Battaglia d'inizio

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Christian's Pov
Quando sono tornato in stanza questa notte, lei si era addormentata sul divano, ed era lì.. davanti a me. È bellissima, aveva i capelli scombinati e stava sbavando sul cuscino (stranamente dirai), ma era comunque bellissima. Sembrava quasi innocente sotto quella luce, aveva freddo e si notava dalla pelle d'oca sotto il mio tocco, le ho messo una coperta e mi sono preso qualche minuto per guardarla. I suoi occhi verdi erano aperti e stanchi, come se stesse continuando a sognare ma con il mio viso davanti. Quel momento stranamente ero spensierato, stavo semplicemente bene.

Smetto di crogiolarmi nel letto pensando a sta notte e decido di alzarmi, arrivo alla porta del bagno con ancora gli occhi chiusi. Apro la porta e la luce forte del bagno mi costringe ad aprire gli occhi, una volta aperti la vedo. È sull'uscio della sua porta, a metà tra il bagno e la sua stanza. Intravedo il letto rifatto e lo zaino su di esso, subito dopo il mio sguardo cade su di lei. Ha un gruppo di vestiti tra le braccia, ne deduco sia il suo cambio, è ancora in pigiama e ha i capelli raccolti in uno chignon scombinato. I suoi occhi percorrono ogni centimetro del mio corpo ed i miei fanno lo stesso, ad un certo punto le cadono i vestiti dalle mani e mi risveglio da questo stato di trance.

Vedendola rossa in viso le mie labbra si curvano formando un sorrisetto malizioso e dico <Se continui a fissarmi così mi consumerai.> lei spalanca gli occhi e dopo aver raccolto i vestiti esce di corsa dal bagno, chiudendo la porta. Una volta nella sua camera mi urla contro e mi aspettavo questo tipo di risposta, anche se quelle parole mi fanno ricordare il motivo per cui non la sopporto. Non importa quanto sia bella dato che mi sta sul cazzo.
Non mi sembra tu sia da meno.
Non metterti in mezzo, coscienza.

Finisco di prepararmi velocemente e prendo lo zaino andando verso l'aula di chimica, gli sguardi delle ragazze sono su di me, come al solito.. Però non mi fanno nessun effetto, sono totalmente indifferente a loro e a tutti.
Davanti all'aula di chimica trovo mia cugina Jennifer che mi aspetta, la saluto ed entriamo nell'aula. Una volta dentro la classe vedo Elizabeth che mi lancia uno dei suoi soliti sorrisetti, ma viene subito fulminata da Jennifer. Ormai sono abituato ai comportamenti di Jen, lei cerca di proteggermi, da tutto.

C'è stato un periodo dove volevo lasciarmi andare, dove volevo soltanto farmi trascinare via e vedermi uccidere dal brutto giro che avevo preso, tutto dopo la morte di mia madre.
Tutto ciò dopo che lei se ne è andata.
Era un periodo bello per me, forse troppo.. così tanto che è stato distrutto in mezzo secondo. Rivedo ancora quella sera nei miei incubi, la scena in cui mi fù portata via la donna che mi ha cresciuto.. la donna più importante della mia vita.

Ormai sono passati tre anni. Tre fottuti anni da quando l'unica cosa che mi tiene legato alla vita è una corda rovinata e in costante degrado. La mia ancora è stata lei, Jennifer, senza di lei sarei ancora lì a lasciarmi andare con Alcool, dolore e droga. Tutto per dimenticarmi della ferita aperta che avevo nel petto, lei c'è stata, c'è stata sempre e mi ha trascinato in superficie una volta che avevo toccato il fondo.

Lascio perdere questi ricordi, non so perché io ci stia pensando, sicuramente non rischiano di riaprire ferite ancora aperte. Nulla è passato. Sono tornato in superficie, le mie ferite sono state disinfettate, ma sono ancora aperte e potrebbero esserlo per sempre.

Alexandra's Pov
È passata ormai una settimana da quando è iniziata la scuola, sto legando sempre di più con Jennifer e sono in buoni rapporti con tutti. Tutti tranne Christian ovviamente, lui è sempre arrogante ed io ovviamente non mi faccio mettere i piedi in testa. Però in un modo o nell'altro ce l'ho sempre al centro del flusso dei miei pensieri, anche se in modo non del tutto carino. Però lui è così, ti entra in testa e non ne esce più, già dal primo momento sul treno.. il resto sono coincidenze disastrose.

