"Esther deve essere uccisa" il tono di Klaus e freddo e senza emozioni "Non sarà facile" lo riprese Elijah "Adesso che Aria non ha più il maleficio possiamo coglierla di sorpresa" interviene Kol, mentre loro discutono sul da farsi io sono seduta sul divano del soggiorno a sorseggiare il mio delizioso Bourbon "Io direi di farlo subito" tutti e tre i fratelli si voltano verso di me "Come impazzita? Sei impazzita per caso?" tuona Klaus "No Klaus, non sono impazzita. Se facciamo trascorrere del tempo Esther si accorgerà che sono libera dalla maledizione dato che ha una scadenza. Quindi la mia idea è quella di attirarla qui con l'inganno."
"E come pensi di fare?" chiede Elijah "Potete dirle che avete accettato la sua offerta, quando sarà qui io la intrappolerò e poi la uccidiamo" prendo un altro sorso dal mio bicchiere e li osservo dal basso "Esther è potente, non basterà un semplice incantesimo o un innocuo incantesimo per ucciderla" constata Klaus, mi fermo a riflettere e mi sfiora l'idea di dire loro della daga, ma non lo farò fin quando non Kol non mi darà il permesso "Possiamo usare una daga che io e Davina abbiamo realizzato tempo fa. Contiene molta magia nera e sarà sufficiente" per un attimo mi sembra di star sognando ma quando mi accorgo che non è così vedo Klaus guardare Kol con fare sospetto "E perché mai avresti realizzato una daga con così tanta magia la suo interno?" come non detto "Per neutralizzarti in caso avessi voluto chiudermi in una bara" la leggerezza con cui Kol lo dice è strabiliante "Come hai detto?!" prima che questa conversazioni sfoci in un litigio decido di intervenire "L'idea non è poi così male. Potremo provare. Voi chiamate Esther e io mi occupo dell'incantesimo per imprigionarla. Mentre, tu, Kol, penserai alla daga."
"È una follia" dice Elijah "Una follia geniale fratello" acconsente Klaus "Bene. Adesso che siamo tutti d'accordo bisogna solo decidere quando dare inizio al piano" Klaus ci riflette per qualche secondo e poi mi risponde "Stasera stesso" detto questo si dilegua, così come Elijah, lasciando soli me e Kol "Stiamo per compiere un'impresa del tutto folle" afferma l'Originale "Già, lo so" sospiro e poso il bicchiere che avevo tra le mani "Secondo te andrà bene?" mi domanda "Lo spero Kol, davvero. Ora è meglio se vado a preparare l'incantesimo, non sarà facile tenere Esther in gabbia" ride leggermente per poi lasciarmi andare.
Spero vada tutto per il meglio e che per domani Esther sia una bara per il resto della sua vita, può sembrare crudele da parte mia ma odio quella donna davvero tanto, e non solo per quello che ha fatto a me, ma anche per quello che ha fatto ai suoi stessi figli. Ancora mi domando come può una madre fare una cosa del genere al sangue del suo sangue? Non me lo spiego. La cosa più importante a cui devo dedicare il mio tempo adesso è trovare un incantesimo tanto potente da poter annullare la magia di Esther una volta entrata all'interno della villa, cosi che poi Klaus, Elijah e Kol possano ucciderla senza troppe cerimonie.
Ci impiego un po' per cercare tra i grimori ma dopo qualche ora sono riuscita a trovare l'incantesimo perfetto che terrà Esther intrappolata annullando allo stesso tempo la sua magia, non so come mia nonna sia riuscita a creare questa formula così complessa, ma so per certo che ci abbia messo almeno il doppio del tempo che ho impiegato io per trovarlo. Spargo per la villa alcune erbe che hanno un effetto di annullamento sulle energie negative emanate dalle magia che riusciranno a bloccare i poteri di Esther. Con l'ausilio del mio sangue e del sale riesco a portare a termine l'incantesimo e non posso fare a meno di sentirmi fiera di me stessa.
"L'incantesimo è fatto" annuncio ai tre Mikaelson "Esther sarà qui tra non più di due ore" mi informa Elijah e annuisco in risposta. Non posso fare a meno di sentire l'ansia salire dentro di me facendomi tremare leggermente le mani "Ehi sta calma, andrà tutto bene" mi rassicura Kol bloccando il tremore delle mie mani poggiando una delle sue su di esse "Sono agitata" ammetto "Non esserlo. Esther senza magia non è niente" spero tanto sia vero "So abbastanza di quella donna per dire quasi con certezza che avrà un asso nella manica" lo guardo negli occhi trovando il suo sguardo già su di me "Ti sbagli. Quando si tratta di una proposta da lei fatta e da noi accettata è disposta a fidarsi pur di riuscire a portare a termine il suo scopo" mi sorride per tranquillizzarmi e in parte ci riesce "È in anticipo" annuncia Klaus interrompendo la nostra conversazione. "Madre! Che incantevole sorpresa!"
