che dobbiamo sposarci? >> dissi sorridendo.

<<Sei tu che hai tirato fuori l'argomento a caso >> mi disse lasciandomi un leggero bacio sulla fronte.

Rivaille sembrò ricordarsi qualcosa, e sembrò terrorizzato al pensiero.

Angolo autrice

Voglio solo dirvi che la storia è quasi finita, e mi dispiace per questo, ma ovviamente dopo ne scriverò un'altra?

Perché?

Perché non ho nulla di meglio da fare nella vita.

La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora