Una volta dentro l'ufficio del preside faccio fatica a respirare e sento il cuore in gola, l'ansia mi sta uccidendo.
<Non mi aspettavo facessi casini già il primo giorno di scuola, ti sottovalutavo Chris> dice il preside per poi scoppiare in una fragorosa risata. Christian non ribatte tenendo lo sguardo fisso sul telefono, il preside continua dicendo <Sta volta però hai coinvolto anche una ragazza eh?> lui finalmente alza lo sguardo degnandolo di una risposta <Ti sbagli, è stata lei a coinvolgere me, per una volta non centro nulla> dopo questa risposta non riesco a frenare le lacrime, daranno la colpa solo a me.Christian mi guarda e notando le lacrime che scorrono sul mio viso si corregge subito dicendo <Beh.. l'ho provocata e alla fine lei mi ha tirato uno schiaffo, in fin dei conti sono stato io> non smette di guardarmi ed il preside fa un sorriso sincero. <Non vi metterò in punizione, basta che non ricapiti ancora> io riesco a dire solo un semplice "grazie" ad un volume quasi impercettibile. Christian non ringrazia, mi prende per un polso e mi trascina fuori dall'ufficio senza darmi spiegazioni.
<P-Perché l'hai fatto?> gli chiedo, lui resta in silenzio a guardarmi, la sua presa dal polso era scesa e mi teneva la mano. Mi soffermo a guardare le nostre mani intrecciate e come se fosse un gesto automatico, le separa. Suona la campanella e mi guarda con un sorriso soddisfatto dicendo <Non parli più Alex, eh? Il gatto ti ha rubato la lingua vedo..> per poi andarsene via, sparendo tra la gente.
Christian's Pov
Mi sono preso le colpe solo perché stava piangendo e mi faceva pena. Questo è ciò che provo a ripetermi da ore cercando quasi di autoconvincermi. Quella ragazza è capace di farmi fare cose senza pensarci, è strano perché io penso sempre attentamente prima di fare qualcosa, è un po' come se tutto ciò che accade nella mia vita fosse programmato e lei stravolge i programmi.Non ho più chiesto a mio padre di chiedere di farla spostare di stanza, le do ancora qualche giorno e poi se ne andrà lasciandomi di nuovo i miei spazi. Ora smetto di pensarci e cerco di concentrarmi per capire matematica, è l'ultima ora e una volta finita questa tortura potrò finalmente andare a mangiare. L'ora in fin dei conti passa velocemente, in mensa non mi siedo neanche al tavolo. Prendo un panino, vado in stanza a posare i libri e corro agli allenamenti di basket.
Agli allenamenti arrivo per primo e una volta finito di mangiare inizio subito ad allenarmi, non mi alleno come molti per la popolarità o il successo con le ragazze, quelli non mi mancano.. giocare è una delle poche cose che non mi fa pensare e mi fa stare bene. Dopo circa mezz'ora arrivano più o meno tutti e il coach inizia ad urlare. Nella stessa palestra il lunedì si allenano anche le cheerleader, per quanto noi possiamo apprezzare i loro allenamenti e goderci il panorama, non sopportiamo le loro voci stridule.
<Oggi la voce di Melany sembra quella di un gatto schiacciato da un tir> commenta Cole provocando le risate di molti dei compagni di squadra. <Dobbiamo impegnarci ragazzi, la partita di Sabato è importante, se la perdiamo siamo fuori.> ricordo <Sì capitano, lo sappiamo dobbiamo vincere!> dicono loro in coro, riprendendo gli allenamenti.
Sono felice di stare in questa squadra, siamo legati tra di noi e sembra di conoscersi da tutta la vita anche se in realtà sono solo due anni.Una volta finiti gli allenamenti andiamo tutti nello spogliatoio e ci cambiamo. <Miller, noi andiamo al bar con le ragazze, vieni?> sono le cinque e devo studiare per domani, quindi rifiuto l'offerta fatta da Alan e torno in stanza. Mentre cammino nel campus mi ricordo di un piccolo particolare, Alex è la mia compagna di stanza.