"Vedo che sei felice di vedermi Niklaus" dice con il suo tono maledettamente tranquillo, noto che è ancora sulla soglia e prego che non si sia accorta dell'inganno "Come sempre" dice Klaus ironico, vedo la strega muovere qualche passo verso di noi, superando così l'uscio del portone, dentro di me sospiro per il sollievo e stringo forte la mano di Kol che è ancora accanto a me "Devo ammettere di essermi sorpresa quando mi hai detto che avreste accettato la mia offerta di rinunciare alla vostra parte vampira, tanto da pensare che sotto potesse esserci qualche sorta di inganno" anche ora Esther dà dimostrazione della propria diffidenza "Come puoi pensare questo di noi madre?" finora Klaus è stato l'unico a parlare mentre io, Kol ed Elijah siamo in silenzio e li osserviamo "Beh se mi avete chiamata qui vorrà dire che il tempo di questa giovane strega è giunto al termine" stavolta si rivolge a me e mi scruta col suo sguardo inquisitore, non ricevendo alcune risposta sorride tra se e se "Forse i miei sospetti erano ben riposti" osserva il mio polso e subito si mette sulla difensiva "Stasera morirai Esther" Elijah prende la parola e la madre lo guarda sconcertata "Mi stupisce il fatto che tu, Elijah, il figlio responsabile, il vampiro nobile, voglia uccidere la tua stessa madre"
"La stessa madre che ha ucciso i propri figli rendendoli mostri notturni costretti a nutrirsi di sangue di poveri umani innocenti. Colei che ha sempre tramato contro i suoi stessi figli e suo marito" Esther sembra essere senza parole difronte al discorso di suo figlio "Volete uccidermi? D'accordo. Ma sappiate che sarete voi quelli a morire nel tentativo di provarci" pronuncia parole che sembrano appartenere alla lingua latina nell'intento di praticare qualche incantesimo, ma appena si rende conto del fatto che la sua magia non ha alcun effetto ci guarda confusa e stupita "Dovevo immaginarlo. Siete riusciti a spezzare il maleficio e la streghetta ha ripreso il controllo sulla sua magia" fa una pausa rivolgendosi direttamente a me "Ma sappi che avresti potuto imparare molto da me" conclude "Non ne ho bisogno Esther" è la prima volta che apro bocca da quando lei è qui, senza degnarci di un altro sguardo inizia a correre verso l'uscita della villa ma quando viene bloccata dalla barrire da me creata si volta verso di noi furiosa "Voi non potete uccidermi!" sbraita "Riuscirò a ritornare indietro ancora una volta e verrò a cercarvi, uno ad uno, e non avrete scampo"
"Le tue minacce non fanno paura a nessuno madre. Il tempo in cui eri potente e pericolosa è finito" dice Kol mentre passa la daga contente la magia nera a Klaus "Credete davvero che quella possa uccidermi?" chiede la strega spavalda "Credi davvero che sia una semplice daga? Mi stupisci madre, tu più di tutti dovresti percepire la magia nera che contiene" sorride l'Ibrido mentre si avvicina a sua madre lentamente. Seguono attimi di silenzio, almeno fino a quando Klaus con un veloce gesto del braccio non pugnala Esther allo stomaco "Brucia all'inferno madre"
Il corpo di Esther giace per terra, sull'uscio del portone. Una sensazione di sollievo si propaga in me facendomi sospirare. Finalmente quella strega non è più un pericolo, non minaccerà più questa famiglia e la piccola Hope è salva.
È tutto finito.
SCUSATE EVENTUALI ERRORI DI BATTITURA. TRA NON MOLTO PUBBLICO L'EPILOGO.
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Il mio cuore è tuo adesso -Kol Mikaelson-
VampireAria Montgomery è una strega, nata e cresciuta a New Orleans fino all'età di 17 anni. Al compimento dei suoi 18 anni si trasferisce a New York con sua madre e sua nonna, lasciandosi alle spalle la sua vita, i suoi amici e una famiglia a cui teneva p...