Christian. Era l'unica cosa alla quale pensavo in quel momento.
Volevo trovarlo. Dovevo.Thao si alzò subito dal banco e sussurò qualcosa a Misa che tirò subito la pistola sparando a Jack.
Ancora non mi capacito di rielaborare quel momento. Una mossa rapida, ingiustificata (per lo meno ai miei occhi) che mise fine alla vita del mazziere.Urla, agitazione, irrequietezza. La smania più totale.
Caos. È l'unica parola che mi viene in mente ripensando a quel momento.
Non avevo la concezione del tempo e i minuti passavano, secondo per secondo.Tutti iniziarono a sgombrare il casinò.
Gente rimaneva soffocata dalla folla che cercava di uscire. Chi da est, chi da ovest, chi cercava di nascondersi sperando di trovare una via d'uscita nella cucina del bar, chi cercava di uscire dalla porta di emergenza.
Io lì confusa.
Non sapevo che fare.
La vista di una donna che cadde sbattendo la testa dopo che le fu pestato il vestito era inverosimile.
Thao, Misa e Condon spariti nel nulla.
Il corpo di Jack venne calpestato innumerevoli volte dai tacchi delle donne celere. Finché il suo viso non fu sfigurato del tutto.Un qualcosa di bestiale.
Una delle guardie con fare sbrigativo sposto il suo corpo nei bagni.
Gli spari non si fermavano, con brevi intervalli di pause.
Ogni volta che si sparava un colpo sussultavo.《Vieni con me》, mi prese Anya attingendomi le spalle.
Grazie al cielo. Qualcuno che conoscevo.
《Questo posto non è più sicuro.》
Come se non me ne fossi accorta.
Ero sul punto di piangere.
Non vedevo quasi niente.
Non riuscivo a dare alla realtà un senso. Un'interpretazione logica.
《Che sta succedendo?》, chiesi ad Anya. La domanda mi sorgeva spontanea.
《Qualcuno qui si annoiava》, disse il ragazzo con cui Anya stava flirtando durante il periodo di partita.
《Deve essere uno degli scagnozzi mandati da Kuznetsov》, aggiunse Anya.
《Quel figlio di puttana》, disse il ragazzo con lei che ci faceva strada tra la folla.
《Io mi sto divertendo però. Questa- come possiamo chiamarla- festa(?)》, disse Anya poco sobria.
《È il funerale della Wagner, non ti ricordi?》, le suggerii.
《Appunto; una festa, una bellissima e splendida festa》, disse lei ridendo.
Come poteva essere così adiafora, così cinica. Un'insensibile.
《Aspetta, un funerale? Come fate a saperlo?》, commentò il ragazzo.
《Segreti di noi classe aristocratica》, rispose Anya sorridendo.
《Ellie, cammina più veloce!》, mi disse Anya.
《Più di così non posso fare, mi hanno pestato il piede con un tacco e credo che mi sia fatta qualcosa alla caviglia. Sento un dolore lancinante》, dissi lamentandomi.
《Cazzo, ho promesso a Christian che ti avrei riportata sana e salva senza un capello in meno. Può andare peggio di così? Almeno non lagnarti finchè non arriviamo fuori》, disse lei.
《Dov'è lui? Sta bene?》, chiesi io.
《Sta aiutando Alex a fare qualcosa. Non so cosa sia, mi ha solo detto esplicitamente di riportarti a casa e che quando sarebbe tornato ti voleva in camera sua》, disse lei scambiando di tanto in tanto sguardi sbigottiti con quel ragazzo.
《Anya, sbrighiamoci. Abbiamo pochi minuti》, disse il ragazzo.
《Ok, Etzel. Quanto manca per raggiungere il portone a sud-ovest del piano nobile?》, disse lei.
Etzel.
《Non faremo in tempo. Propongo di andare verso l'uscita posteriore riservata al personale, il parcheggio è anche lì vicino. Svelte》, rispose lui.
Un enorme quadro di tela cadde rischiando di colpire un gruppo di ragazze che stava uscendo dai bagni.
Una di loro si ferì il gomito.《Etzel, sei sicuro che faremo in tempo? Perché io vedo un gruppo di uomini proprio ad una decina di metri da noi e non sembrano avere pietà di chicchessia》, disse lei voltandosi ripetutamente per vedere dietro.
Lui non rispose.
Gli squillò il telefono. Rispose.
《Ja, wir sind fast am ausgang; ich weiß nicht wie lange es dauern wird》, disse.
Come già mi ero aspettata, Etzel era tedesco. Non solo dal raro nome nobile "Etzel" ma anche dal suo accento latente dell'est.
Aveva semplicemente sottolineato che eravamo quasi all'uscita e che non sapeva quanto tempo ci avrebbe voluto.
《Du bist Deutscher, oder? Orientalisch?》, chiesi.
Volevo assicurarmi che fosse effettivamente tedesco, non austriaco,
di Liechtenstein o altro.
Si girò di scatto.
Io piegata in due, cercavo di non perdere l'equilibrio mentre trattenevo il dolore.
《Sì esatto, molto intelligente sei, rothaarig》, disse con una certa letizia.
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Acción🛑PRESENZA DI SCENE ESPLICITE, VIOLENZA , DROGA , SESSO (-...-)🛑 //PRIMI DI INIZIARE A INSULTARE (LE CRITICHE COSTRUTTIVE SONO BEN ACCETTATE), VI RENDO CONSAPEVOLI DEL FATTO CHE ALCUNE DELLE SCENE SCRITTE SONO STATE PRESE DA FILM O SERIE CHE POTRES...