Provo a non pensarci e spero solo che non sia in camera.
Giro la chiave nella serratura e una volta entrato per fortuna non la vedo, la sua porta è chiusa, quindi decido di ignorarla ed entro nella mia stanza.Alexandra's Pov
È tutto complicato da quando c'è lui, in solo due giorni ho cambiato più volte umore che in tutta la mia vita. Oggi le lezioni successive a quella di biologia sono andate bene, i professori sembrano bravi, penso di aver scelto i corsi giusti. Domani avrò la lezione di letteratura inglese finalmente e oggi penso di stare in casa a studiare. Sta sera Mark e gli altri usciranno quindi in teoria uscirà anche Christian e non rischierò di incontrarlo.Ormai é sera e ho passato tutto il pomeriggio a studiare o ad ascoltare la musica, una volta sentito il rumore della serratura aspetto qualche minuto ed esco dalla mia stanza, sono felice di vedere la sua camera chiusa. Vado in cucina e prendo dal frigo il panino, oggi prima di tornare a casa ne avevo preso uno in più, conoscendo i miei programmi. Poi decido di andare sul divano e accendere la tv, entro su Netflix e cerco un film. Alla fine opto per un film d'azione e inizio a guardarlo. Dopo circa 10 minuti non ci capisco già più niente e sentendo le palpebre pesanti mi accoccolo sul divano.
Sento una risata bellissima rieccheggiare nella stanza, socchiudo gli occhi ancora troppo assonnata e vedo una persona venire verso di me con qualcosa in mano. Dopo qualche secondo sento qualcosa avvolgermi e il freddo sparisce, mi ha messo una coperta. La persona si avvicina al mio viso e sorridendo dice quasi in un sussurro "buonanotte". Non so esattamente se sia stato un sogno oppure no, sta di fatto che la coperta è reale. Non ci penso più di tanto e come se niente fosse mi abbandono di nuovo al sonno.
La mattina mi benedico per aver messo la sveglia per tutti i giorni e averla lasciata attiva, ieri sera me ne sarei scordata. Decido di prepararmi prima lo zaino e i vestiti, una volta preparati prendo il cambio e vado verso il bagno. Apro la porta del bagno e in contemporanea si apre anche la porta dalla parte opposta di esso, sull'uscio vedo Christian ancora mezzo addormentato e devo ammettere che è ancora più bello. I suoi capelli ricci sono scombinati e in parte gli ricadono sulla fronte, ha solo dei pantaloncini neri. Mi soffermo qualche minuto per guardare ogni parte del suo corpo perfettamente scolpito, non mi ero mai fermata a guardare quanto fosse bello quel gorilla sgraziato. Senza accorgermene mi cadono i vestiti a terra e sembriamo riprenderci entrambi da questo stato di trance.
<Se continui a fissarmi così mi consumerai.> dice con un sorrisetto malizioso, le sue parole mi risvegliano. Raccolgo i vestiti da terra uscendo dal bagno e ribattendo ad alta voce dalla mia stanza <Sei un po' troppo convinto Miller, preferirei cavarmi gli occhi che doverti vedere ogni giorno.> lui non commenta ed io mi vesto, aspettando che esca dal bagno per lavarmi i denti e andare verso le classi. Una volta finito di prepararmi prendo lo zaino e vado spedita verso l'aula di storia, non ho voglia di incontrare nessuno oggi, è iniziata male la giornata.
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The star is you.
Teen FictionAlexandra Parker, ha lasciato tutto quello che ha costruito per seguire i suoi sogni a Miami. Christian Miller, il solito ragazzo strafottente con un passato che lascia i lividi. I loro passati hanno tracciato un segno indelebile nella loro vita, so...