Ero ancora sdraiata sul letto, la mia voglia di studiare se ne era andata già da un po', sempre se ci fosse mai stata. Allungai svogliatamente la mano verso il comodino afferrando il telefono, lo accessi e lessi l'orar- OH CAZZO. Erano le otto. Fra mezz'ora saremmo dovuti essere già tutti da Nancy's. Mi alzai di scatto, facendomi girare la testa, presi i primi vestiti che trovai nell'armadio e corsi in bagno. Mi iniziai a togliere i vestiti di dosso, rimanendo in intimo, per poi a lavarmi i denti e pettinarmi contemporaneamente.
Ero intenta a cercare di mettermi la camicia a quadri, mi girai cercando di infilarla senza sporcarla di dentifricio, quando quasi non mi strozzai con la saliva. Vidi Christian davanti alla porta del bagno aperta, io feci cadere lo spazzolino mentre lui aveva un'espressione terrorizzata, ero così orribile? Rimasi bloccata in quella posizione per poi decidere di girarmi verso lo specchio, avevo i capelli legati in una coda scombinata, le guance sporche di dentifricio e le braccia alzate intente a far entrare la camicia che mi copriva fino all'ombelico in quel moment..
<PERVERTITO NON MI GUARDAREEEEEE> gli corsi addosso spingendolo fuori dalla porta e richiudendo la porta alle mie spalle, facendola sbattere. Dovevo fare abbastanza paura in quel momento. Volevo sotterrarmi, probabilmente potevo sembrare un pomodoro parlante con le gambe. Mi guardai ancora allo specchio e non riuscivo a riconoscermi, presi un po' di calma ed iniziai a sistemare quel disastro.
Dopo dieci minuti ero pronta. Avevo messo la camicia a quadretti bianchi e neri, i leggins, le nike bianche ed avevo raccolto i capelli in una coda alta. Pensai ancora alle condizioni di poco fa e feci una smorfia, presi il telefono e vidi che erano le 20:14. Dovevo chiamare il taxi. Lo feci, per poi uscire senza incontrare il mio coinquilino. Essendo Domenica si poteva uscire tranquillamente, perciò andai verso la strada e mi sedetti su una panchina aspettando il taxi. Nel frattempo aprii la chat del gruppo, avevo 22 notifiche.
Jennifer: Siete pronti?
Mark: Emh... certo
Anthony: Ma che cazzo dici che sei in mutande.
Mark: Zitta troiaaaa
Jen: Rayan tu sei pronto?
Rayan: Finisco di truccarmi, 5 minuti e scendo.
Jen: mh.. bene
Oliver: Rayyy lo vuoi nel culo?
Rayan: OLIVER LO HAI SCRITTO NEL GRUPPO.
Oliver: Oh cazzo. Cancella
Oliver: Cancellaa
Oliver: CANCELLA FIGLIO DI PUTTANA.
Christian Miller: Cosa sta succedendo quì..
Jen: ..io sono fuori, vi aspetto.
Mark: Sto scendendo bellezza
Christian Miller: CHE CAZZO HAI SCRITTO?
Mark: Io? Ma no niente.. AH QUELLO. Ahhh ma ho sbagliato chat.
Jen: ...A chi lo stavi mandando?
Mark: Nono a nessuno Jenny
Jen: ti spezzo le gambe.
Christian Miller: Faccio finta di non aver letto. Io parto fra poco.
Jen: Ma sono le 20:10 dobbiamo essere lì alle 20:30Tu: Ragazzi io sto aspettando il taxi, ci metterò ancora un po' :/
Mark: Jen mi aveva detto che saresti venuta con Christian, ti avrei aspettato se no
Jen: Taci coglione.
Mark: Ma io...
Tu: Tranquilli, ci sta mettendo un po' solo perché c'è traffico..
Christian: Viene con me
Tu: No.Sentii una voce provenire da dietro di me e mi girai <Alza quel tuo bel culo e sali sulla mia macchina.> Christian mi stava guardando ed io scossi la testa. <Dai Alex, sono serio. Ci metterai tre ore se no, non significherà nulla se accetterai di venire con me, farai solo la scelta migliore.> roteai gli occhi al cielo e salii sulla macchina. Iniziai a guardare fuori dal finestrino e lui alzò leggermente la musica, creando un atmosfera famigliare. Mi fermai ad osservare tutte quelle luci nelle strade, una città tanto popolata quanto tranquilla. Tutti i grattacieli illuminati e le persone intente a fare compere o impegnate nelle commissioni.
Quando si è per strada non si fa caso alle persone in macchina solitamente, mentre dal finestrino di una macchina si possono vedere un sacco di vite immischiate tra di loro, persone che magari un giorno si rincontreranno, altre che si scorderanno pure di essersi viste ed altre che fanno caso a ciò che hanno intorno, prestando attenzione ai piccoli dettagli di quel caos muto.
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The star is you.
Teen FictionAlexandra Parker, ha lasciato tutto quello che ha costruito per seguire i suoi sogni a Miami. Christian Miller, il solito ragazzo strafottente con un passato che lascia i lividi. I loro passati hanno tracciato un segno indelebile nella loro vita, so...