Evidente errore

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Lentamente apro gli occhi, per poi richiuderli contenta del fatto di non essermi svegliata con il suono assordante della sveglia, mi faccio coccolare dal letto. Con la vista offuscata ma cerco comunque di abituarmi alla luce del sole che entra dalla finestra. Prendo il telefono per disattivare la sveglia e mi siedo sul letto.

C'è solo un piccolo problemino, la sveglia è disattivata. Cerco di calmarmi e guardo l'ora sul telefono. Okay. Ora posso agitarmi. Sono le 7:26 con uno scatto fulmineo mi alzo prendendo i vestiti dalla sedia e correndo in bagno. Mi vesto più in fretta che posso e mi preparo.

Ci ho messo 10 minuti a prepararmi, pensavo peggio.. Mi sono messa dei jeans neri ed una maglietta corta grigia.
Raccolgo i capelli in una treccia e vado velocemente in cucina. Arrivata nel salotto sento qualcuno armeggiare con gli arnesi da cucina, sorrido nel pensare di trovare la mia compagna di stanza, ma impallidisco vedendo un ragazzo girato di spalle.

Lui sentendomi arrivare si gira. Christian. È sempre lui, questo ragazzo è uno stalker.. Sto iniziando a preoccuparmi
<Che ci fai nella mia stanza? Già ti mancavo?> dice lui con un sorrisetto pronunciando le ultime parole. <Ma neanche per sogno. Questa è camera mia>
<Allora ragazzina, vorrei farti capire che siamo nel piano maschile e che questa stanza è mia da molto più tempo di te.>
Dice acido. <Fottiti.> gli dico prima di andare in camera mia a prendere lo zaino per poi correre fuori dalla porta.

Non capisco che sia successo, quindi... sono davvero nella sua stessa...... stanza?!

Fatico a crederci, soprattutto perchè non dovrebbero esserci ragazze assieme ai ragazzi... ed io... come dire... CI DOVREI VIVERE?
Sto impazzendo, non sopporto vederlo qualche ora al giorno e come dovrei fare a sopportarlo tutti i giorni?
L'unica cosa che mi rassicura è che sia stato solo uno sbaglio che si può sistemare, basterà andare dal dirigente e spiegare l'accaduto. Lui capirà e mi cambierà subito la stanza.

Mi accorgo solo ora di essere quasi già arrivata davanti all'istituto. Una volta entrata cerco di trovare l'aula che grazie al tour di Mark, trovo quasi subito. Il primo corso che ho è quello di biologia, non sono mai stata molto brava in questa materia.. però mi interessa molto, soprattutto ora che ho capito di voler fare la dottoressa.

Una volta dentro l'aula cerco il posto meno in vista, solo che sono quasi tutti occupati.. Perciò mi metto nella seconda fila dalla parte della finestra senza nessuno affianco. Mi preparo il quaderno e controllo l'ora dal telefono, sono le 7:57 fra tre minuti arriverà la professoressa, ed io me ne resto sulla sedia in sua attesa.

Christian's Pov
Non ho ancora capito bene cosa sia successo.. non può essere un errore, non era mai capitato. Evito di pensarci, tanto basterà parlare con mio padre e si sistemeranno le cose, anche se aspetterò qualche giorno a dirglielo.. per ora è abbastanza impegnato per dare retta anche a questo problema, appena potrò le farò cambiare stanza.

Sono le 7:40 perciò lavo quello che ho sporcato per fare colazione e vado a lavarmi i denti. Prendo lo zaino ed esco dalla porta, richiudendola a chiave. La prima lezione che ho è biologia perciò non sono troppo preoccupato di arrivare in orario, sono uno dei più bravi.

In strada incontro le solite ragazzine in cerca di una mia occhiata, sorrido al pensiero di quanto siano tutte uguali, mentre lei.. A lei basta un mio sguardo per arrabbiarsi. Devo ammettere che non mi dispiace stuzzicarla, però non mi entusiasma l'idea di dover vivere con lei.. già sopporto a mala pena litigarci qualche volta.. non resisterei avendola tra i piedi tutto il tempo.

