20 ~ Prophecy

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{Lydia}

Quando le luci si accendono, i miei occhi si chiudono istantaneamente per il fastidio. Sono stata così tanto tempo al buio, che anche sotto le palpebre serrate, gli occhi pizzicano.

E anche se bruciano da morire, li apro. E terrorizzata più che mai, faccio un salto indietro, finchè la mia schiena non tocca il muro freddo. Ma le mie gambe cedono sotto al peso del mio corpo e scivolo per terra, sentendo ogni singolo osso, dal più grande al più piccolo, diventare come gelatina. E mentre mi impegno a respirare e cerco senza risultati di calmare l'attacco di panico che sto avendo, osservo la meravigliosa creatura che mi ritrovo davanti, tanto spettacolare quanto terrificante.

Quello che all'apparenza sembrerebbe un uomo qualsiasi, affascinante e tenebroso, mi osserva sorridendo soddisfatto alla mia reazione. Ma le ali che spuntano da dietro le sue spalle, nere e grandissime, lucenti, eleganti e spaventose, mi ricordano delle storie che mia madre mi raccontava da piccola, e mi danno la certezza che quello che mi ritrovo davanti non è per niente un umano.

-Ciao Lydia- Dice, e la sua voce è profonda e il suo tono minaccioso. Punto i piedi per terra e mi spingo ancora più indietro, come se alle mie spalle non ci fosse un muro, come se potessi allontanarmi più di così. Lui si accovaccia e le sue ali sembrano ancora più grandi in questa posizione. Le spiega, e sono immense rispetto alla sua figura, già abbastanza alta e muscolosa. Mi guarda dritto negli occhi e per quanto lo vorrei, non riesco a distogliere lo sguardo per la paura. E anche se ci sono altre creature dietro di lui, nessuna è così tanto spaventosa.

Nelle storie che la mamma mi raccontava, c'erano tante creature dalle ali nere, ma ce ne era una in particolare, che aveva le ali più grandi delle altre. Ricordo che secondo la leggenda, questa creatura era stata mandata via dal paradiso da uno degli arcangeli di Dio e che per vendicarsi, aveva creato una schiera di suoi seguaci, ma che esisteva una profezia che l'avrebbe distrutta. Ma non riesco a ricordare altro, tutto ciò che so di questa profezia è che nessuno ci credeva. Forse, soltanto la creatura. E che era l'unica cosa di cui aveva paura.

-Cosa sei?- Chiedo tra i singhiozzi. Devo ricordare di più. Devo sapere. Lui ride e abbassa lo sguardo, quando lo rialza, i suoi occhi sono completamente neri.

-Io sono il Re Lucifero!- La sua voce è diventata più profonda e il suo tono si è alzato.

E il suo nome si fa subito strada tra i miei ricordi sbiaditi.

Un altro brivido mi scuote violento, quando realizzo di sapere perfettamente cosa ho davanti.

E urlo ancora.

Urlo più che posso.

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{Luke}

Siamo direttamente nella tana del lupo.

Michael e io camminiamo piano tra le mura ampie e fredde del palazzo di Lucifero. Lui si tiene a qualche passo da me, guidandomi dove scommetto già mi stia portando.

Proseguiamo per tutto il corridoio, finendo nell'ala del palazzo meno affollata. Non ci verrebbe mai nessuno da questa parte, se non fosse per l'enorme biblioteca che ricopre gran parte dell'area.

Quando entriamo, mi sento subito sollevato dal rilevare che non ci sia nessuno. E dal sospiro che Michael trae, immagino lo sia anche lui.

-Dai- mi guarda mentre si tira su le maniche della sua felpa nera -Diamoci da fare.-

Ci impegniamo a cercare per ore, tra i tantissimi libri impolverati che ricoprono gli enormi scaffali di legno, alti fino al soffitto. E dopo aver visionato centinaia di titoli che non erano nulla di quello che cercavamo, pagine che non contenevano nulla di utile, finalmente Michael sembra aver trovato qualcosa.

-Sai niente di una profezia?- Mi chiede, sedendosi per terra, strofinandosi le dita sui jeans scuri per togliere la polvere che i libri gli hanno lasciato sui polpastrelli.

-Profezia?- Chiedo, chiudendo il libro che stavo sfogliando.

-Si, qualcosa che riguarda l'arcangelo Michele e una mezza umana... Un pugnale...- aggrotta le sopracciglia mentre cerca di leggere meglio.

-Lydia- sussurro io, in qualche modo sono certo si tratti di lei, per forza.

-Ho trovato!- Dice e quasi ride per il sollievo, e io mi illumino con lui.

Ma il nostro entusiasmo viene smorzato quasi all'istante da un urlo che arriva potente alle nostre orecchie. E questa voce terrificata è troppo familiare per me.

E' lei, e la sento fin dentro le ossa.

E' qui, e io non lo sapevo.

E se è qui, e io non lo sapevo, ho fatto male tutti i miei calcoli.

E' qui, e io non ho saputo proteggerla.

Impietrito guardo Michael, che ha capito.
Mi fa un cenno con la testa come per dirmi di stare tranquillo, ma nulla può rassicurarmi finchè non avrò Lydia tra le mie braccia, viva e vegeta.

Michael abbassa lo sguardo e strappa la pagina che ci serve dal libro, e nello stesso momento in cui la mette nella tasca posteriore dei suoi jeans, le porte della biblioteca si spalancano.

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Sono riuscita ad aggiornare yay!! spero vi piaccia :)) bacii

Our Fall ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora