Capitolo 22

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"Cara mamma, il 13 dicembre di un anno fa sei andata via, lasciandomi sola nel mio dolore e con un enorme responsabilità sulle spalle: gestire alla meglio il mio potere. Un po' mi sento un'ingenua a scrivere questa lettera, perché so che non potrai mai leggerla, ma questo per me è un ottimo modo per liberarmi delle mie emozioni negative e sfogarmi; so che se fossi qui saresti fiera di me per quello che sto facendo, anche se non saresti d'accordo sul fatto che io viva in una casa piena di vampiri, per lo più Originali, ma avresti comunque accettato le mie scelte. Senza di te mi sento persa, smarrita e senza via di fuga, non so che fare, non ho uno scopo nella vita se non proteggere la mia seconda famiglia; non ho ambizioni per il futuro e neanche progetti, vivo la vita giorno per giorno con la triste consapevolezza che oggi sono qui ma che domani potrei non esserci più. Ho rischiato la vita più volte da quando te ne sei andata, ma non ho avuta paura, non avevo nulla da perdere e nulla per cui combattere, fino a qualche mese fa almeno... Quando ho rivisto i Mikaelson mi sono sentita rinata, nessuno di loro mi compativa e questo mi faceva stare bene, perché odio fare pena alla gente. Loro mi hanno aiutata e io ho aiutato loro, sono stati la mia salvezza, la mia àncora, mi sono aggrappata a loro quando stavo per annegare e ho trovato in loro conforto e sicurezza. 

Mi manca passare del tempo con te, mi manca il tuo caffè estremamente dolce e pieno di zucchero, mi mancano le tue carezze spontanee, mi manca il tuo bacio della buonanotte di quando ero bambina e mi mancano persino le tue ramanzine e i tuoi sguardi rimproveranti, mi manca guardarti mentre cucini oppure mentre imprechi contro il nostro vicino perché il suo cane ha mangiato le tue preziosissime piante; mi manca semplicemente averti intorno, mi manchi Tu... So che non dovrei piangere perché tu mi hai insegnato ad essere forte e ad avere il controllo della situazione, ma adesso proprio non ci riesco. Sono a pezzi e temo che da un momento all'altro io possa crollare, lasciando una scia di frammenti dietro di me. So che un giorno ti rivedrò, e spero che sarà presto, ma allo stesso tempo so che quando ti riabbraccerò sarò morta, perché è così la vita, quando perdi qualcuno di importante l'unico modo per rivederlo è raggiungerlo attraverso la morte. Quando ero piccola mi dicevi sempre che noi siamo angeli, e possiamo scegliere se fare del bene o del male, io ho scelto, ma non mi sento un angelo libero oppure fiero, bensì un angelo con delle catene, non posso volare molto in alto perché rischierei di cadere e fare del male non solo a me stessa ma anche alle persone a cui tengo, e le catene mi impongono un limite da non superare. 

Non ho molte cose che mi ricordano di te, perché non ne ho bisogno, non necessito di un oggetto da guardare che mi ricordi che fantastica madre sei stata, perché tu sei nel mio cuore, sempre. Ricordo tutto di te, i tuoi pregi, i tuoi difetti, i tuoi sorrisi e le tue abili doti culinarie. A volte mi pare di sentirti parlare, ma so che è solo la mia mente che cerca di non farmi dimenticare la tua voce. Ci sto male, ma ti porto nel cuore con tanto amore e malgrado la tua assenza, so che vegli su di me ogni giorno e so che lo farai per sempre..." 

Mi asciugo le lacrime che sono scese sul mio volto e piego lentamente e con molta cura il piccolo foglio di carta per poi inserirlo nella busta altrettanto piccola e dello stesso colore. Oggi è davvero una pessima giornata, e proprio per questo non farò altro se non stare nel mio letto a crogiolarmi nel dolore, la mancanza di mia madre si fa sentire giorno dopo giorno. Sono le undici del mattino, ho fatto la doccia e ho indossato il pigiama pulito, poi ho scritto la lettera e stasera andrò a trovare mia madre, non mi piace andare di giorno perché mi sento costantemente osservata dalle altre persone lì presenti e non voglio essere compatita solo perché mia madre è morta. Non ho fame, ho lo stomaco chiuso e so per certo che tra non molto Elijah verrà a bussare alla mia porta nella vana speranza di potermi tirare su di morale, ma sa bene che non gli aprirò, perché sono fatta così, preferisco soffrire da sola e in silenzio piuttosto che rattristire anche altre persone che non c'entrano nulla con il mio malessere. 

Il mio cuore è tuo adesso -Kol Mikaelson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora