Capitolo 19

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Una settimana. Un'altra dannatissima settimana è passata. Elijah ha deciso di mettere da parte l'orgoglio e scusarsi per la sera del ballo, Klaus invece è arrabbiato con me e io lo sono con lui, insomma non può fare così, trattarmi in quel modo solo per avere me e Kol dalla sua parte. Riguardo quest'ultimo invece, le cose vanno bene, so che ancora non mi ha perdonata del tutto per avergli rubato la daga ma almeno è un inizio; mi ha aiutata a perfezionare l'incantesimo con il suo sangue e gliene sono grata,  non sarei mai andata da Klaus a chiedere una fiala del suo sangue, avrei potuto chiedere ad Elijah ma ultimamente è sempre con Hayley, cerca di sostenerla e so che prova qualcosa per lei, ormai è evidente. Rebekah non c'è quasi mai in casa ed è sempre con Marcel a fare non so cosa, mentre Klaus sta escogitando qualche piano per riprendere il controllo di New Orleans, e si sta facendo aiutare da Genevieve, a proposito di lei, non mi fido affatto, è evidente che nasconde qualcosa ma al momento non ho tempo di scoprire di cosa si tratta.

Stasera ci sarà una festa nel quartiere francese per non so quale importante ricorrenza, ma non so perché ho un brutto presentimento e di solito non sbaglio mai su queste cose. È da questa mattina che ho un terribile mal di testa e non riesco a capirne il motivo, stanotte ho dormito bene e ho fatto colazione come sempre, forse sarà lo stress "Stai bene?" mi domanda Elijah che è appena entrato in salotto "Si certo" mento, non voglio che si preoccupi per me "Agitata per stasera?" va verso gli alcolici e se ne versa un bicchiere "Onestamente? No" dico seria, ed è la verità , questa festa non porterà nulla di buono; lui ride e poi dopo avermi detto che sarebbe uscito mi lascia sola. Una fitta alla testa mi fa portare le mani alle tempie, c'è qualcosa che non va ma  non voglio creare allarmismi quindi è meglio che non dica nulla. "Brutta nottata?" ma cos'è una moda quella di apparire alle mie spalle? "Direi di si" per la seconda volta in una giornata mento "No, non è vero. Stai mentendo" sono sempre più stupita da questo ragazzo, riesce a capirmi con un solo sguardo "Ho un brutto presentimento, Kol. E questo mal di testa non aiuta" mi sfogo con lui perché sarebbe stato impossibile nascondergli la verità "Vedrai che andrà bene" mi rassicura, lo osservo e solo ora noto che ha in mano un bicchiere con del liquido rossastro "Ti prego dimmi che è vino" giuro che vomito, non mi abituerò mai all'idea che loro bevono sangue come se fosse acqua "Non è vino ma se ti fa stare bene fingerò che lo sia" dice ridendo "Rassicurante" dico ironica seguendo la sua risata. Come al solito, però, veniamo interrotti, ma stavolta non da Klaus e nemmeno da Elijah bensì da Genevieve che si dirige verso l'ingresso, la osserviamo mentre si avvicina e appena mi passa accanto un'altra fitta alla testa mi colpisce, ma questa sembra più forte delle altre.

Kol fa passare lo sguardo da me a lei in un secondo "Smettila" le dice duro "Di fare cosa scusa?" chiede lei con sguardo innocente, poi si volta verso di me e nota che ho le mani alle tempie "Non è colpa mia se ha mal di testa, sarà stata una coincidenza" si giustifica riferendosi alla fitta di prima, ora ne sono certa, sta escogitando qualcosa e cerca di indebolirmi, ma non gliela darò vinta "Lasciala perdere Kol" gli dico, lui sembra esitare ma poi le fa cenno di andare via "Vieni con me" lo trascino per il polso fino in camera mia "Tesoro, non che io non abbia voglia, però non mi sembra il momento" dice facendomi cogliere il doppio senso "Non è quello che credi idiota" gli dico ironica, facendogli capire che non l'ho portato in camera per fare sesso. Mi avvicino al cassetto dove tengo le varie erbe per gli incantesimi e prendo la salvia facendola bruciare in un bicchiere che avevo in camera "Grazie a questo incantesimo nessuno sentirà quello che diciamo" gli spiego sedendomi sul letto "Sta escogitando qualcosa e cerca di indebolirmi per impedirmi di fermarla" dico riferendomi alla strega dai capelli rossi "Sapevo che c'era qualcosa che non andava" dice dando voce ai suoi pensieri "Che facciamo?" mi chiede "Per il momento facciamo finta di niente, aspettiamo che la festa abbia inizio e quando agirà la fermeremo" gli spiego "Che diciamo a Niklaus ed Elijah?" domanda ancora "Niente. Klaus farebbe qualcosa di affrettato e non possiamo rischiare" gli spiego ancora "E cosa vorresti fare per fermarla?" troppe domande a cui non so rispondere "Non lo so Kol! Smettila di farmi domande! Mi scoppia la testa!" alzo la voce e poggia i gomiti sulle ginocchia mentre mi tengo la testa "Ascoltami. Mi dispiace per ciò che ti sta succedendo ma posso assicurarti che nessuno farà del male alla nostra famiglia. Andrà tutto bene. D'accordo?" si è inginocchiato e ha preso il mio viso tra le mani, sorrido a ciò che ha detto: la nostra famiglia "Va bene" gli dico, fa aderire le nostre fronti e dopo qualche secondo di alza "Tra non molto inizierà la festa, quindi su col morale e preparati" mi dice, fa per andare via ma lo fermo "Kol..." si volta e mi osserva.

"Grazie" resta in silenzio per qualche secondo "Per cosa?" mi chiede "Quando c'è qualcosa che non va tu sei sempre pronto a tirarmi su il morale, se sono in pericolo tu mi salvi e se ho bisogno di sfogarmi con qualcuno tu mi ascolti. Tu ci sei sempre per me Kol e mi dispiace che i tuoi fratelli non vedono quello che vedo io" mi sorride e non saprei dire se è un sorriso triste o di gratitudine "È un piacere" dice prima di chiudersi la porta alle spalle e lasciarmi sola con un sorriso idiota sul viso.


VI SPOILERO SOLO CHE NEL PROSSIMO CAPITOLO CI SARANNO DEI COLPI DI SCENA.

Il mio cuore è tuo adesso -Kol Mikaelson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora