No more a mistake

Chapter 17

《Vlad perché non dici al tuo amico Christian di tenere a bada le sue sciocche idee?Perché mi hai portato qua?! Non me l'hai ancora detto》,dissi io cercando di stare attenta a non toccare le radiazioni elettromagnetiche rosse che prendevano punto per ogni decimetro² del lungo corridoio che ormai non sembrava più finire.

《Perché non abbassi la testa e la smetti di frignare. Il tuo compito sarà molto semplice ma non ci servi a tanto》,mi rispose Christian tenendo china la testa dove metteva piede.
Vlad decise di ignorarci probabilmente per non entrare a far parte della nostra discussione versione amico incomodo.

Decisi anch'io di fare lo stesso ignorando ogni altra cosa stando attenta a dove mettevo piede.
Già.
Eravamo lì già da una quarantina di minuti.
A Fremantle , nel luogo d'incontro la base segreta , non mi sembrava ci fosse tanto di cui preoccuparsi finché non mi resi conto che l'edificio in cui c'erano entrambe le due S.S.C - Adelfia e Acéphale - era tappezzato lungo e largo , ogni singolo millimetro , di ogni sistema esistente di sicurezza: tutto per essere consapevoli che nel caso arrivasse qualcuno l'inaspettato - prendere le necessarie precauzioni.
Solo gli " invitati " erano a conoscenza di queste trappole così da poterle evitare.

Questi sistemi di allarme erano per la maggior parte antifurti che non erano tutti uguali ovviamente, ma cambiavano in base al metodo di trasferimento dei segnali fra i diversi elementi che lo componevano.

I sistemi di allarme installati da tali società avevano l'importante compito di segnalare le intrusioni entro spazi riservati da parte di persone che non erano autorizzate a farlo, segnalandolo in diversi modi a chi di dovere.
Anche se in sé, un sistema di allarme non era fatto per evitare le intrusioni, tante volte il solo sapere che ce n'era uno installato faceva sì che gli intrusi evitassero anche solo di provare ad entrare - solo che i membri di Adelfia ebbero già previsto anche tale eventualità.

Ogni volta che rischiavo di fare minimamente un passo azzardato - imprecavo così tanto nella mia mente che mi dimenticavo al tempo stesso il motivo per cui lo facevo.

Ma l'incubo maggiore per me era quando si trattava di campi elettromagnetici - CEM - , che non rientravano nella categoria delle ra-diazioni ottiche.
C'erano i CEM ad alta frequenza ,quelli a bassa frequenza e, dunque, a oscillazione lenta e
i CEM statici, ossia a oscillazione nulla, erano prodotti dai magneti permanenti detti anche tomografi a risonanza magnetica - quelli usati dalle S.S.C

Tutto questo mi mandava fuori di testa.
Le pareti erano prive di colore - un ambiente triste.
Ad un certo punto iniziai a dubitare che ci fosse veramente qualcuno in quel posto nonostante fosse vero che erano centinaia di metri².

《Quanto manca per raggiungere la sala di controllo?》,chiese Vlad.
《Se i miei calcoli sono giusti una cinquantina di metri ed è lì che Ellie dovrà fare il suo dovere》,rispose Christian tirando fuori la pistola .
Mi girai verso di lui.
《E cosa dovrò fare?Sentiamo un po' fin dove devo spingermi?》,dissi io con una smorfia.
《Un lavoretto semplice 》,disse lui girando a destra del corridoio.

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《Quando hai detto lavoretto semplice - non hai incluso anche disinnescare una bomba eh?!》,dissi io controllando con molta cautela la bomba installata nella sede di controllo.
《Avanti - che sarà mai?Tu sei molto brava in queste cose . Non penso ti sia davvero difficile qualcosa》,replicò Christian giocherellando con la pistola come fosse roba da niente.

Vlad ascoltava i nostri discorsi divertito.
《Как вы думаете, участники акефаль уже начали обмен мнениями?》,disse Christian a Vlad.
《Скорее всего》,rispose Vlad.
Che diamine si stavano dicendo?
Discutevano in russo mentre io come una servetta ero a fare i lavori per loro :disinnescare una bomba.
Mio dio - se ci ripenso.
A 19 anni trovandomi a fare certe cose.