Capitolo 16

2.8K 97 3
                                    

"Tu cosa?!" sapevo che si sarebbe arrabbiato ma infondo speravo che non andasse davvero così "Ascoltami Kol... Mi dispiace, ma cerca di capire le mie intenzioni" dopo avergli detto che avevo preso la daga è rimasto stupito ma poi dopo è andato su tutte le furie "E quali sarebbero le tue intenzione eh?" continua a camminare su e giù per la stanza e si passa una mano sul volto "Ho visto come è stato creato e da chi. Tu e Davina l'avete forgiato con la magia per neutralizzare Klaus" ora anche io sono in piedi, di fronte a lui "Questo non ti riguarda!" alza il tono della voce "Si invece mi riguarda! Klaus mi ha accolta come se fossi una di famiglia, e non so cosa ti abbia fatto ma qualsiasi cosa sia non ti da il diritto di pugnalarlo!" sto perdendo le staffe ed è meglio che mi calmi prima che non risponda più delle mie azioni "Vuoi sapere cosa mi ha fatto?! Mi ha pugnalato e mi ha lasciato a perire in una bara per secoli!" lo osservo e noto i suoi occhi cambiare, ora si che si sta infuriando "Mi dispiace per quello che ti è successo, va bene? Ma Klaus rimane lo stesso tuo fratello, sta per avere una bambina e sappi che io non ti permetterò di neutralizzarlo" con uno scatto mi afferra dal collo e mi spinge contro il muro, sta perdendo il controllo e non riesco a respirare, non riesco a muovere un muscolo tanta è la forza con cui mi stringe.

"Ascolta, tu sei meglio di così Kol..." faccio una pausa e lui continua a tenermi salda "Riprendi il controllo e calmati" dopo un paio di secondi i suoi occhi tornando normali e mi lascia andare, riprendo a respirare normalmente e mi avvicino "Non ti restituirò la daga, non ora almeno. Non dirò nulla a Klaus altrimenti so che ti pugnalerebbe e onestamente non voglio che ti faccia del male. Sappi che la daga con me è al sicuro, l'ho occultata e nessuno riuscirà a trovarla. Ma ho bisogno che tu ti fidi di me" gli dico calma, lui fa una risatina ironica "Fidarmi di te? Hai rubato un oggetto che non ti apparteneva e che potrebbe scatenare l'ira di mio fratello contro di me. Quindi no, non posso fidarmi di te" abbasso lo sguardo, annuisco e poi esco dalla sua camera per andare nella mia.  Mi guardo allo specchio del bagno e noto i segni violacei sul mio collo, domani dovrò nasconderli, non voglio che qualcuno se ne accorga.

Sono triste e anche delusa, ma riconosco che Kol non ha tutti i torti, ho preso una cosa che non mi apparteneva e malgrado le mie buone intenzioni verso entrambi i fratelli non sono giustificata. Con questi pensieri so per certo che non chiuderò occhio così decido di andare a fare un giro per schiarirmi le idee, mi vesto e con un incantesimo d'illusione nascondo i segni che ho sul collo. Non so precisamente dove andare ma non starò qui un minuto di più, mi sento soffocare e ho bisogno di aria fresca. 

ELIJAH'S POV

"Niklaus hai per caso visto Aria?" è da ieri che non la vedo e vorrei scusarmi con lei per ciò che ho detto al ballo "No, fratello. Forse è ancora a letto." non è possibile, Aria è solita svegliarsi di mattina presto, ma vado comunque nella sua camera a controllare. Busso leggermente alla porta, ma quando non ricevo risposta la apro senza esitazioni; il letto è sfatto e di lei neanche l'ombra, inizio a preoccuparmi. Scendo in salotto dove ci sono tutti i miei fratelli "Non c'è" dico rivolto a Niklaus "Non c'è chi?" mi chiede Rebekah "Aria" a questo nome lo sguardo di Kol scatta subito verso la mia direzione, e l'espressione che ha mi dice che lui sa qualcosa "Dov'è Kol?" gli chiedo mentre mi avvicino lentamente "Non lo so, ma ieri abbiamo avuto una piccola discussione e l'ultima volta che l'ho vista era andata nella sua camera" lo guardo male e mi avvicino ancora di più "Che tipo di discussione?" vedo il suo sguardo farsi colpevole me è solo un attimo prima che metta su una maschera di indifferenza "Solo un leggero battibecco, nulla di serio" so quando Kol mente e questo è uno di quei momenti "Se le è successo qualcosa, ti riterrò direttamente responsabile" gli dico prima di riempire un bicchiere di Bourbon e portarmelo alle labbra, so bene che Aria può cavarsela da sola ma non sapere dove si trova di certo non mi rassicura. 

ARIA'S POV

Dannazione! Dannazione! Dannazione! Questa non ci voleva! L'idea di andare al cimitero non è stata una delle migliori, un gruppetto di streghe mi ha accerchiato e scommetto che non sono qui solo per parlare "Sai? Ieri è successa una cosa molto ambigua" inizia a parlare una di loro, mi mostro indifferente per non farle capire che malgrado i miei poteri loro sono in maggioranza "Già! Il legame che avevamo instaurato con quei lupi è stato miracolosamente spezzato e come se non bastasse è sparito il pugnale che ci legava a loro" dice un'altra guardandomi "Mi dispiace ma non capisco cosa c'entro io in tutta questa storia" dico rivolgendo loro un sorriso falso "Sei la strega più forte di New Orleans e sei dalla parte dei Mikaleson, quindi sappiamo per certo che sei stata tu" fantastico! Davvero fantastico. "Pensate ciò che volete ma se non vi dispiace avrei delle cose da fare, quindi con permesso..." faccio per andare via ma vengo bloccata da una barriera invisibile "Incantesimo di limitazione, nessuno esce e nessuno entra fino al tramonto" sono letteralmente morta. Avrò anche il potere di cinque streghe ma loro sono in sette e come se non bastasse qui ci sono tutti i loro antenati. Di certo non mi arrenderò, le combatterò finché mi sarà possibile. "Bene bene bene, vediamo adesso come te la cavi" sono arrabbiata con tutti, con loro per avermi teso una trappola, con Kol per avermi aggredito, con Elijah per ciò che ha detto ieri e persino con Klaus che non mi ha nemmeno ringraziato per tutto quello che ho fatto in solo una settimana per lui e il suo futuro figlio, spero solo che questa rabbia possa aiutarmi contro queste streghe. 

Il mio cuore è tuo adesso -Kol Mikaelson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora