Vento improvviso

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Quando lo raggiunsi mi prese per mano, trascinandomi verso i cancelli del campus, essendo Giovedì erano chiusi e c'era un custode davanri ad essi. Lui non smise neanche un secondo di sorridere e mi continuava a stringere la mano. Una volta davanti al cancello si allontanò un attimo per andare dal custode e parlargli, dopo neanche un minuto tornò indietro ed il cancello si aprì. <Cos.. come hai fatto?> lui alzò le spalle e disse semplicemente <Gli ho detto chi sono.> per poi riprendermi per mano e portarmi verso un.. garage?

Prese un telecomandino dalla sua tasca e azionò la porta del garage, che piano piano si aprì. Fui stupita dal vedere una moto nera opaca all'interno di esso, era stupenda, affianco alla moto c'erano anche due caschi dello stesso colore. Mi girai verso Christian cercando di capire e lui mi sorrise, separò le nostre mani per prendere un casco e lanciarmelo. Per sua fortuna lo presi al volo, anche se stavo per cadere sopra di lui e la moto. <Sali, ti porto in un posto.> mi disse lui <Dove?> domandai <A conoscermi.> mi rispose lui ed io non feci più domande, salii dietro di lui sulla moto. Lui mise le sue mani sulle mie, facendo si che gli circondassero la vita, per poi esitare qualche secondo prima di spostarle dalle mie. Sentivo il suo cuore battere, veloce quasi quanto il mio. Uscimmo dal garage e lo fece richiudere.

<Tieniti a me> disse mettendo in moto, prima di sfreggiare tra le strade di Miami, fù quello che feci. Non aspettavo altro che poterlo avere così vicino, anche se fosse solo per non cadere ero felice di quel contatto. Era tutto così bello. Lui voleva che lo conoscessi ed io ero felice di questo, si stava fidando di me, per riuscire ad aprirsi e a mostrarmi una parte di sè. I nostri battiti con questa vicinanza si erano uniti e battevano all'unisono. Era ormai un bel po' che eravamo in viaggio, volevo sapere quale fosse la meta, ma avrei aspettato di vederla direttamente. Non potevo rovinare il momento. Mi strinsi ancora di più a lui, posando la mia guancia sulla sua schiena e accoccolandomi.

Ci fermammo una volta arrivati davanti ad una piccola spiaggia, c'era una casa bianca, non troppo grande ma sembrava bella. Christian andò sul retro della casa aprendo il garage e chiudendoci la moto, mi guardò per poi posare lo sguardo sulla casa, sembrava malinconico. <Siamo arrivati.> disse lui quasi in un sussurro. Mi prese ancora la mano, costringendomi a seguirlo, la casa era in buone condizioni, era abbastanza spaziosa, ad un piano. Aveva una bella cucina a vista sul salotto con un grosso divano ed un pianoforte, due bagni e un corridoio con camere da letto, una con un letto matrimoniale e l'altra con un letto singolo.

All'esterno c'era un piccolo vialetto che circondava la casa e poi la spiaggia, oltre la cucina con le vetrate c'era una porta che portava fuori, dopo qualche metro c'era un lungo molo di legno. Era tutto magnifico, il sole ancora tramontava presto e faceva buio in fretta, sembrava già sera, anche se in realtà erano solo le sei e mezza. Lui cominciò a camminare verso il molo, percorrendolo fino alla fine, si sedette su quest'ultimo, si tolse le scarpe e le calze, immergendo i piedi nell'acqua del mare. Io imitai i suoi movimenti, era tutto così calmo e tranquillo, l'acqua era tiepida, forse un po' troppo calda per essere Febbraio. Il sole oggi era costante e abbastanza caldo, questo doveva aver inciso sulla temperatura dell'acqua a contatto con la nostra pelle.

Jennifer's Pov
Stavo finendo di prepararmi per andare al ballo con Mark. Cazzo. Se ci penso non riesco neanche a crederci è successo tutto in così poco. A dir la verità non so neanche cosa siamo, ma finché ciò che siamo mi fa stare così bene.. beh, possiamo rimanerci anche tutta la vita. Ho sempre paura di fare un passo falso e rovinare tutto, ci tengo davvero troppo a lui. Mi ripresi, calmai il flusso dei miei pensieri e mi alzai in piedi mettendomi il vestito argentato che avevo preso assieme ad Alex. Aveva una scollatura a cuore e arrivava fino alle caviglie, aveva uno spacco che partiva da metà coscia e seguiva tutta la sua lunghezza. Presi le scarpe con il tacco bianche e le indossai.

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