14 ~ Save me again

3.9K 271 63
                                    


{LYDIA}

Fronte contro fronte, tutto ciò che sento è il suo respiro che si infrange contro il mio e che mi sfiora, caldo come il vento d'estate.

Allento la presa sulla sua maglia e mi lascio cadere le mani lungo i fianchi, lui stringe ancora la mia vita e mi lascia andare solo dopo qualche istante, e quando io scivolo via dal suo abbraccio, lui mi sorride pensieroso.

-Buonanotte, Lydia.- Sussurra.

-Buonanotte.- Ricambio il suo sorriso e sposto lo sguardo sui suoi occhi, soffermandomi qualche secondo, prima di voltarmi e risalire il vialetto di casa.

Quando mi chiudo la porta alle spalle, ci manca poco che mi metta a saltellare per tutta la casa. Mi tolgo il giubbotto e cercando di non fare rumore cammino fino al salotto, senza nemmeno accendere la luce. Mi avvicino ad una delle finestre che danno sulla strada e sposto piano la tendina, ma Luke e la sua moto non ci sono più.

Sto per voltarmi, quando qualcosa mi avvolge da dietro. Una mano mi tappa la bocca prima che possa gridare, l'altro braccio mi tiene ferma, mentre io mi dimeno.

-Shh. Lydia, sono io.- E' mia madre, sta sussurrando e faccio fatica a capire, ma sento lo stesso quella nota tremolante alla fine della frase: ha paura. -Ora ti libero, però devi promettere che farai silenzio. È importante.- annuisco freneticamente e lei esita, ma poi mi libera. Mi gira verso di sè e mi mette le mani sulle spalle, è sul punto di piangere, lo vedo nei suoi occhi lucidi. -Ascoltami bene, devi andartene, ora. Scappa, và da una delle tue amiche e non chiamarmi, ci penserò io.- parla freneticamente e io so cosa dire o fare.

-Mamma che sta succ...-

-Vai Lydia- mi interrompe -Devi andare adesso, loro sono già qui!- Risponde allarmata.

-Loro chi, che stai dicendo?- Non capisco, cerco indizio nei suoi occhi spaventati, senza cogliere alcuna traccia.

-Ti spiegherò tutto appena ti chiamerò, te lo prometto.-

-Ma come? e tu? Non vieni con me?- Mi fa segno col dito di stare zitta e mi trascina verso l'ingresso.

-Non è me che vogliono!- Mi apre la porta e mi guarda -Sta' attenta.- Il rumore di vetri che si infrangono ci fa spaventare entrambe e mia madre mi prende il volto tra le sue mani -Ricorda, non chiamarmi e non tornare qui finchè non mi farò sentire io.- si guarda indietro quando il rumore di qualcos'altro che si rompe giunge dalla cucina, poi mi volta verso la strada e mi spinge con tutta la forza che possiede.

Le mie gambe rispondono al suo comando, aiutate dall'adrenalina, faccio qualche metro ma qualcosa mi afferra dai capelli, poi mi strattona indietro e mi fa cadere con la schiena sul prato del vialetto.

Sento la voce di mia madre urlare da lontano, ma la testa mi gira e ci vedo sfocato, ci metto un attimo a riacquistare lucidità e quando finalmente il mio corpo risponde, riesco a sollevarmi a sedere, ma qualcosa mi spinge nuovamente giù e mi afferra da un piede, me lo gira, facendomi rotolare sul terreno e dimenarmi dal dolore.

Chiunque mi stia facendo questo, comincia a trascinarmi sul retro della casa, urlante e dolorante, mentre cerco di afferrare qualcosa per fermarmi, riuscendo soltanto a riempirmi le unghie di terra.

Ad un certo punto riesco a liberarmi il piede e mi sollevo a gattoni, intravedendo la sagoma del mio aggressore nel buio della notte, capisco che è un ragazzo, ma non riesco a cogliere nessun altro dettaglio.

Subito mi sferza un calcio nello stomaco, facendomi piegare in due. Sento le lacrime scivolarmi giù dal viso mentre continuo a ripetere la stessa domanda.

-Perchè?-

Ma lui non risponde.

Mi tira un calcio sulla spalla e mi fa cadere ancora sulla schiena, poi mi afferra i polsi e penso che sia la fine, ma li ritrae immediatamente, come se si fosse ustionato. Impreca, poi riparte alla carica e sta per colpirmi di nuovo, quando si blocca all'improvviso guardandosi intorno. Poi lo sento pure io: è il rumore di un motore, sempre più vicino. E io prego, prego che la finisca, che qualcuno possa venire a salvarmi, ma poi mi rendo conto che siamo sul retro della casa e da qui nessuno ci può vedere, e che se anche mi mettessi ad urlare, con il fracasso che il motore fa, l'autista non mi sentirebbe mai.

Il ragazzo si accovaccia davanti a me, sicuramente pensando la stessa cosa che penso io: non ho scampo, qualunque cosa voglia, ormai non ho più resistenza per negargliela.

Allunga una mano e mi sfiora il viso con le nocche, mentre io cerco di fare forza sulle braccia per indietreggiare, ma non ci riesco e chiudo gli occhi, perchè le lacrime che mi annebbiano la vista non sono abbastanza a coprire l'orrore che sto vivendo.

-Bene bene, eccola qui. Lydia, giusto?- Si lecca le labbra e il suo gesto mi fa rabbrividire, mi fa ribbrezzo.

-Cosa vuoi da me?- La mia voce è spezzata e si sente appena sotto al rumore del motore che è sempre più vicino, probabilmente sulla strada principale, e vorrei tappare anche le orecchie per non sentire sfumare via nella notte la mia ultima speranza.

-Cosa voglio da te? Voglio che muori!- Urla e mi colpisce ancora, questa volta in viso e più forte delle altre volte, sento che sta per farlo nuovamente, ma tutto ciò che arriva sulla mia faccia è uno spostamento d'aria, quindi apro piano gli occhi annebbiati e incontro quelli di Luke, hanno qualcosa di diverso però, sono più blu del solito e il suo sguardo è feroce e spaventoso. La testa mi gira vertiginosamente e mi sento sempre meno presente, allungo una mano verso di lui, vorrei aggrapparmi e farmi salvare, ma qualcosa che si muove dietro di lui attira la mia attenzione.

-Attento, Luke!-

Poi, il vuoto.

---

Helloo okay non so se si capisce ma alla fine Lydia sviene D: Comunque, è la prima volta che scrivo una scena del genere con tutte queste botte e rotolamenti eccetera eccetera lol spero sia comprensibile, siate buone con me :') come sempre, se vi va seguitemi su instagram: ourfall, e fatemi sapere cosa pensate del capitolo. Vi giuro che cercherò di aggiornare spesso come sto facendo ora, e non lascerò più passare tipo una ventina di giorni tra un capitolo e l'altro. Ciao, vi adoro, ciao.

Our Fall ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora