6 ~ What I'm afraid of

3.8K 287 41
                                    

{LUKE}

Osservo la Nephilim seduta ad un tavolino di un bar, in questo centro commerciale fin troppo affollato. Eppure trovarla è stato così facile. Accavalla le sue gambe lunghe e si porta i capelli rossi dietro alle orecchie.

Ride, finché non incrocia i miei occhi che la guardano imperterriti, intensamente.

È percorsa da un brivido, ma non sposta lo sguardo. So che ha paura, lo sento. Sorrido a lei e a me stesso, mentre immagino il suo viso terrorizzato che urla pietà e che chiede vita, che lotta contro la morte, contro di me. Le cicatrici sulla mia schiena, dove prima c'erano le mie ali, bruciano per la voglia di vendetta.

Fa male, ma è un dolore a cui sono abituato.

Non doveva vedermi, eppure in qualche modo volevo che lo facesse. Mi volto e me ne vado, rompendo quella strana ed elettrica connessione che abbiamo creato.

Mi sta seguendo, sapevo che l'avrebbe fatto. Per questo, quando mi giro improvvisamente, mi finisce addosso. Si ricompone e mi guarda, nei suoi occhi non c'è più la paura di prima, ma le sopracciglia aggrottate lasciano trapelare la sua preoccupazione.

-Ciao!- Balbetta quasi. È nervosa, lo capisco quando la noto asciugarsi le mani sudate su i suoi jeans neri, fin troppo attillati. Alzo un sopracciglio, tentando di mostrare diffidenza, ma la realtà è che questa ragazza mi incuriosisce. -È solo che mi sono resa conto che non ti ho nemmeno ringraziato.- Dice, sorprendendomi.

-Per cosa?- Fingo di non saperlo.

-Per... Ecco, avermi salvata.-

___

{LYDIA}

Non so perché l'ho seguito, l'ho fatto e basta.

La paura è svanita, ma non posso fare a meno di provare un gran senso d'inquietudine nei suoi confronti. È strano, misterioso e bello da morire. Il suo sguardo profondo mi confonde e mi rende nervosa. Mi odio quando la mia voce traballa incerta, mentre gli parlo.

-Per... Ecco, avermi salvata.- Mi torturo le dita, mentre le parole scivolano via dalla mia bocca. -Grazie.- Borbotto.

-Non c'è di che.- Dice, regalandomi un sorriso furbo. -Sarebbe stato un peccato, se quell'auto ti avesse travolta.- Rabbrividisco alla sua scelta di parole. Lui mi squadra dalla testa ai piedi, senza smettere di sorridere, facendomi arrossire. Sono piuttosto abituata alle occhiate dei ragazzi, ma nessuno mai mi ha rivolto uno sguardo così sfacciatamente esplicito. Sono preda dell'imbarazzo, impacciata come non mai, quindi decido di levare le tende e lo saluto con un cenno del capo, prima di allontanarmi.

-Lydia, aspetta!- Mi blocco. Non gli ho mai detto il mio nome, e nessuno, a parte mia madre, mi chiama in questo modo. Sono solo Lyd, per gli altri. Mi volto lentamente, la paura torna a gelarmi le vene. Non ha senso, mi dico, non devo essere spaventata da lui. Non ha detto nulla di strano. Mi ha salvata, non può essere davvero pericoloso come sembra.

-Come sai il mio nome?- Sembra colto di sorpresa, poi però i suoi occhi tornano impassibili.

-Lo so e basta.- Dice.

-Cosa volevi?- Chiedo, curiosa e intontita.

-Le tue amiche non sono più dentro al bar. Le ho viste andare da quella parte.- Mi indica un negozio di vestiti dietro di lui, e io alzo gli occhi al cielo. Stronze.

-Grazie. Di nuovo.- Sbuffo, lui fa spallucce in risposta. -E tu come ti chiami?- Gli chiedo.

-Non ha importanza.-Dice, poi mi supera e sparisce tra la folla.

--

Hello :3

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, anche se a me fa un po' schifo D:

boh vi amo ciao <3

Our Fall ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora