chapter 15: bambino

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⚠️ALLERTA CRINGE⚠️

POV JISUNG:

"ahia"

"ti fa male? vuoi fermarti un attimo?"

"n-no, continua pure" disse Minho al tatuatore.

e bene si, eramo in un tattoo shop, dove Minho mi aveva trascinato con la forza, anche se non ero io a dover fare il tatuaggio.
e in tutto ciò non avevo ancora scoperto cosa rappresentava, "è una sorpresa" mi aveva detto.

bho, sarà...

dopo mezz'ora circa uscimmo dalla sala e Minho aveva il bicipite destro fasciato con la pellicola trasparente.

"fammi vedere!" mi misi in punta di piedi cercando di vedere il tatuaggio.

"non ancora"

"ma allora cosa mi hai fatto venire a fare?" posizionai le braccia conserte sul petto.

"per tenermi la mano mentre facevo il tatuaggio" sorrise innocentemente.

gli diedi uno schiaffo sulla testa, "sei un idiota"

lo sorpassai e mi diressi verso casa mia a piedi.

"aspettami!"

mi girai per guardarlo correre verso di me e quasi inciampare, cosa che mi fece ridere.

"appena arriviamo a casa te lo faccio vedere, promesso" mi diede un bacio sulla guancia.

"mhm, si può fare" feci spallucce per poi sorridere.

[*non pensare male non pensare male non pensa-* troppo tardi]

arrivammo a casa mia e vidi Minho sedersi sulla sedia della cucina, "quindi sto tatuaggio?" misi le braccia ad ancora sui fianchi.

"ta-daaaan!" mi mostrò il bicipite destro e non potei fare a meno che rimanere a bocca aperta.

"t-ti sei tatuato le lanterne?" gli saltai addosso per abbracciarlo, per poi staccarmi e tornare ad ammirare il tatuaggio.

Minho annuì, mettendomi una mano sulla guancia per asciugarmi le lacrime che avevano iniziato a scendere senza che nemmeno me ne rendessi conto.

"perché piangi?" sorrise abbassandosi alla mia altezza.

"è solo un disegno" continuò.

"non è vero! ha un grande significato!" gli schiaffeggiai la spalla.

"ah si? e quale sarebbe?" portò il suo viso vicino al mio.

"quando abbiamo... mi vergogno a dirlo! e poi non dovresti saperlo tu il significato del tuo tatuaggio?"

"io lo so eccome, ed è proprio quello che hai pensato, ma voglio sentirtelo dire"

"scordatelo"

scosse la testa sorridendo mentre si tirò su e mi diede una pacca sul sedere, facendomi fare una smorfia di dolore.

"ti fa ancora male?" scoppiò in una risata fragorosa.

"non ridere!" arrossii mettendomi seduto su uno sgabello.

"oh, ciao Minho!" mia sorella scese le scale per venire in cucina.

"heyy" sorrise.

"ti sei fatto un tatuaggio?" indicò con il dito il suo braccio.

"sì" disse con tono fiero, poi alzò la manica per farglielo vedere.

"wow, è stupendo... cosa significano le lanterne?"

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