{LYDIA}
-Chi sei?- Chiedo al ragazzo difronte a me. È maledettamente alto, e bello in un modo inquietante. I suoi capelli biondi non si muovono, nonostante il vento si sia alzato notevolmente.
-Ehi, ti ho appena salvato la vita, chi credi che sia?- Scoppia a ridere mentre io lo guardo, aspettando che continui a parlare. -Il tuo angelo custode!- Mi osserva con quegli occhi azzurri che dichiarano pericolo, ma poi fa ridere anche me, e le mie difese si abbassano un po'.
Mi guardo intorno, e la realtà mi piomba addosso, pesante. La mia risata si spegne come il fuoco quando ci butti l'acqua sopra, e osservo la strada. Fisso l'asfalto che la macchina ha appena percorso, rumorosa e veloce. L'asfalto su cui ho quasi perso la vita.
-Stavo per morire.- Sussurro incredula. Mi porto le mani ai capelli, il ragazzo appoggia la schiena contro un muro e mi scruta da sotto le lunghe ciglia bionde. È misterioso e affascinante.
-Andavi da qualche parte, Diavoletta?- Alzo gli occhi al cielo per il nomignolo che ha usato, poi vado a recuperare la scarpa, ancora incastrata. Lui mi segue con le mani in tasca.
-Ad una festa.- Dico, mentre sono accovacciata e tento inutilmente di liberare il tacco dalle sbarre. Dopo vari tentativi sbuffo esasperata e mi rialzo. -Dio, cosa ti ho fatto?- Mi rivolgo al cielo, e la frustrazione è chiara nella mia voce. Sento il ragazzo ridere alle mie spalle, mi volto, pronta a dirgliene quattro, ma lui allunga un braccio verso di me e mi porge la mia scarpa. Dopo un attimo di smarrimento la afferro e me la infilo. -Grazie.- Borbotto. Ma come ha fatto?
Mi guarda con quegli occhi profondi e non replica. Non riesco a staccare lo sguardo dal suo, sono incollata, sono intrappolata nella sua ragnatela. Non dice nulla per qualche istante, ma quando lo fa, la sua voce è roca.
-Dovresti andare, o arriverai in ritardo.-
-E' già tardi.- Mormoro, stacco la connessione dei nostri occhi e lo supero, torno sulla mia strada, diretta alla festa.
Quando pochi metri più in là mi guardo indietro, non c'è più nessuno.
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{LUKE}
Ho sentito qualcosa, quando l'ho guardata in quel modo. Qualcosa che mi ha spaventato, e ha acceso tutti i miei campanelli d'allarme. Mi maledico, dovevo ucciderla e basta, farla finita lì. Sono tornato al palazzo di Lucifero appena la Nephilim si è voltata. Varco l'enorme entrata e mi dirigo verso la sala del trono. Due guardie mi sbarrano il passaggio, spiegando le loro ali nere, ma mi basta guardarli per convincerli a farsi da parte e farmi passare. Entro a passo deciso, e quando Lucifero, il re degli angeli caduti, mi nota, mi guarda interrogativo.
-Luke, non mi aspettavo di rivederti così presto!- Dice, con tono di scherno.
-Chi è l'angelo che l'ha creata?- Voglio saperlo, devo.
Lucifero ghigna malefico, e capisco che dalla sua bocca non uscirà nulla di buono.
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Okay ogni volta che scrivo un nuovo capitolo mi vengono in mente 175452357 nuove idee per questa storia!! Spero solo di riuscire ad impostarla bene, perché mi sto divertendo da morire. <3
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Our Fall ~ Luke Hemmings
FanfictionLuke è un angelo caduto, e per gli angeli caduti non c'è grazia, solo superbia arroganza. È per questo che Luke deve uccidere tutti in Nephilim che gli assegna Lucifero, il primo angelo caduto: pura superbia. Lydia è una Nephilim, figlia di un ange...