Mentre sto andando verso le aule incontro Josh, lui mi sorride e mi viene incontro. Ha i capelli scombinati, dei jeans chiari ed una maglietta nera, i suoi occhi scuri incontrano i miei e devo ammettere che è davvero bello. <Hey Alex> mi saluta <Ciao> ricambio un po' troppo fredda <Tutto apposto?> chiede lui, cazzo riescono tutti a leggere un po' troppo facilmente le mie emozioni.

<Si, stai tranquillo, sono solo un po' giù.> dico io, senza crederci molto <Ci penso io a sollevarti l'umore allora, ti va di uscire oggi pomeriggio? Puoi venire in palestra una volta finiti gli allenamenti, sempre se ti va..>
Sono abbastanza sorpresa da questa proposta, ma credo sia la cosa migliore per distrarmi un po' <Va bene, a che ora?>
lui mi sorride e mi dice di andare in palestra verso le 17:00 e che dopo saremmo andati a fare un giro.

Durante le lezioni non penso ad altro che alla proposta di Josh, non me l'aspettavo da lui, beh.. da nessuno a dir la verità, però sono felice, almeno potrò non vedere il "signor son figo, son bello sono un fotomodello" ma che si strozzi con la lingua di quelle galline. Probabilmente avrà una lista di tutte quelle che si è fatto e magari sta cercando di segnare tutte le ragazze della scuola, oppure segna due punti in più se sono fidanzate, chi lo sa.

A pranzo mando un messaggio nel gruppo con Mark e gli altri, scrivendo che avrei preso da mangiare e sarei andata a mangiarlo in stanza, senza raggiungerli a mensa. Oggi non ho voglia di vedere tutte quelle persone, oppure di sentire tutte le loro domande sul mio umore. Mi hanno sempre vista sorridente o incazzata con Christian, lo noterebbero subito. Beh se l'ha capito Josh, neanche a loro sarà difficile.

Arrivata in camera mi butto sul letto con il mio panino, mangio così velocemente che quasi soffocavo. Resto sul letto a non fare nulla per due ore più o meno, mi viene voglia di studiare alle 16:30. Quindi, sfortunatamente, non posso studiare e devo iniziare a prepararmi, che dispiacere immenso. Oggi Christian non è rientrato in camera, quindi posso farmi una doccia tranquillamente.. almeno per una volta. Finita la doccia sono già in ritardo, forse dovevo racimolare prima la forza di alzarmi dal letto.

Opto per dei jeans neri, una maglietta nera da mettere all'interno di essi, una camicia a scacchi rossa da tenere sbottonata e le mie amate converse. Mi metto un po' di mascara, solo per perdere altro tempo, ed esco. Faccio fatica a trovare la palestra, il tour di Mark era perfetto, solo che il mio senso dell'orientamento se n'è andato al momento della mia nascita. Arrivata davanti alla palestra sono indecisa se entrare o aspettarlo fuori, alla fine decido di entrare, dato che sono le 17:20....

Entro in palestra, sono felice di vedere che hanno appena finito di allenarsi e stanno andando tutti verso gli spogliatoi. Delle voci squillanti attirano la mia attenzione e ciò che vedo mi disgusta, le cheerleader. Vedo la ragazza che mi ha spinta in treno, è in cima alla piramide.. umana, spero solo che cada e si rompa quella testolina vuota che ha. Passo qualche minuto a fissarle e a cercare di non vomitare ma la voce di un signore, che presumo sia il coach, mi risveglia.

<Che ci fai tu qui? Se aspetti qualcuno devi andare sul retro della palestra, escono tutti da lì. Gli allenamenti ormai sono finiti>
sento subito le guance bollenti, sibilo un grazie e quasi correndo esco dalla palestra. Mi vorrei sotterrare, me l'aveva detto Mark l'altro giorno, ma ero troppo impegnata a sperare che quell'oca cadesse per ricordarmi di essere in palestra e di dover uscire con Josh.

In poco tempo raggiungo il retro della palestra e le porte esterne degli spogliatoi, ci sono anche altre ragazze, tutte emozionate. Vorrei solo capire di che droga si fanno, magari potrei provarla. Nel frattempo vedo le porte aprirsi e le ragazzine iniziano a lanciare urletti strani, io non ne capisco il motivo, ma le ignoro e sposto lo sguardo verso le porte aperte.

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