Chapter 19

4K 92 12
                                    

Ero fuori.
Stavo camminando ai bordi della piscina.
Un'immensa distesa bianca, come un prato di panna montata, attirava la mia attenzione.
Una raffica di vento mi ghiacciò le orecchie e interuppe bruscamente le mie fantasticherie.
Solo all'ora mi accorsi che le nuvole dominavano il cielo plumbeo, cominciavo a perdere le speranze di una seconda nevicata, quando all'improvviso il cielo venne illuminato da un chiarore e i primi fiocchi di neve scesero allegramente come attratti da qualcosa.
Un sorriso illuminò il mio volto.
Quelle farfalline ghiacciate, nonché la neve, mi apparivano come piccoli ornamenti per cornici ricamate a mano.
Continuò a fioccare fitto fitto ed i centimetri di neve aumentavano a vista d'occhio,
mentre la neve continuava imperterrita a scendere, io ero già ghiacciata che pativo il freddo, inzuppata nei miei pensieri felici.

Finché una voce non richiamò la mia attenzione.
《Hey rossa!》, disse la voce per poi rivolgermi una pallata di neve da dietro.
Mi girai.
《Anya!》, dissi felice venendole in contro.
Mi guardò con sguardo felino e curioso.
《Non sei più arrabbiata con me?》, le chiesi speranzosa.
《No! E come potrei arrabbiarmi con la mia migliore amica?》, disse lei sorridendo per poi abbracciarmi.
《Senti per prima ti chiedo scusa sono stata scortese e insensibile; non era quella la mia intenzione.
È che insomma io non ti avevo mai visto così affranta nel raccontare storie di quel genere e la mia fantasia sai com'è: non ha limiti. Tendo spesso a sparare conclusioni affrettate dicendo -》, prima che potessi finire lei m'interuppe:《- stronzate?》

Io annuii imbarazzata abbassando lo sguardo verso la neve.
《Dai cogliona! Stavo scherzando! Non mi sono offesa molto. Me la sarei dovuta aspettare una reazione simile da parte tua: in fondo non è facile porre meravigliose ipotesi sulle mie storie. Insomma mi vedi? Essendo io una cocainomane avrei dovuto prevederlo 》, disse lei per poi ridere.
《No davvero non era proprio questo che volevo dire, non è per questo che avevo reagito in quel modo, insomma non proprio carino; è che non ero abituata a vederti in quello stato. Capisci? Intendo una storia di quel genere mi sembrava piuttosto ambigua viste le circostanze》, dissi io gesticolando anche troppo.
《Non importa lascia stare》, disse lei.
《Sai se ti va' , ne possiamo sempre riparlare e io, questa volta, ti ascolterò fino alla fine. Te lo giuro!》, dissi io cercando di rimediare alle mie azioni.
《Te l'ho già detto non è niente di importante. Ero solo sopraffatta dal momento: a volte tendo anch'io a sparare cazzate》, disse ma non mi sembrava convinta. Anzi l'esatto contrario.
Si notava da un miglio che in qualche modo le mie parole l'avevano ferita.

《Sicura? Se vuoi-》, stavo dicendo ma prima che potessi finire la frase le mi tirò un'altra gelida pallata di neve che mi ghiacciò pure l'anima essendomi finita in testa.
《Hey no! Sta volta tocca a me la rivincita!》, mi lamentai preparando una palla di neve.

La tirai in direzione di Anya prima che lei me ne diresse un'altra.
Dopo più tiri io le dissi:《 Mi sfugge qualcosa però. Aspetta tu non hai freddo con quel top e quei leggins attillati? Cioè guardami! Patisco il freddo pure vestita a strati!》, dissi io ridendo.
Lei rise.《Pensavo che Christian te l'avesse detto》, disse.
《Detto cosa?》, chiesi confusa.
《Ah, un'altro potere della famiglia Cooper. Appuntatelo: tutti noi in famiglia manifestiamo la CIPA apparte mamma ovviamente, essendo che l'abbiamo ereditata da quel bastard- 》, si bloccò. 《Scusa volevo dire papà》, lo disse acidamente di chi faceva fatica a sopportare quella parola.
《Ehm, sarebbe l'acronimo di Congenital Insensitivity to Pain with Anhidrosis(?) 》, chiesi io.
《Esattamente: l'insensibilità congenita al dolore con anidrosi》, approvò.
《In parole povere è caratterizzata da assenza della sudorazione e quindi impossibilità di avvertire il dolore il calore e il freddo(?)》, dissi io piuttosto sbalordita.
《Sì proprio così. Insomma ne sai più tu di me》, disse con una risatina accennata .
《Cavolo. Ora si spiegano molte cose》, dissi io riflettendo.
《Tipo?》, disse lei.
《Non so ma per esempio la velocità con la quale prepari le palle di neve senza in seguito dover sfregare le mani. Oppure l'assenza di paura di Christian nei confronti delle armi》, risposi.
《Non è poi così vantaggioso come credi》, disse.
《Per esempio uno dei sintomi potrebbe essere l'ipertermia che ha rischiato più volte di ammazzare Isla. È praticamente letale per i bambini per questo stiamo cercando di prendere le giuste precauzioni 》, spiegò.

No more a mistakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora