Chapter 12

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Ero chiusa in camera mia , avvolta nella nube dei miei pensieri.

L'ultima volta che Christian ed io avevamo parlato è stata 25 ore fa - e sì ne tenevo il conto - quando lui ha sparato a Caleb , la sorgente del mio litigio con lui.
Non ero sicura di volergli ancora parlare , ma anche lui sapeva di aver sbagliato, o per lo meno era ciò in cui io ho sperato tutta la notte.
Caleb è morto , ed ormai era irreversibile la situazione ma mi bastava solo che Christian riuscisse a comprendere il suo errore ,cosa che solitamente faceva raramente o MAI.

Inoltre l'immagine di me che puntavo la pistola ad un'innocente (per lo meno per ciò che riguardava me) mi tormentava.
I pianti e la disperazione di quella povera donna che pregava pietà avevano aperto un altro buco nero nel mio cuore e nella mia coscienza , che non riuscivo più a chiudere - a seppellire.
Non mi riconoscevo più. Forse Christian, Emily ed Anya avevano ragione :non potevo pretendere di rimanere me stessa in quel mondo, un mondo ingiusto ma costretto per la propria sopravvivenza .

Quella mattina era sabato presto di mattina.
Qualcuno bussò alla porta della mia stanza.
《Chi è?》chiesi io.
《Signorina Mc'cartney, sono io. Lizzy》disse.
La feci entrare.
《Signorina Ellie , la signorina Anya le chiede se lei è disponibile a venire con lei a fare jogging. Lei accetta (?)》chiese Lizzy.
Ci pensai un attimo poi mormorai :《Va bene , la avvisi che arrivo tra qualche attimo》
《Certo , grazie signorina Ellie》disse Lizzy uscendo dalla stanza.

Mi cambiai velocemente, indossai una tuta con sotto un top nel caso avessi iniziato ad avere freddo e indossai le mie scarpe per correre.
Scesi giù dove Anya mi attendeva , ancora fuori ,accanto alla piscina.

《Allora andiamo?》chiesi io.
《Sì , possiamo andare. Questa volta andremo dal distretto di Harington, accanto a Los Alamos》replicò.
《Va bene , ma iniziamo ora per riscaldarci, inizio ad avere freddo》dissi io tremolante con le mani ben strette nelle tasche della felpa.

Ormai stavamo correndo da 25 minuti senza mai alcuna pausa . Le mie gambe stavano iniziando a cedere.
《Ok , fermiamoci un attimo. Non respiro più 》disse Anya fermandosi per prendere fiato.
Mi bloccai anch'io giustamente :non ce la facevo più.
Ma me ne sono pentita subito .
《Domanda -domandina, hai più parlato con Christian per quella discussione lì?》chiese lei.

Qui partirono le domande scomode di Anya. Managgia ,lo sapevo ,continuavo a correre proprio perché sapevo che ad un eventuale pausa , Anya avrebbe sparato le sue occasionali cavolate.
《No, non ancora》risposi io.
《Dovresti sai , ma comunque fossi in te non me la prenderei poi così tanto. Cioè, Christian ne ha fatti tanti di omicidi - questo è solo uno dei tanti. It's okay》disse lei tranquilla e serena.
《No ,davvero , non è per quello. Ma lui mi ha deluso ;pensavo che le mie parole lo potessero convincere, ma no : lui non cambierà mai. Ce l'ha nel sangue 》obiettai io.
《Bah, secondo me dovresti perdonarlo.
Accettalo così per com'è, lui è Christian, tu sei Ellie , io sono io ,gli altri sono loro . Insomma è proprio questo il bello nell'essere diversi》dissi lei.
《Non penso che Christian abbia bisogno del mio perdono per essere se stesso tantomeno per essere felice . Credo che lui non abbia bisogno né di me né di nessun altro per fare qualcosa, il permesso è solo suo》ammisi io.
《Beh e allora perché tu dipendi da lui?》disse Anya facendomi riflettere.
《In che senso?》chiesi.
《Pensa ad una proporzionalità inversa: Christian è la variabile, tu sei la costante, dipendi da lui. E sai il perché?
Christian non è un maschilista ,anzi; ma diciamo che spesso tende ad incazzarsi se una donna dimostra di riuscire a dargli testa e a reggergli il gioco;soprattutto se quella donna è SUA》spiegava Anya.
《Innanzitutto io non sono SUA né tanto meno la sua "costante"》misi le cose in chiaro.
《Bene allora se non
vuoi esserlo o non vuoi essere considerata come tale ,devi avere un pizzico di misandria nel sangue, ossia far sottostare l'uomo ai tuoi ordini e piaceri. L'hai vista Samantha:la definizione di cagna praticamente. Christian decideva cosa indossava , mangiava, beveva , dove e quando andava ,con chi stava o parlava. TUTTO. Come una bambola burattino. È così che vuoi essere?》disse Anya.
《Sai bene che se vado contro il volere di Christian non finirà molto bene》obbiettai.
《Eddai, Ellie!Lui ormai non può vivere senza di te . Devi solo saperlo raggirare a modo tuo ,sfruttare il suo punto debole》disse lei.
《Innamorato?Poi di ME?Sì , ed io sono anche la figlia della bisnonna della regina Elisabetta 》dissi.
《Già e ritieniti fortunata!Perché se Christian non fosse mio fratello e non fosse contro l'incesto ,io una bella scopata con lui non me la negarei 》disse lei ridendo.
《Ha-ha divertente Anya , solo che forse non tutti noi abbiamo le stesse strane ambizioni ed obbiettivi, non credi?》dissi io un po' schifata.
《E va bene. Mi arrendo però un pensierino ce lo farei eh?Segui i miei consigli 》disse lei.
《Perché ogni volta che iniziamo per farci una corsa finiamo che stiamo parlando di Christian e questioni d'amore(?)》realizzai io.
《Ah ok, come vuoi riprendiamo a correre 》disse lei scocciata.
《Che poi com'è che tu hai così tanta esperienza con gli uomini?》chiesi io curiosa.
《Beh , sono una troia che vuoi aspettarti》disse lei. Da una parte faceva ridere ma da un'altra faceva anche piangere.
《O forse non pensi ,che siano loro quelli un po' puttanieri?》dissi io.
《Noh , non mi giustifico. È pura verità》borbottò.
《Come credi》dissi.
《Ok , che ne dici se ora finiamo questa corsa?》ribatté lei. Per un attimo le sfuggì un sorriso grave ,non proprio un singhiozzo - forse per prendere la rincorsa.

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