Arrivo davanti all'aula e quando entro si girano tutti verso di me, non ci do molto peso.. è la normalità ormai. <Miller, vedo che le vecchie abitudini sono rimaste, mi chiedo se ci sarà mai un giorno dove arriverai in orario> dice la professoressa con un mezzo sorriso sulle labbra. Quasi tutti i banchi sono occupati, perciò rimango in piedi a scrutare tutta la stanza. <Puoi sederti accanto alla nuova ragazza> la professoressa mi indica un posto, vedendomi in difficoltà.
Mi volto verso di esso e vedo che nel posto affianco al mio c'è Alexandra, tra tutte le persone del mondo era l'unica che non volevo incontrare oggi.

Esito qualche secondo per poi andare verso di lei a sedermi.

Alexandra's Pov
Poco prima dell'inizio della lezione vedo tutte le persone del corso girarsi verso la porta, non capendo mi giro anche io, Christian... ovviamente. Provo a capire che abbiano le ragazze davanti a me e le osservo, forse stanno male. Si sono girate in contemporanea per poi fare commenti indecenti tra di loro, da quello che dicono dovrebbe essere un ragazzo ambito da tutte, a volte mi stupisce ancora vedere quanto effetto abbiano due muscoli ed un bel viso sulle ragazze della mia età. Non guardano neanche l'intelligenza di una persona.. oppure quanto sia arrogante, narcisista ed egoista.

Mi viene voglia di picchiarlo quando ad un certo punto viene dalla mia parte per sedersi nella accanto a me. Che fatale coincidenza, tutti i posti sono occupati.. poteva benissimo sedersi accanto alla spazzatura, sembrano simili.

<Potevi sederti in qualche altro posto.>
<Mah sai.. Non mi sembra di vederne altri liberi sinceramente> controbatte lui
<Per quanto ne so c'è un posto accanto alla professoressa...> dico io acida
<Non sarai mica gelosa?>  dice lui con un sorrisetto sulle labbra. Okay, forse potevo risparmiarmela questa ..
<Io gelosa di te? Forse la colazione ti è andata di traverso finendoti nel cervello, oppure anche il tuo ultimo neurone ci ha lasciati> sto fantasticando troppo, dovremmo fare il funerale di quel povero neurone, è morto da solo.

Lui scoppia a ridere e dice <Ah sì? Le tue guance dicono il contrario, sei tutta rossa>
io in risposta a quell'affermazione divento un peperone, per poi aggrapparmi all'ultimo pezzettino di orgoglio che mi è rimasto e....
<MA CHE CAZZO> urla lui
Potrei aver esagerato..
<Ma che succede ragazzi, vi sembra il modo di comportarsi in classe?>
ma certo, chi non tira uno schiaffo al suo compagno di banco quando la fa arrossire?

<Sc-Scusi professoressa..>
<Non mi interessano le tue scuse, ora andate immediatamente in presidenza.> Io pietrificata non riesco neanche ad alzarmi e resto 2 minuti immobile, mentre invece Christian è sull'uscio della porta che mi aspetta. La professoressa inizia ad urlare vedendomi ancora seduta, la prende come una sfida, io mi riprendo ed esco dalla classe ancora infuriata.

Christian inizia a camminare ed io lo seguo non sapendo dove si trovi la presidenza. Sono sull'orlo di piangere dal nervoso, io sono venuta quì per impegnarmi nello studio e crearmi il mio futuro, non per venire torturata da ragazzi arroganti, sfacciati.. e fottutamente belli..

Ti ricordo che è anche colpa sua se sei già finita nei casini.

Cazzo.. come posso essere andata in presidenza già il mio primo giorno di scuola? Ma la cosa peggiore è vederlo così calmo e spensierato, come se fosse una cosa completamente normale per lui.

Dopo quella che mi è sembrata un'eternità siamo arrivati davanti alla presidenza, lui è entrato subito, mentre io esito qualche secondo per ricacciarmi dentro le lacrime.
E subito dopo entro anche io nella stanza.

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