the never ending story || 𝔜𝔬𝔬𝔫𝔪𝔦𝔫

e y e s

"Ti stai prendendo una cotta per lo Hyung!"

Taehyung si mise dietro Jungkook per proteggersi da Jimin che,dopo quella affermazione,cercò di picchiarlo.

"No assolumente,abbiamo solo dormito insieme e poi la mattina se n'è andato prima di me per la scuola.."

"Sì ma abbracciati,Kookie mi ha detto che ieri per andare in bagno è passato da camera tua e vi ha visti abbracciati" fece Tae ridendo ancora dietro a Jungkook che rideva mentre abbracciava Tae.

"Jungkook"

La situazione si invertì e Taehyung si mise davanti a Jungkook facendogli da scudo contro Jimin.

"Non toccare il mio ragazzo.."

Jimin si strozzò a sentire le parole che uscirono dalla bocca di Tae e così anche Jungkook.

Insomma si erano solo baciati ma Tae aveva le idee chiare e per sbaglio gli scappò quello che avrebbe chiesto più tardi al suo piccolo.

"Sei un pedofilo Tae"

"E a te piacciono quelli vecchi"

"Ok ma Jungkook è un feto."

"Hey non sono un feto!" Fece Jungkook iniziando ad urlare facendo una smorfia triste.

I due alla smorfia del più piccolo si addolcirono.
Nel mentre arrivò Jin Hyung e tutti notarono il modo strano di comportarsi dello Hyung.

"Jin Hyung tutto apposto?" Disse Jimin mettendogli una mano sulla spalla cercando di capire cosa avesse.

"Jimin,Taehyung e Jungkook.."

"Si..?" Fecero i tre in coro.

"VENERDÌ ANDIAMO AL CENTRO COMMERCIALE PERCHÉ SABATO ESCO CON QUEL NAMJOON"

Tutti risero e sclerarono nel vedere lo Hyung che urlava e parlava velocemente.
Raccontò di come ieri sotto la pioggia avesse incontrato Namjoon con l'ombrello rotto e come lo avesse invitato a casa. Raccontò che i suoi lo accolsero molto bene nonostante pensassero fosse solo un amico.
[...]

I quattro si trovavano in mensa al solito tavolo e parlavano del più e del meno.

Di Yoongi ancora nessuna notizia e Jimin nonostante si sforzasse di ascoltare i suoi amici,non faceva altro che pensare al mentina che era scomparso quella mattina.

Pensò però che tra poco ci sarebbe stato il recupero di scienze quindi lasciò gli altri pensieri e aspettò con ansia che la pausa finisse.

Ma l'attesa sembrò durare troppo quindi Jimin salutò i compagni,straniti dal comportamento del ragazzo,e si diresse verso il corridoio dove si trovava l'aula 121.

Entrò nell'aula ma quello che vide fu lo spiazzò.
Vide Lisa a cavalcioni sul più grande mentre l'altro cercava di spostarla e gli urlava contro.

"Togliti dal cazzo" fece Yoongi allontanandola

"Ma se le piace Signor Min.." e Lisa continuò a strusciarsi su di lui

"Lisa ha detto di toglierti dal cazzo" fece con voce ferma Jimin.

I due si girarono e Lisa si allontanò immediatamente e corse nel corridoio superando jimin.

"Stupido Park"

Ma jimin non gli diede conto.
Yoongi guardò il più piccolo che era imbarazzato ma anche divertito da quella situazione.

"Jimin.."

Jimin si avvicinò e fece alzare il più grande.

"Sei un disastro Hyung"

Così avvicinandosi alla sua camicia iniziò con le sue piccole manine paffute ad allacciare i bottoni della camicia dello Hyung e sistemò la cravatta.

Fece scendere pian pian la mano sulla cravatta lasciandola scivolare.
In quel momento alzò lo sguardo e tutte e due notarono che la distanza tra di loro e tra le loro bocche si poteva ormai misurare in millimetri.

Yoongi iniziò a fissare le labbra di Jimin e Jimin fece lo stesso con Yoongi.

Il loro petti erano attaccati e le mani di Jimin si trovarono sulle spalle deli più grande.
Yoongi si ritrovò le mani sui fianchi del piccolo.

La campanella sovrastò i pensieri poco casti dei due e si staccarono subito,sentendo anche le voci dei compagni avvicinarsi.

Jimin rosso dall'imbarazzo e con il cuore a mille andò a sedersi nel suo ultimo banco.

Yoongi si schiarì la voce e dopo essersi sistemato e dopo aver aspettato che tutti gli alunni si sistemassero iniziò la lezione.

La lezione sembrò non finire più.
Jimin ad un certo punto incrociò lo sguardo con Yoongi e tutte e due rimasero a fissarsi mentre il professore parlava.

Tutta la classe si girò stranita ma Jimin smise subito di guardare Yoongi e guardò la finestra.

La lezione più strana che Jimin avesse mai avuto.