Chapter 10

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《Facciamo piano》disse Anya entrando scalza nella stanza di Christian per non fare casini.
《Ok , ma fai presto》dissi io controllando la porta che non arrivasse nessuno.
《Hai rimesso tutto al suo posto?》chiesi io.
《Sì , carte comprese. Possiamo andare》disse lei chiudendo la cassaforte blindata.

Andammo in camera mia.

《Prossimo step:andare in una discoteca/stripper club》disse lei ridendo, tuffandosi sul mio letto.
《No ,no. Preferisco stare qua, sta volta ce la siamo scampata ,la prossima volta non ce la faremo》dissi io.
《Ma almeno ti sei divertita, vero(?)》disse lei.
《Sì , questo non lo nego》dissi io.
《Ma perché fai tanto la santa?Ah, sei così noiosa e sad》disse lei ,roteando gli occhi scherzosamente.
《Quelle cose non fanno per me》dissi.
《Ah ,sì. Ti faccio vedere io cosa significa godersi la vita e fare soldi. Avvicinati qua》disse lei , aprendo il suo computer e facendomi sedere accanto a lei.
Lei aprì un file , in una cartella chiamata "Deep" (GIÀ NON CHIEDETEMI IL PERCHÉ ). E fece partire un video.
《Vedì , quella lì sono io ,guarda e impara dal migliore》disse lei.
C'era lei in un club , chiamato Lux , mentre ballava movimenti strani su un palco.
《Scioccata eh?》disse lei ridendo.
《Ma-》dissi io sconvolta.
《Lo so.Lavorando non solamente a Las Vegas ma anche ad Atlanta, New Orleans, San Francisco e Dallas dico:per lavorare a Las Vegas serve una licenza, dopodiché non ti rimane che cercarti un lavoro - quindi vai in giro per audizioni, dove non gli importa nulla della tua personalità e raramente ti chiederanno se hai già avuto esperienza. Ti fanno ballare su un palco laterale per 30 secondi, e poi decidono se assumerti o no.》spiegava.
《La tua dignità?》dissi io.
《Beh , non avevo nulla da perdere . Per quanto riguarda il denaro, ogni città ha le sue regole, a volte riesci a tenere per te l'80%, altre il 40% - - dove ho lavorato per ultimo bisognava versare 50 dollari per una serata feriale e 60 dollari per un week-end, più un 10% ai DJ. Cercavo di essere abbastanza intelligente con la gestione del denaro, mettendo da parte la metà dei soldi, sia che la serata andasse bene oppure no》disse con tanta di calma.
《E la tua famiglia che ne pensava?Christian?Tua mamma?》chiesi.
《Non lo sapevano e non lo sanno tutt'ora. E proprio al Lux dove ho incontrato quel maledetto John. Il mio unico rimpianto da spogliarellista》disse lei.
《Scusa ,inevitabile sono i miei dubbi sulla prostituzione(?)Tu per caso-?》dissi io ancora incapace di rielaborare le sue confessioni.
《In tempi recenti ci sono state un sacco di retate , questo significa che le ragazze sono in genere molto più restie a parlarne, e chiedono molti più soldi rispetto a prima.》raccontava.
《Dunque?》dissi.
《Dunque sì,facevo la prostituta. Non avevo niente da perdere , ormai. Mi ricordo che un tipo mi aveva ,per così dire , rapita e voleva che gli facessi con lui sesso. 》disse lei ,guardando il soffitto.
《E come ne sei uscita?》chiesi.
《Oi ,io non avevo fatto niente non so come, credo per miracolo del cielo ,sia morto quella stessa sera di overdose》narrava Anya.
《Certo che tu ne hai viste di tutte nella vita》dissi io.
《Noh , mi definisco ancora una principiante. C'è ancora molto da scoprire in questo dannoso mondo, ma BASTA ora. Quel ch'è passato è passato,si va avanti nella vita. Ehi promettimi di non dire niente a nessuno!》disse.
《Te lo prometto, il tuo segreto è in un pozzo》dissi io.

****

Cennammo alle 20.00 , più presto del solito.

Alla fine, andai nella mia stanza a dormire. Ormai avevo le vesciche ai piedi ,e dolori dappertutto.
Non riuscivo ad alzare bene le braccia per i dolori che il peso delle borse mi avevano causato .

