Chapter 14

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Vlad ed Emily tornarono poco dopo.
《Dove stava andando Andreyan?》chiese Vlad.
《A recuperare la sua damigella sperduta in cerca d'aiuto 》rispose Christian .

《Io ed Ellie abbiamo da fare. Tesoro mi presteresti un milioncino?》disse Emily al fidanzato Vladimir.
《Perché?》chiese lui.
《Lo scoprirai. Tu dammeli e basta - giuro che tornerò almeno con il quadruplo 》disse lei facendo gli occhioni dolci.
Lui aggrottò la fronte , considerando la cosa.
《E va bene - non ho contanti - puoi prendere questa 》disse lui passandole una carta di credito tra le 19 che aveva nel portafoglio.
《Grazie amore - non te ne pentirai》 disse lei facendo l'occhiolino per poi trascinarmi con lei verso l'angolo più lontano di tutto l'edificio: il casinò.
Che aveva in mente , lei?
Avevo una vaga idea.

《Dove stiamo andando?!》dissi io leggermente spazientita.
《Puoi stare tranquilla : siamo in cerca di un po' di fortuna 》disse lei con un sorriso che non mi garantiva niente di buono.
《Vorrai dire SEI in cerca di fortuna 》dissi io.

Il nostro breve dialogo fu interrotto dai pianti di una ragazza.
Essa stava ,con tutte le sue forze , cercando di opporre resistenza ai due uomini che la stavano trascinando verso il casinò.
Aveva il mascara tutto colato per le guance. Eccone un'altra all'asta:povero essere.
Le persone non ci fecero molto caso - la osservarono per un attimo poi ripresero ciò che stavano facendo.

《Poverina》dissi io.
《Dispiace anche a me ma non ci possiamo fare niente. La vita è così - può capitare : davvero mi soffermerei qua -come fai tu ogni singola volta- a disperarmi per queste povere ragazze ma ho anch'io da fare》disse lei.
Ma che insensibile?!
《MA-》cercai di obiettare io per poi venire interrotta da lei che disse:《Sappi che potremmo essere le prossime se ci fermiamo ancora un po' ad osservarla. Muovi quel culo e andiamo 》disse lei senza rimorsi.

Proseguimmo in direzione del casinò finché non ci fermammo davanti alle decine di tavoli in cui si stavano svolgendo alcune partite.
《Come al solito - giocherai tu. Sembri molto intelligente riguardo queste cose.
Per cui ho il privilegio di scegliere io che gioco farai》disse lei sicura di sé osservando i tavoli disponibili.
《Uhm - vediamo : poker , decisamente poker !》disse lei sorridendo enegmaticamente.
《MA IO NON HO MAI GIOCATO A POKER!》replicai.
《Beh - non avevi nemmeno mai giocato a Blackjack - ma hai vinto tu contro un uomo il tuo quadruplo 》disse lei.
《La scorsa volta era solo fortuna ! E poi perché non ci giochi tu?!》obiettai cercando comunque di stare calma.
《Io ho 17 anni ricordi?È già tanto se mi permettono di entrare qua - solo perché sanno che Vlad non ci metterebbe due secondi a farli scoppiare la testa o infangare in qualche modo la loro reputazione - sa tutto di tutti》spiegò Emily.
《Ma è in gioco un milione di dollari!Ti fidi veramente di me da poterlo lasciare nelle mie mani?!Sono inesperta e non so neanche come si gioca!》obiettai.
《Certo non ti biasimo - ma è proprio perché c'è in gioco un milione che devi vincere》disse lei.
《Troppe poco informazioni 》dissi.
《Come già è chiaro e saprai - il poker è uno dei tanti giochi di carte in cui i giocatori scommettono su quale mano è la migliore in base alle regole di quel gioco specifico in modi simili a queste classifiche. Semplice no?》disse lei.
《No》dissi secca.
《È un po' come Blackjack se ci pensi. Devi solo essere strategica 》disse.

Ad un certo punto non l'ascoltavo più; osservavo la ragazza di prima che la legavano su una sedia - lei ormai senza forze neanche per fiatare.
Accanto a lei c'erano i due uomini di prima e altre persone.
Al banco per giocare era seduto un uomo alto e muscoloso tatuato dappertutto - eccezione il viso.
Sembrava avere poco più di trentanni.
Guardavo i candidati pronti a giocare contro di lui e a volte si girava verso la ragazza.
Tutti parlavano di lei.
Solo di lei. Come fosse qualcosa di unico : tutti la pretendevano - esattamente come quando all'asilo , i bambini cercando di ottenere il nuovo giocattolo , l'oggetto luccicante.

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