"Park la smetta di picchiare il suo compagno immediatamente.Siamo ad un'assemblea e sta distrubando tutti"
Jimin annuì mentre cercava di nascondere le risate dovute ai pizzicotti dati a Jin.Oggi per le quinte era un giorno abbastanza calmo poiché avrebbero fatto un incontro sulla divina commedia.
"Perfetto per dormire" pensarono i tre amici che dopo essersi "picchiati" si sistemarono coprendosi con le giacche.
Jimin notò che Yoongi era presente all'assemblea così prima che iniziasse,lo guardò sorridendo e il più grande ricambiò senza farsi troppo notare.
L'assemblea iniziò e i professori iniziarono a introdurre Dante Alighieri.
Taehyung dopo neanche dieci minuti si addormentò sulla spalla del più piccolo e anche Jin.
Sapeva che il loro contatto non avrebbe dato fastidio a Yoongi che era attento alla lezione."Che secchione" pensò il più piccolo ridacchiando di lui
Ma Jimin non si addormentò subito e ad un certo punto iniziò a seguire la lezione e quello che i professori dicevano
"E poi come si può lodare una che non si riesce neppure a guardare perché ci si vergogna di farlo?
La contraddizione aumenta con l'aumentare delle strofe: nella prima nessuno la può guardare, nella seconda la lodano, nella terza la osservano e nella quarta gli uomini sospirano.
All'inizio non si ha il coraggio di guardarla per possederla, alla fine si ha il coraggio di guardarla proprio pensando di possederla.
Cioè è proprio guardandola che vien voglia d'amarla. Addirittura Dante ha l'impressione che dalla labbra di lei esca un sospiro d'amore che invita a possederla, ad amarla appassionatamente.
Cosa che però il poeta sa che non si può fare, per cui non resta che "sospirare"."
Jimin a sentir parlare di amore guardò Yoongi che aveva la testa bassa mentre si mordeva il labbrò pensieroso.
"Eppure ragazzi guardate Dante.
Lui non si aspettava Beatrice e quel giorno lei arrivò nel modo più semplice possibile e fu quella semplicità a colpire il cuore di Dante.Insomma chi è che per un solo sguardo dedica un poema di 99 canti a una persona?
Certi lo potrebbero chiamare stupido o testardo ma nessuno ha mai capito che era solo innamorato.
L'amore,cari miei,questo amore..E no, non sto parlando dell'amore mitizzato, di quel colpo di fulmine che dura in eterno ed è un continuo vortice di passione e sentimento.
Questa infatti è una favola, non realtà. L'amore vero è il giorno per giorno, è una scelta avvincente e costante che fai... sono i sacrifici, le cadute, i gesti, l'esserci sempre soprattutto quando è difficile e l'altro non si aspetta che tu rimanga... è il mangiare vicini, il guardare un film, il condividere, il passare una serata tranquilla, l'essere scemi insieme, il punzecchiarsi, il soffrire anche per ciò che non avviene direttamente a te, l'accettare senza se e senza ma i difetti dell'altro anziché idealizzarlo, è il vedere una persona esattamente com'è nelle sue limitazioni e nelle sue piccolezze.
L'amore non si sceglie, l'amore accade e succede un po' per volta, come l'inaspettato, come le lacrime di pioggia che bagnano un passante senza ombrello all'improvviso, lasciandolo senza parole a interrogarsi sul come e sul perché questo sia avvenuto."
Jimin e Yoongi si girarono e si guardarono fissi negli occhi.In quel momento tutto attorno a loro scomparve e rimasero solo i loro corpi e occhi che si attraevano diventanto dipendenti l'un dall'altro
Non è amore il loro.
Anzi non sapevano cosa ci fosse tra di loro.
Una forta attrazione? Sì.
Sapevano stare separati? No.
Amore? No.Però quel 'qualcosa' era speciale,una cosa che sicuramente non si prova per un amico o per una famigliare.
Era quel qualcosa che ti fa bruciare il cuore ogni volta che lo provano e ogni volta che son vicini.
Quel qualcosa che ti da scariche di adrenalina ad ogni gesto o parola.Gli sguardi che si scambiavano erano puro fuoco e i loro corpi erano pieni di tremolii al solo pensiero di essere così vicini e di non poter parlarsi o semplicemente stringersi le mani dopo il discorso del professore.
Ma quel momento durò poco perché Jimin sentii un tocco sulla spalla che lo fece tornare alla realtà,per sua sfortuna,e si girò leggermente trovando Jackson vicino al suo orecchio.
Prima però che il ragazzo parlasse,Jimin guardò il più grande che in un attimo si fece serio guardandoli.
"Hey Jimin,ma perché il Signor Min ti guarda così? Hai fatto qualcosa di male alla sua lezione?"
Il più piccolo voleva sprofondare nell'imbarazzo.Si fece nervoso a quella domanda pensando se qualcun altro lo avesse notato.
Ma prendendo il suo lato "da duro" rispose calmo."Oh prima mi ha detto che devo cercare di impegnarmi,credo sia un po' incazzato con me.Ora scusami ma vorrei ascoltare Jackson"
"Sì Jimin,ascolta pure"
E lui si girò tornando allo sguardo di Yoongi pensando di trovarlo lì ancora pieno di emozioni ma non c'era.
Il più grande era scomparso e Jimin preso dal nervosismo chiese al professore di andare in bagno ma egli rifiutò lasciando il piccolo seduto che si torturava le mani dal nervoso.
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the never ending story || 𝔜𝔬𝔬𝔫𝔪𝔦𝔫
Fanfic𝔏𝔢𝔤𝔤𝔢𝔯𝔢 𝔭𝔢𝔯 𝔰𝔠𝔬𝔭𝔯𝔦𝔯𝔢 "𝔈 𝔣𝔞 𝔪𝔞𝔩𝔢, 𝔣𝔞 𝔪𝔞𝔩𝔢 𝔳𝔦𝔳𝔢𝔯𝔢 𝔫𝔢𝔩𝔩'𝔦𝔫𝔠𝔢𝔯𝔱𝔢𝔷𝔷𝔞, 𝔳𝔦𝔳𝔢𝔯𝔢 𝔫𝔢𝔩 𝔠𝔬𝔰𝔱𝔞𝔫𝔱𝔢 𝔫𝔬𝔫 𝔰𝔞𝔭𝔢𝔯𝔢 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔞𝔫𝔡𝔯𝔞𝔫𝔫𝔬 𝔩𝔢 𝔠𝔬𝔰𝔢, 𝔪𝔞 𝔦𝔫 𝔣𝔬𝔫𝔡𝔬 è 𝔩𝔞 𝔳𝔦𝔱�...