Mi lavai i denti , feci la solita coda, poi uscii dal bagno.
《Cos'avete fatto tu e Anya ,oggi , per passare il tempo?》disse Christian, sorprendendomi senza preavviso.
《Mio dio , Christian, è la millesima volta che mi fai prendere uno spavento perché non mi avvisi(!)》dissi io. In realtà, mi fregava poco , era solo per giusto il tempo di riuscire a inventare una bugia plausibile alla sua domanda.
《Già chi ti aspettavi uno stupratore?》disse lui, sarcastico.
《Allora dov'eravate?》aggiunse.
Merda ,non avevo ancora inventato un bugia decente da fargliela bere.
《A drogarci》dissi io. Ma che cazzo?!In parte lo avevo fatto per perdere del tempo, da una altra perché mi era uscito così a caso per i riflessi (istinto insomma),da un altro lato perché non sapevo che inventarmi e dall'ultimo per sembrare ironica.
Alzo gli occhi , poco interessato.
《Scherzo, che ti aspetti che facciamo?Siamo qui chiuse tutto il giorno a guardare film e serie》dissi io, senza però guardarlo negli occhi.
Se guardavo qualcuno mentendo , la bugia non riusciva.
《Mh. Ti aspetti che io ti creda?Avete usato alcune delle mie carte cedolari e bancarie per fare qualcosa , AL DI FUORI ,di casa ovviamente 》disse lui.
《No(!)Non potremo mai!Senti sei libero di credermi o meno, ma quel ch'è c'è te l'ho detto》dissi io ,evitando il contatto visivo.
《Okay ,allora guardami negli occhi e dimmelo》 disse alzandosi dalla poltrona.
Si avvicinò a me , mi prese per le spalle -Cazzo ,però era parecchio alto,o era una mia impressione?- mi guardò.
《Allora?》disse.
Non dissi niente.
《Siamo rimaste qua》aggiunsi.
《Piccola ,non sei brava a dire le bugie-sputa il rospo e non farmi perdere tempo》disse lui cercando di sembrare sarcasticamente dolce.
《AH- E VA BENE!COME VUOI!SÌ ,SIAMO ANDATA FUORI NELLA CITTÀ , MA SIAMO TORNATE SUBITO》dissi io sfogandomi e levando il peso che avevo sulle spalle , e che non riuscivo a trattenere.
《Avete preso anche le mie carte,giusto?》disse lui ,stranamente calmo.
《SÌ, E ANYA NON C'ENTRA UN BEL NIENTE!SONO IO L'ARCHITETTO DI TUTTO CIÒ, E SÌ PUOI FARMI TUTTO CIÒ CHE VUOI BASTA CHE NON AGGIUNGI ALTRO》dissi io ormai incazzata.
《È stato difficile?》disse.
《Difficile ,cosa?》chiesi.
《Dire la verità per quello che è?》disse.
《Beh , non poi così tanto》dissi io ripensandoci su.
《Se vi dico di rimanere qua, ci sarà un motivo non pensi?》disse.
《Sì , sì , perché ci sono persone che ci vogliono morte a spese tue e BLA BLA BLA》dissi io ,un po' rotta.
《Cos'avevi paura che ti facessi?》disse lui.
Beh , bella domanda. E la risposta?
Non dissi niente.
《Che ti avrei picchiata?Fatto del male?Uccisa ?Cacciata?Violentata?》disse lui.
《No , no - ma tu sembri sempre così arrabbiato, incazzato col mondo quindi è normale che quando tu mi dici "CONSEGUENZE " io pensi male. Tutto qua》dissi io.
《C'è qualche modo così che tu possa fidarti di me?》chiese.
《Beh , già dicendo così , me lo stai dimostrando 》dissi un po' tesa.
《Beh , cercherò di fare del mio meglio. Ora ti lascio》disse lui andandosene.
《Ehi!Mi prometti una cosa?》dissi io correndogli dietro e prendendolo per una mano.
《Dimmi》disse abbassandosi alla mia altezza.
《Non dire ad Anya che ci hai scoperti,ok?》dissi.
《Va bene ,come vuole lei signorina Mc'cartney》 disse sorridendomi.

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